Pipistrello: nemico o amico? L'importanza dell'animale spiegata in breve

Recentemente si sente parlare del pipistrello come una creatura dannosa, per il collegamento nelle vicende del coronavirus, ma non è così!

Pipistrello: nemico o amico? L'importanza dell'animale spiegata in breve
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Di questi tempi si parla sempre più spesso dell'importanza degli animali selvatici nell'origine del coronavirus, in particolare del pipistrello, "contenitore" di tantissime specie differenti di virus (e anche di molti altri coronavirus). Non è raro osservare delle vere e proprie crociate contro questo animale, che viene visto come unico e vero "colpevole" di questa spiacevole e drammatica situazione.
Tuttavia, nonostante la creatura sia molto probabilmente (gli scienziati non ne sono sicuri ancora al 100%) collegata con l'epidemia, l'animale non ha certo delle colpe dirette e, anzi, la sua importanza nell'ecosistema è considerevole.

I pipistrelli, i "Batman" degli habitat

I pipistrelli occupano una vasta gamma di habitat, come zone umide, boschi, terreni agricoli e aree urbane. Possono parlarci molto dello stato dell'ambiente in cui abitano, in quanto sono i principali predatori di insetti notturni e sono sensibili ai cambiamenti nelle pratiche di uso del suolo. Le pressioni che affrontano - come il cambiamento del paesaggio, l'intensificazione agricola, lo sviluppo e la frammentazione dell'habitat - sono rilevanti anche per molte altre specie selvatiche, rendendoli indicatori eccellenti per la salute collettiva di una determinata zona.
Il pipistrello, infatti, è considerato come "indicatore biologico", poiché aiuta gli scienziati a controllare la perdita di biodiversità. Insomma, come il famosissimo uomo pipistrello dei fumetti, queste creature "sorvegliano" costantemente l'ambiente in cui abitano, molto più grande di Gotham.

Il contributo nell'impollinazione

Non solo le api: oltre 500 specie vegetali si affidano ai pipistrelli per impollinare i loro fiori, tra cui specie di mango, banana, durian (un frutto molto popolare che ha un valore di oltre 230 milioni di dollari all'anno nel sud-est asiatico, e si affida quasi esclusivamente al pipistrello per l'impollinazione), guava e agave (utilizzate per produrre la tequila). L'impollinazione delle piante da parte dei pipistrelli è chiamata chiropterofilia.
Le piante impollinate dai pipistrelli hanno spesso fiori notturni pallidi (al contrario, le api sono per lo più attratte da fiori luminosi di giorno) e alcuni di questi animali si sono evoluti in modo specifico per raggiungere il nettare contenuto al loro interno. Sebbene l'impollinazione dei pipistrelli sia relativamente rara rispetto all'impollinazione di uccelli o insetti, comporta un numero impressionante di piante; si verifica in oltre 528 specie di 67 famiglie e 28 ordini di una grande divisione di piante in tutto il mondo.

Le volpi volanti, ad esempio, sono note per impollinare i fiori di circa 168 specie di 100 generi e 41 famiglie, mentre i pipistrelli phyllostomidae impollinano i fiori di circa 360 specie di 159 generi e 44 famiglie. Come gli uccelli, alcuni pipistrelli svolgono un ruolo fondamentale nella diffusione dei semi di alberi e altre piante; questi animali trasportano semi mentre digeriscono il frutto, che poi espellono lontano dall'albero originale.
Poiché aiutano a impollinare e disperdere i semi, possono anche svolgere un ruolo importante nell'aiutare la ricrescita dopo l'eliminazione delle foreste. Sulla base della produzione agricola e dell'impollinazione dipendente dagli animali, il valore economico totale dei pipistrelli nei servizi di impollinazione globale è stimato in 200 miliardi di dollari.

Dracula non c'entra proprio nulla

No, contrariamente a come vengono apostrofati, i pipistrelli non vogliono succhiare il nostro sangue, in realtà si cibano di insetti e lo fanno davvero molto bene. La maggior parte di queste creature sono insettivori: il lavoro del pipistrello dalla coda libera messicano, ad esempio, è stato riconosciuto come un importante "servizio di gestione dei parassiti" nell'agricoltura del cotone, si ritiene che le colonie più numerose possano mangiare oltre 100 tonnellate di insetti a notte. Poiché mangiano così tanti insetti, quindi, in alcune regioni, possono anche ridurre la necessità di spray antiparassitari. Solo negli Stati Uniti, il valore stimato dei pipistrelli a causa della riduzione dei costi delle applicazioni di pesticidi è compreso tra 3.7 e 53 miliardi di dollari all'anno, esclusi i costi degli impatti dei pesticidi sugli ecosistemi.

La questione coronavirus

Studi recenti hanno evidenziato una forte somiglianza (96%) tra il genoma del SARS-CoV-2 e quello di alcuni coronavirus presenti nei pipistrelli rinolofidi cinesi. Si ritiene, però, che il passaggio diretto dal pipistrello all'uomo non possa provocare alcuna patologia collegata al recente contagio da COVID-19.
La modifica del virus sembra essere avvenuta durante il passaggio dal pipistrello ad un altro animale (alcuni studi suggerivano il pangolino).

Com'è avvenuto questo passaggio? Sembra essere stata la stretta presenza di pangolini e pipistrelli in condizioni igieniche pessime (macellati illegalmente e venduti senza controlli sanitari) nei mercati dei paesi dell'Asia ad aver "forzato" il salto di specie.
Si deve sottolineare che nessun coronavirus potenzialmente dannoso per l'uomo è stato isolato in Italia o in Europa nei pipistrelli, così come ribadisce anche l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.