L'allora Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, aveva evidenziato la necessità di creare un "Netflix italiano", in grado di guidare l'innovazione nel nostro paese. RaiPlay non rientra in alcun modo in questo concetto, dal momento che non porta nulla di nuovo, ma rappresenta comunque un passo in avanti nella digitalizzazione dell'Italia, di cui racconta la storia attraverso gli show che hanno segnato un'epoca in termini d'intrattenimento e cultura. Dal lancio abbiamo avuto modo di provare il nuovo RaiPlay da varie piattaforme, e non possiamo che essere piacevolmente soddisfatti e sorpresi del lavoro portato avanti su questo servizio.
La storia d'Italia raccontata dalle Teche
RaiPlay è stato rinnovato con un obiettivo specifico: digitalizzare l'immenso archivio della RAI. Non è infatti un caso che oltre ai programmi ancora in onda siano disponibili anche le "Teche Rai", comprensive di show storici come "Scommettiamo che..?" e l'iconico "Rischiatutto 70" condotto da Mike Bongiorno. Chiaramente le teche non sono composte solo dai programmi trasmessi in prima serata dalla RAI, ma anche documentari a sfondo politico (come tutti quelli di Enzo Biagi), storico (è presente la collezione integrale di Superquark e La Grande Storia) e musicale. Per gli amanti del varietà sono disponibili praticamente tutti gli show trasmessi dal 75 ad oggi, ma il punto cardine delle teche non può che essere la sezione "Antologie", che comprendono documentari su temi ancora attuali al giorno d'oggi, su personaggi come Che Guevara, Dario Fo, Sandro Pertini e Rino Gaetano.
L'offerta proposta dalle Teche Rai è davvero mastodontica in ogni suo angolo, e vale da sola la registrazione al servizio, sebbene non siano tutti disponibili in alta definizione. RaiPlay, al contrario di quanto avviene con i diretti concorrenti, è completamente gratuito ma richiede la registrazione per poter accedere ai programmi on demand. Il servizio consente anche di visualizzare i quattordici canali Rai in diretta streaming ed i replay dei programmi da poco conclusi. Rai comunque invita gli utenti a registrarsi, magari utilizzando il proprio profilo Twitter, Facebook e Google, per accedere a funzionalità aggiuntive come il suggerimento dei programmi e la possibilità di creare una lista di visione.
Fiorello mattatore assoluto, ma i contenuti sono tanti
La Rai ha voluto fare le cose in grande e per spingere ulteriormente il lancio di RaiPlay ha deciso di puntare su un personaggio sempre amato dal pubblico italiano, Fiorello, che con il suo "VivaRaiPlay!", che ha già fatto schizzare gli ascolti. Nella serata del debutto (il 4 Novembre), lo spettacolo del comico siciliano ha ottenuto uno share del 25,1% con oltre 6,5 milioni di spettatori su Rai 1, ma il battesimo definitivo (che farà anche da stress test in vista di eventi più importanti come il Festival di San Remo) lo farà il 13 Novembre quando partirà la disponibilità esclusiva in streaming. RaiPlay però va oltre Fiorello e le Teche. Scorrendo le varie categorie siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall'offerta - ricordiamo gratuita - di film, fiction, serie tv, programmi per bambini e spettacoli a tema musicale, molti dei quali in alta definizione come il concerto dei Placebo agli MTV Unplugged, che sarà sicuramente apprezzato dagli appassionati del genere.
Una funzione molto utile è quella che consente di conoscere la data di scadenza di un contenuto. Quelli non originali, ovviamente, non saranno disponibili a tempo indeterminato, la Rai ha acquisito i diritti in via temporanea, mentre per le produzioni proprie la visione è garantita senza limiti di tempo. Non è invece presente l'opzione che consente di effettuare il download su dispositivi mobili dei programmi: ciò vuol dire che per poterli vedere sarà necessaria una connessione ad internet attiva.
Dove e come vedere RaiPlay
RaiPlay offre il supporto ad un'ampia platea di dispositivi, tra cui televisori, smartphone, tablet e PC. A livello di supporto l'applicazione è compatibile con tutti i device basati su Android 4.0 e successivi, ed almeno iOS 9 per l'ecosistema Apple. Sul PC si può accedere direttamente dal sito web ufficiale, come avviene con Netflix ed Amazon Prime video. Più ingarbugliato il discorso per i televisori: sugli smart tv che supportano lo standard Hbbv 2 ed MHP, il servizio è accessibile direttamente dai canali Rai premendo il pulsante rosso se si usa un decoder Tivùsat o digitale terrestre. Se invece si possiede una smart TV basata su Android, è necessaria almeno la versione 7. Supportati anche i TV Samsung con l'OS proprietario Tizen lanciati dal 2015 in poi. RaiPlay può essere visto anche da Apple TV, Chromecast ed Amazon Fire TV. Secondo le prime segnalazioni, però, la visione è garantita solo dall'Italia: collegandosi ad internet dall'estero infatti il servizio risulta inaccessibile.
RaiPlay sfida Netflix: la prova del nuovo servizio di streaming gratuito
A qualche giorno dal debutto ufficiale, abbiamo provato il nuovo RaiPlay, che può fare affidamento su un'enorme mole di contenuti.
L'allora Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, aveva evidenziato la necessità di creare un "Netflix italiano", in grado di guidare l'innovazione nel nostro paese. RaiPlay non rientra in alcun modo in questo concetto, dal momento che non porta nulla di nuovo, ma rappresenta comunque un passo in avanti nella digitalizzazione dell'Italia, di cui racconta la storia attraverso gli show che hanno segnato un'epoca in termini d'intrattenimento e cultura.
Dal lancio abbiamo avuto modo di provare il nuovo RaiPlay da varie piattaforme, e non possiamo che essere piacevolmente soddisfatti e sorpresi del lavoro portato avanti su questo servizio.
La storia d'Italia raccontata dalle Teche
RaiPlay è stato rinnovato con un obiettivo specifico: digitalizzare l'immenso archivio della RAI. Non è infatti un caso che oltre ai programmi ancora in onda siano disponibili anche le "Teche Rai", comprensive di show storici come "Scommettiamo che..?" e l'iconico "Rischiatutto 70" condotto da Mike Bongiorno.
Chiaramente le teche non sono composte solo dai programmi trasmessi in prima serata dalla RAI, ma anche documentari a sfondo politico (come tutti quelli di Enzo Biagi), storico (è presente la collezione integrale di Superquark e La Grande Storia) e musicale.
Per gli amanti del varietà sono disponibili praticamente tutti gli show trasmessi dal 75 ad oggi, ma il punto cardine delle teche non può che essere la sezione "Antologie", che comprendono documentari su temi ancora attuali al giorno d'oggi, su personaggi come Che Guevara, Dario Fo, Sandro Pertini e Rino Gaetano.
L'offerta proposta dalle Teche Rai è davvero mastodontica in ogni suo angolo, e vale da sola la registrazione al servizio, sebbene non siano tutti disponibili in alta definizione.
RaiPlay, al contrario di quanto avviene con i diretti concorrenti, è completamente gratuito ma richiede la registrazione per poter accedere ai programmi on demand. Il servizio consente anche di visualizzare i quattordici canali Rai in diretta streaming ed i replay dei programmi da poco conclusi.
Rai comunque invita gli utenti a registrarsi, magari utilizzando il proprio profilo Twitter, Facebook e Google, per accedere a funzionalità aggiuntive come il suggerimento dei programmi e la possibilità di creare una lista di visione.
Fiorello mattatore assoluto, ma i contenuti sono tanti
La Rai ha voluto fare le cose in grande e per spingere ulteriormente il lancio di RaiPlay ha deciso di puntare su un personaggio sempre amato dal pubblico italiano, Fiorello, che con il suo "VivaRaiPlay!", che ha già fatto schizzare gli ascolti.
Nella serata del debutto (il 4 Novembre), lo spettacolo del comico siciliano ha ottenuto uno share del 25,1% con oltre 6,5 milioni di spettatori su Rai 1, ma il battesimo definitivo (che farà anche da stress test in vista di eventi più importanti come il Festival di San Remo) lo farà il 13 Novembre quando partirà la disponibilità esclusiva in streaming.
RaiPlay però va oltre Fiorello e le Teche. Scorrendo le varie categorie siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall'offerta - ricordiamo gratuita - di film, fiction, serie tv, programmi per bambini e spettacoli a tema musicale, molti dei quali in alta definizione come il concerto dei Placebo agli MTV Unplugged, che sarà sicuramente apprezzato dagli appassionati del genere.
Una funzione molto utile è quella che consente di conoscere la data di scadenza di un contenuto. Quelli non originali, ovviamente, non saranno disponibili a tempo indeterminato, la Rai ha acquisito i diritti in via temporanea, mentre per le produzioni proprie la visione è garantita senza limiti di tempo.
Non è invece presente l'opzione che consente di effettuare il download su dispositivi mobili dei programmi: ciò vuol dire che per poterli vedere sarà necessaria una connessione ad internet attiva.
Dove e come vedere RaiPlay
RaiPlay offre il supporto ad un'ampia platea di dispositivi, tra cui televisori, smartphone, tablet e PC. A livello di supporto l'applicazione è compatibile con tutti i device basati su Android 4.0 e successivi, ed almeno iOS 9 per l'ecosistema Apple.
Sul PC si può accedere direttamente dal sito web ufficiale, come avviene con Netflix ed Amazon Prime video.
Più ingarbugliato il discorso per i televisori: sugli smart tv che supportano lo standard Hbbv 2 ed MHP, il servizio è accessibile direttamente dai canali Rai premendo il pulsante rosso se si usa un decoder Tivùsat o digitale terrestre. Se invece si possiede una smart TV basata su Android, è necessaria almeno la versione 7. Supportati anche i TV Samsung con l'OS proprietario Tizen lanciati dal 2015 in poi.
RaiPlay può essere visto anche da Apple TV, Chromecast ed Amazon Fire TV.
Secondo le prime segnalazioni, però, la visione è garantita solo dall'Italia: collegandosi ad internet dall'estero infatti il servizio risulta inaccessibile.
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