Samsung Chromebook: le notevoli potenzialità di ChromeOS

L'ultima generazione dei Chromebook Samsung porta in dote tutte le potenzialità di ChromeOS: quali sono i vantaggi principali?

Samsung Chromebook: le notevoli potenzialità di ChromeOS
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Il mondo dei Chromebook nel corso del biennio 2020-2021 ha raggiunto un nuovo livello di notorietà per il consumatore medio, complici il prolungarsi della pandemia e la necessità di adattarsi alla didattica a distanza e allo smart working. La scelta tipica vede ancora prediligere i classici laptop Windows, ma i dati del mercato globale parlano chiaro: i Chromebook sono stati la tipologia di computer go-to per un vastissimo numero di utenti. Secondo le ricerche di IDC, la quota di mercato di ChromeOS nel 2020 è quasi triplicata passando dal 5,3% al 14,4%, superando al contempo quella di macOS che si è fermata al 7,7%.

Quali sono le differenze chiave che stanno portando tanta gente a preferire ChromeOS? Ci sono, soprattutto, dei vantaggi specifici in Samsung Galaxy Chromebook Go, Chromebook 4 o Chromebook 4+ per preferirli a una controparte Windows?

L'essenzialità di ChromeOS

La caratteristica più importante di un Chromebook è la sua semplicità di utilizzo, dovuta anche alla leggerezza del sistema operativo Chrome OS.

Sviluppata da Google a partire da Linux, ergo dalla natura open-source, tale piattaforma è pensata per attività essenziali come guardare contenuti multimediali, usare i social network, ma anche lavorare e frequentare le lezioni scolastiche da casa tramite didattica a distanza, se necessario.
Senza particolari fronzoli, un Chromebook come quelli proposti da Samsung non richiede quindi agli utenti particolari competenze: riducendo all'osso la natura del prodotto, se siete in possesso di uno smartphone Android allora sarete in grado di utilizzare anche un Chromebook. Del resto, il cuore è sempre il pacchetto di software proposti da Big G.

Una delle critiche spesso mosse verso tale gamma di dispositivi riguarda la necessità di utilizzarli con la connessione Internet attiva ma, in realtà, tantissime app Web e non solo possono farne a meno, perciò vi suggeriamo di scoprire anche cosa si può fare con Samsung Chromebook senza WiFi. Esempi sono Google Docs e Google Fogli, servizi di produttività incentrati sul Web che, una volta impostati per il funzionamento offline, possono essere utilizzati con estrema facilità.

Tutto sommato, l'utilizzo di un Chromebook offline non differisce eccessivamente da un PC Windows non collegato alla rete. Ovviamente non sarà poi possibile accedere a pagine web, a servizi di messaggistica o altri strumenti che richiedono intrinsecamente una connessione attiva, ma è una condizione condivisa.
Vantaggio ulteriore di un Chromebook è proprio la sua natura ibrida Google/Linux: le potenzialità di ChromeOS sono notevoli in quanto, sin dal primo utilizzo, la connessione a un account Gmail consente di sincronizzare rapidamente smartphone e computer, sfruttando così l'intero ecosistema sviluppato a Mountain View.
Oltretutto, qualora dovessero verificarsi problemi tecnici, non dovrete preoccuparvi della sicurezza dei vostri dati: proprio alla luce della natura basata su cloud di ChromeOS, ogni file resterà collegato sempre agli archivi Google e accessibile da più dispositivi.

Come potete ben capire, dunque, i Chromebook sono considerabili dei dispositivi tuttofare che garantiscono le giuste prestazioni in più contesti di utilizzo, a un prezzo spesso inferiore rispetto a una controparte Windows.
L'essenzialità si riflette infatti sui costi. Come visto nella nostra disamina del portfolio Chromebook di Samsung, non è necessario spendere cifre particolarmente elevate per aggiudicarsi un modello anche di ultima generazione: per esempio, il nuovo Samsung Chromebook Go viene proposto a 399 Euro, sufficienti per accedere a un prodotto completo sotto molti punti di vista.

Potenzialità e sicurezza del cuore Linux

Avendo un cuore Linux, come abbiamo detto in precedenza, ChromeOS si rivela un sistema web-centrico ma con potenzialità notevoli. Oltre ai contenuti disponibili sul web store di Chrome, a cui di recente si è aggiunto il mondo delle applicazioni disponibili nel catalogo del Google Play Store, un Samsung Chromebook di ultima generazione può gestire anche software pari alle alternative desktop.

Esempi chiave per ambienti come uffici e scuole sono OfficeSuite e LibreOffice, pacchetti per la produttività gratuiti e analoghi al più noto e blasonato Microsoft Office. Gli amanti della grafica e fedeli utenti di Adobe Photoshop potranno accedere a GIMP; chi necessita di un software per gestire i PDF può optare per Master PDF Editor, controparte di Adobe Acrobat; coloro che utilizzano molto Adobe Illustrator, poi, potranno scaricare Inkscape. Altri grandi nomi sono Audacity per l'editing audio, Thunderbird per gestire più caselle di posta elettronica facilmente, e persino Steam per chi vuole concedersi qualche sfizio lato gaming, nonostante le naturali limitazioni di un Chromebook.
Come potrete immaginare, tutti questi programmi sono gratuiti e spesso open-source. Per sbloccare alcune di queste potenzialità, è necessario abilitare Crostini, il sistema di compatibilità Linux di cui abbiamo parlato nel nostro speciale dedicato alle cinque funzionalità intriganti dei Chromebook.

Ciò che rende un Chromebook preferibile all'ambiente PC tradizionale è anche spesso la sua sicurezza. I Chromebook, difatti, non hanno ancora attirato l'attenzione di molti malintenzionati informatici; inoltre, Google promuove la protezione del suo sistema operativo come un punto di forza chiave, in quanto ChromeOS verifica e applica automaticamente gli aggiornamenti di sicurezza, includendo filtri Web e supporti di sandboxing - meccanismo di sicurezza per eseguire applicazioni sfruttando solo una minima parte delle risorse di sistema, isolandole dal resto del dispositivo. In parole povere, se non amate occuparvi della manutenzione del PC, ChromeOS è l'ambiente che fa al caso vostro.

Le certezze del futuro firmato Google

Sono passati dieci anni dal lancio dei primi Chromebook sul mercato e, con il supporto di produttori come Samsung, Google è riuscita a conquistare il cuore dell'utenza facendo leva sulla leggerezza del sistema operativo, sulla sua comodità, praticità, sicurezza e soprattutto economicità.

Ma la società statunitense ha intenzione di rendere i Chromebook ancora più intelligenti e utili per tutti nei prossimi 10 anni. Innanzitutto, i tecnici Google vogliono diffondere ulteriormente la tecnologia AI in tutte le esperienze principali del sistema operativo, andando ben oltre rispetto alle attuali potenzialità legate principalmente a Google Assistant, integrato in ChromeOS. Un primo esempio di applicazione attuale riguarda la funzione Risposte rapide, che consente cliccare con il pulsante destro del mouse su una riga di testo e far sì che l'Assistente ci dica di più al riguardo.
Google ha poi discusso di un futuro in cui i Chromebook integreranno più sensori per un'esperienza personalizzata. Al momento si tratta di semplici speculazioni, dunque non è davvero nota l'effettiva intenzione di Big G, ma si prevede l'implementazione di almeno alcuni dei sensori disponibili negli smartphone.
Esempi chiave sono sensori di prossimità in grado di rilevare quanto si è lontani dal dispositivo, o anche di eseguire attività specifiche quando ci si avvicina a esso. Altri sensori comuni sono accelerometro, GPS e giroscopio, ma sono solo alcuni degli esempi più importanti.

Google ha già avviato l'espansione del proprio catalogo di dispositivi aggiungendo la connettività cellulare e i primi modelli compatibili sono già stati rilasciati.
Sulla carta, dunque, il futuro dei Chromebook sembra davvero brillante e le potenzialità del sistema sono destinate soltanto ad aumentare. Considerato l'ottimo lavoro svolto da Samsung in questi anni con i suoi modelli, e combinandolo al desiderio di Google di migliorare ulteriormente ChromeOS rendendolo ancor più competitivo e versatile, all'orizzonte si staglia un futuro ricco di possibilità, con il vantaggio aggiuntivo di costi a dir poco contenuti.