Speciale Samsung Galaxy Note 10.1 - Update

Android Jelly Bean arriva anche sul Samsung Galaxy Note 10.1: scopriamo le nuove funzionaltà

Speciale Samsung Galaxy Note 10.1 - Update
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Galaxy Note 10.1 è un tablet originale e non per questo schierato fra gli alternativi, un concetto nuovo e assai personale per la categoria, capace di riscuotere ottimi consensi del pubblico più disinvolto, quello che non si è mai lasciato intimorire dai vuoti inframmezzati dell'abitudinario, e che non si è tirato mai indietro quando si è potuto compiere un salto di qualità, fosse anche in un ambiente diverso da iOS o da Windows; tanto per ricollegarsi alle più comuni attività informatiche quotidiane. Sempre lo stesso Note 10.1, è stato il primo smart device in assoluto a lasciarci visualizzare due applicazioni contemporaneamente, su ambo i lati dello schermo, e a permettere un'interazione tra le stesse in modo abbastanza intuitivo e immediato, tramite l'ormai celebre S-Pen che Samsung aveva già portato in auge sul versante smartphone con l' extralarge Note N7000 e il più recente N7100. Da Galaxy Note 10.1 N8000, insomma, l'evoluzione del sistema operativo di Google ha compiuto un inaspettato balzo in avanti, addirittura precedendo le originali release software riservate ai tablet e smartphone con marchio Nexus, ai quali il famoso multiview o visualizzazione contemporanea di piú app, non è stato accortamente concesso. Rielaborare e personalizzare le innumerevoli versioni di Android è diventata, però, una pratica alquanto kitsch secondo i partner produttori, il metodo meno efficace per offrire velocità e prestazioni a tutto spiego sui propri dispositivi; questo perché a Montain View oramai ci sanno fare parecchio in quanto a completezza e funzionalità, ed è anche per questo motivo che la ventata di novità portata da Samsung non era ben vista da quelli a cui non piace alterare l'interfaccia così efficiente e versatile dell'Android puro e semplice. Svincolata da tali tendenze ma anche dalle lamentele degli utenti, Samsung con la sua touchwiz UX ha quindi proseguito imperterrita sulla sua strada, man mano scrollandosi di dosso le critiche attirate da affollamenti e sovraccarichi di app ridondanti, che appesantivano di troppo l'esperienza finale di alcuni top di gamma bistrattati e non supportati a dovere, proprio come il povero N7000 minato da ICS 4.0.4 e dalla barcollante Premium Suite.
Quella che analizzeremo nelle prossime righe è il risultato di un ottimo lavoro d'ottimizzazione svolto dalla casa madre per il già esemplare sistema Galaxy Note 10.1, già provato in sede di recensione, che con il recente update all'ultima versione di Jelly Bean 4.1.2, dal peso di 500MB, ha saputo nuovamente stupirci mantenendo le promesse relative al potenziamento del multiview fatte qualche mese fa, e in un certo senso superando le nostre previsioni con interessanti miglioramenti ed esclusivi extra.

Una manciata di Jelly Bean, un pizzico di Windows, e tanto tanto pepe

Ice Cream Sandwich per quanto avesse contribuito in maniera notevole al miglioramento dell'interfaccia utente, per la prima volta unificata tra tablet e smartphone Android, aveva essa stessa appesantito il carico di memoria riservato all'OS, tanto che molti nuovi Google device vengono oramai muniti di 2GB di memoria Ram per garantire un'usabilità senza compromessi. I Galaxy di Samsung a causa dell'esosa Touchwiz erano due volte svantaggiati, e infatti Galaxy Note 10.1, seguito da Galaxy Note II, sono stati tra i primi a integrare tale spazio aggiuntivo, e i benefici non hanno tardato ad arrivare. Fondamentale è stato anche il raffinamento della stessa Touchwiz, o anche il cambio di processori quand-core Exynos 4, estremamente performanti. Quel che conta però è il risultato finale, il bilanciamento ideale tra le risorse hardware e software, lodevoli per non sfiancare selvaggiamente la batteria e invece degni di sorprendere per brillantezza e capacità di risposta. Su Note 10.1 la nuova messa a punto di sistema è stata un decisivo successo proprio grazie alle rettifiche applicate dopo l'aggiornamento, che risultano certamente indovinate. La velocità delle animazioni delle canvas e di ogni altra finestra o menu interattivo è ora adeguata a quella di Note II e SIII Jelly Bean, perciò risulta davvero difficile incombere in rallentamenti o arresti accidentali, nonostante su questo modello il numero di elementi a schermo per ovvia dimensione del display da 10.1", sia nettamente maggiore rispetto al segmento smartphone, tra i 48 quadranti di righe per colonne, pronti ad alloggiare sia applicazioni che widget d'ampie dimensioni. La funzione Google Now è stata integrata nella ricerca di Google posta in alto a sinistra, ma è anche richiamabile tendo premuto il tasto virtuale home e facendo scorrere il dito verso l'icona trasparente che comparirà nelle vicinanze.
Un'ulteriore passata d'olio è stata data anche alla tastiera virtuale, ora nettamente più reattiva e al passo con battiture fluenti e senza salti di carattere. Tuttavia le novità più entusiasmanti, quelle che ci hanno guidato nella stesura di questo ennesimo approfondimento, riguardano come era lecito aspettarsi, la famosa visuale multischermo o multiview. Prima dell'aggiornamento, su Galaxy Note 10.1 si potevano visualizzare al massimo due applicazioni per volta, proprio come avviene su Note II d'altronde, solo che in questa prima incarnazione del layout latitava ancora la barra separatrice regolabile e in più il numero di app disponibili era abbastanza esiguo, anche se congeniale e versatile attraverso le principali funzioni di email, internet, Polaris Office e S-Note. Un'espediente alla mancanza di altre app supportate dal multischermo era l'utilizzo delle mini app, anch'esse non così numerose ma sicuramente molto utili grazie ai piccoli riquadri per il telefono, i messaggi, la calcolatrice e il calendario che comparivano quando venivano richiamate dall’apposito menu a cassetto posto sulla barra in basso. Ora però la musica è nuovamente cambiata, ed è piú coinvolgente e armoniosa che mai. Le applicazioni messe a disposizione dell'utente per il multischermo o visualizzazione doppia, come adesso è denominata, sono diventate ben 21, e spaziano dai programmi di prima necessità e utility a strumenti per l'intrattenimento, la comunicazione e social network. Facebook, il promettente Chat On, Goggle Talk, Gmail e email di Samsung, telefono, calendario, rubrica, You Tube, Google Maps e tanti altri, potranno essere visualizzati contemporaneamente con una dovizia d'esecuzione e coordinamento delle funzionalità che si avvicinano sempre più ai mitici idevice, o almeno a quello che molti vorrebbero e credono che siano. Una significativa dimostrazione è data dalla gestione delle informazioni a schermo che si riorganizzano e si ripartiscono automaticamente lo spazio del desktop a seconda delle ultime azioni eseguite. Nel bel mezzo di una rilettura del testo, o di un disegno, per esempio, facciamo caso subentri una chiamata. Rispondiamo e da subito potremo dividere in due lo schermo tra telefono e programma S-Note o Polaris Office per continuare il nostro lavoro. L'interlocutore vorrebbe a questo punto comunicarci un nuovo contatto, così decidiamo di aprire il cassetto in basso delle 21 app sopraccitate e di trascinare l'applicazione rubrica sulla porzione di schermo occupata in precedenza dal telefono. Aggiungiamo il contatto in rubrica ascoltando in sottofondo la voce prodotta dall'app telefono passata in background. Poi l'interlocutore ci riferisce anche l'indirizzo del contatto e una volta digitato e salvato in rubrica, lo clicchiamo e istantaneamente sotto o affianco, a seconda che ci si trovi in landscape o portrait mode, Goggle Maps sormonterà la videata del nostro documento di lavoro iniziale, che comunque resterà in sottofondo, lasciandoci visualizzare direttamente la disposizione geografica.

Terminata la consultazione, potremo premere il tasto indietro e la visualizzazione doppia debellerà a ritroso le ultime applicazioni aperte, in questo caso partendo dalle mappe e finendo col telefono, anche lasciando scoperta una metà del desktop con le app e i widget in vista e raggiungibili, anche tenendo aperta l'ultima app su una tendina regolabile. Non siete ancora convinti? Ebbene eccovene un’altra. La visualizzazione doppia è in effetti solo una delle due modalità pensate per un il tablet da 10.1". La novità più grande è rappresentata dalla visualizzazione a cascata, sempre riferita a quel cospicuo bagaglio di 21 app selezionabili e trascinabili dalla dockbar nascosta in basso. In qualsiasi momento, a schermata divisa in due, e con altre app in background, passando alla visuale a cascata si potranno visualizzare tutti i programmi compatibili con la suddetta funzione, contemporaneamente a schermo, racchiusi in finestre ridimensionabili e sovrapponibili, in stile Windows tanto per intenderci, con tanto di comandi rapidi per l'ingrandimento full screen o il mantenimento in primo piano. Ogni transizione da schermata doppia a cascata scorre fluida, e le applicazioni aperte nelle finestre reagiscono senza latenza o intoppi, per un'esperienza d'impiego che ha dello stupefacente, trascendendo persino l’ambiente nel quale è stato sviluppato. Android non aveva mai conosciuto una simile declinazione, ma nemmeno iPad o Windows 8 RT, e in poche parole nessun altro dispositivo fondato su un processore ARM aveva mai mostrato qualcosa del genere prima d’ora. Collegando tastiera e mouse bluetooth, poi, ci si ritrova di fronte a un quasi laptop che con la cover sta in piedi da solo e che è comunque molto più portatile ( o spostatile come ci ha sapientemente suggerito un nostro lettore ), interattivo e durabile, con un dispendio energetico che non presenta differenze rispetto alla precedente release software e quindi con una batteria che dura nettamente di più rispetto a un qualsiasi PC laptop. Tra le tante migliorie, non mancano ovviamente anche quelle già introdotte da Galaxy Note II, come l'air view e tutte le nuove funzioni di S-Pen già approfondite nel nostro speciale dedicato, come easy clip e quick command.
Permangono alcuni bug nel riadattamento del multischermo, nello splitscreen di You Tube e in situazioni di estrema confusione dove anche S-Note ha mostrato qualche incertezza; ma si tratta ad ogni modo di casi limite, che non inficiano alcuna funzionalità proposta e che non fanno assolutamente testo sulla lunga lista di vantaggi che questo update ha arrecato.

Samsung Galaxy Note 10.1 Osservando le numerose caratteristiche e funzionalità entusiasmanti di Note 10.1, molti interessati acquirenti, a causa dell'imprinting scorretto ereditato dalle riprovevoli strategie promozionali di famose aziende senza scrupoli, che lasciano corrispondere a prezzi statisticamente elevati la pessimistica povertà dei contenuti elargiti, sono stati portati a credere che alcune componenti del dispositivo fossero vendute a parte, se tale è risultata essere la loro qualità. Come accaduto ad esempio per la penna, a proposito della quale più di un utente, dopo aver ampiamente apprezzato la visualizzazione doppia, a cascata e i programmi della galleria e S Note per poterla finalmente vedere entrare in scena, con aria sommessa ci ha chiesto quant’essa costasse in veste di supplementare accessorio. Queste ultime parole dovrebbero lasciarci riflettere molto, e sono rivolte specialmente a chi ancora non ha avuto la fortuna o aprioristicamente non si è ancora concesso una provare con mano, e con penna, di Galaxy Note 10.1, un vero pozzo di sorprese e di possibilità ,non solo per i creativi, e soprattutto, non solo per gli amanti di Android.