Samsung ViewFinity S9 e Odyssey Neo G9: due maestosi gemelli diversi

Simili ma mai così diversi: diamo un'occhiata più da vicino ai monitor ViewFinity S9 e Odyssey Neo G9 di Samsung, a cavallo tra gaming e professionisti.

Samsung ViewFinity S9 e Odyssey Neo G9: due maestosi gemelli diversi
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Sin dal suo arrivo sul mercato nel non troppo lontano 2016, la gamma Odyssey di Samsung è riuscita a imporsi con prodotti eterogenei e pensati per ogni tipo di giocatore. Dal gaming in FullHD ad alto framerate sino alle soluzioni di fascia altissima che rispondono al segmento G9, con pannelli Super UltraWide completi e di altissima qualità, non manca nulla.

Per quest'anno, però, il colosso sudcoreano ha voluto fare le cose più in grande del solito, lanciando quelli che potremmo definire come i "gemelli diversi" della sua offerta. Ognuno perfetto per il suo target di riferimento, i monitor ViewFinity S9 e Odyssey Neo G9 non potrebbero essere più diversi: l'uno pensato per innalzare all'inverosimile le esigenze di produttività di professionisti e creator e l'altro per un pubblico più trasversale, con un focus particolare per il gaming di alta qualità.

Sotto il cofano

Esteticamente vicini per via di un ampio pannello da 49 pollici, basta una rapida occhiata per cogliere le prime differenze macroscopiche. Oltre al design del piedistallo e alla scocca posteriore, infatti, anche gli schermi sono molto distanti tra loro.

Il maestoso S9 punta tutto sulla produttività e per questo Samsung ha deciso di equipaggiarlo con un display QLED con curvatura 1800R, più rilassata sui fianchi e in grado di simulare ancora di più l'esperienza a doppio schermo che in molti cercano in queste soluzioni. In netta contrapposizione il Neo G9 con la sua aggressiva impostazione curva 1000R, pensata per avvolgere il giocatore e immergerlo all'interno dei mondi di gioco come nessun'altro monitor sarebbe in grado di fare.
Da una parte trovano posto ottimizzazioni d'immagine che rendono più preciso il lavoro del creator, con il ViewFinity S9 e il suo DualQHD da 32:9 dotato di una copertura completa nella gamma sRGB e del 95% in DCI-P3, con formato HDR certificato VESA DisplayHDR 400, rapporto di contrasto 3000:1 e un angolo di visione di 178 gradi sia in orizzontale che in verticale.

Dal canto suo, l'Odyssey Neo G9 mira a enfatizzare gli elementi di gioco e a una reattività estrema, grazie a un refresh rate fino a 240 Hz, tempi di risposta di 1 ms, input lag di 2 ms (con tecnologia Low Input Lag) e compatibilità G-SYNC. Alimentato con tecnologia Quantum Mini LED con Quantum Matrix e Quantum HDR 2000, è in grado di bilanciare alla perfezione luci e contrasti grazie alle sue 2.048 zone di local dimming con gestione a 12-bit. Se la gestione è fondamentale per la resa finale, anche le specifiche sono importanti per una qualità dell'immagine degna di questo segmento. Per questo, con il Neo G9 parliamo di una luminosità massima di 2.000 nit e di un rapporto di contrasto di 1.000.000:1.

Distanti ma non troppo

Dopo aver elencato i principali punti di forza dei due prodotti, che evidenziano le loro grandi differenze, passiamo alle feature esclusive, che in larga parte convergono in entrambi i prodotti.
Ci riferiamo, ad esempio, alla modalità a doppia sorgente PBP (Picture-by-Picture), che fa esattamente ciò che promette: affiancare due sorgenti video grazie alla sua ampia superficie di visualizzazione. In questo modo, sarà come avere due monitor in 16:9 affiancati con risoluzione 1440p e senza fastidiose soluzioni di continuità dovute alla presenza di cornici di due monitor fisici.
In entrambi i casi è possibile utilizzare questa modalità per qualunque scopo, che sia collegare un laptop e un fisso per controllare contemporaneamente due flussi di lavoro, oppure giocare su una console next-gen e al contempo controllare il proprio software per la gestione dello streaming nel caso dei gameplayer.

PBP

PIP

Se con PBP si può giocare e controllare il PC simultaneamente a risoluzione nativa, sul Neo G9 con la modalità Picture In Picture si possono ridurre le dimensioni della seconda sorgente per non rinunciare a un'esperienza ultrawide in gioco. Sul ViewFinity S9, invece, è possibile beneficiare della comoda funzione KVM Switch, per gestire due sorgenti con un solo set di mouse e tastiera: con un semplice tocco nell'area dedicata del pannello, si potrà spostare il controllo da una sorgente all'altra in pochi istanti a seconda delle proprie esigenze, in modo da potersi alternare tra due flussi di lavoro senza ingombrare la scrivania con doppi controlli o dover spostare cavi e ricevitori da una parte all'altra.

A differire, poi, sono le funzionalità legate al comfort visivo. Sul pannello professionale ViewFinity S9, infatti, trova posto un sistema di sicurezza con tecnologia Flicker Free ed EyeSaver per la riduzione delle emissioni di luce blu. Sull'Odyssey, invece, trova posto il solito sistema di retroilluminazione Core Lightning, ora dotato di CoreSync, che sincronizza il nucleo luminoso RGB posteriore con il colore dominante visualizzato a schermo.

Come abbiamo potuto osservare, anche nella fascia alta esistono differenze sostanziali e in grado di trasformare l'esperienza finale a seconda delle proprie esigenze. Il monitor è una periferica essenziale sia per il gioco che per il lavoro e la scelta del prodotto più adatto ai propri scopi è uno degli aspetti più importanti quando si inizia ad allestire la propria postazione.

Entrambe le soluzioni sono disponibili e attualmente al centro delle offerte estive del produttore sul sito ufficiale. Il Samsung ViewFinity S9 S95UA è acquistabile nel taglio da 49 pollici a 1.399 euro invece di 1.639, che diventano 1.189,15 applicando il codice SUMMER al carrello, per ottenere un ulteriore 15% di sconto.
Il bellissimo Odyssey Neo G9 G95NA, invece, viene proposto a 2.149 euro invece di 2.239,01 ma è compatibile anche lui con il coupon SUMMER, per un prezzo finale di 1.826,65 euro.