Seggiolini anti abbandono obbligatori in auto? Cosa sono e come funzionano

Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha intenzione di rendere obbligatorio l'utilizzo di sistemi anti abbandono sui seggiolini per bambini.

Seggiolini anti abbandono obbligatori in auto? Cosa sono e come funzionano
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Il tema della sicurezza in auto è molto dibattuto nelle stanze della politica. Fin dall'introduzione obbligatoria della cintura di sicurezza, passando per l'ABS, l'ESP e per l'arrivo dei nuovi sistemi elettronici previsti dall'UE per il 2021, questo argomento è stato spesso al centro dei lavori dei governi di tutto il mondo. Ora, in Italia, si sta discutendo sulla possibile introduzione di un nuovo apparato dedicato alla salvaguardia dei passeggeri, nel caso specifico dei bambini.
Stiamo parlando dei sistemi anti abbandono, che il ministro dei trasporti Danilo Toninelli intende rendere obbligatori su tutte le auto. Nella pagine di cronaca è piuttosto facile imbattersi in casi di genitori che, per distrazione, dimenticano i figli all'interno della vettura nei mesi estivi, trasformando una svista in una tragedia. Ma di quanti casi stiamo parlando? E soprattutto, cosa sono e come funzioneranno questi sistemi anti abbandono?

Il seggiolino che salva la vita

Parlare di numeri, quando l'argomento sono le vite umane, e per giunta quelle dei bambini, è difficile. Ci vuole poco per mancare di tatto, ma bisogna anche inquadrare il fenomeno per quello che è realmente in Italia. Secondo le statistiche, negli ultimi dieci anni sono in tutto 8 le morti accertate per abbandono involontario di minore in auto. Diverso il discorso se si guarda all'estero, che vede gli Stati Uniti ribaltare completamente i numeri, con circa 37 decessi all'anno.
Numeri che potrebbero crescere anche in Italia in futuro, ecco perché il ministro Toninelli ha intenzione di fermare il fenomeno sul nascere: "È con una nota di orgoglio che annuncio che stiamo lanciando una campagna per la sicurezza dei nostri bambini". Così ha commentato il Ministro dei Trasporti, per poi aggiungere: "Una piccola modifica all'articolo 172 del Codice della strada può essere fondamentale per salvare la vita dei nostri figli, per evitare che da una banale distrazione scaturisca una tragedia che segna per sempre un padre, una madre, una famiglia". Parole inconfutabili, che chiariscono subito l'intento del governo: eliminare sul nascere il problema, prima che peggiori come in altri paesi.
Ma cos'è un seggiolino anti abbandono? Allo stato attuale, non esiste uno standard unico per questi dispositivi, presenti sul mercato ancora in numero ridotto. Interessante sarà vedere la strada che intende prendere il governo, perché la piccola modifica indicata dal ministro porterà con sé delle scelte non di poco conto. Non ci sono infatti ancora indicazioni su quali dispositivi saranno effettivamente omologati , né sulle caratteristiche che dovranno avere per sottostare alla legge italiana. In questi casi, anche le più piccole modifiche al codice della strada possono avere effetti importanti sul mercato, acquistare ora un seggiolino anti abbandono non da dunque la sicurezza di essere a norma in termini di legge in futuro.

Un primo esempio di tecnologia legata a questo ambito arriva dalla collaborazione tra Chicco e Samsung, con il seggiolino Oasys i-Size BebèCare, utilizzabile fino a circa 15 mesi di vita del bambino e con un peso massimo consentito di 13 Kg. Questo integra una serie di sensori che rilevano la presenza del bambino in auto. Se il genitore si allontana dalla vettura senza di esso, sul suo smartphone arriva un primo avviso. In caso di mancata risposta, il sistema inizia ad inviare SMS di allerta ai numeri di telefono scelti dall'utente, con informazioni utili alla geolocalizzazione. Il seggiolino di Chicco, come si deduce anche dal nome, è conforme alla normativa europea i-Size, recepita dall'Italia a maggio del 2014 e tutt'ora in fase di aggiornamento. Questa nasce con lo scopo di aumentare la sicurezza dei bambini in auto e di regolamentare l'omologazione per i dispositivi di sicurezza dedicati ai più piccoli. La normativa tuttavia non menziona in alcun modo i dispositivi anti abbandono, la cui obbligatorietà, a livello europeo, è ancora in fase di discussione.
Non mancano poi soluzioni per aggiornare i seggiolini sprovvisti di questa tecnologia, con prezzi a partire da una cinquantina di euro, ma anche in questo caso, senza una normativa che ne certifica la conformità alle leggi, ancora assenti, è impossibile stabilire se si potranno utilizzare una volta che saranno decise delle regole per l'omologazione. Insomma, l'idea di dotare tutte le auto di seggiolini anti abbandono è certamente buona, ma non è affatto semplice, soprattutto in un mercato che, come spesso accade anche in altri settori, si è adeguato prima dei legislatori ai bisogni dei cittadini.