Smartphone modulari, flop o rivoluzione? Facciamo il punto della situazione

Dopo l’arrivo dei nuovi Moto Z, il mercato dei cellulari componibili diventa sempre più interessante, con prodotti espandibili come il G5 di LG o la nuova versione del Project Ara, oltre a veri smartphone modulari come il Puzzlephone.

Smartphone modulari, flop o rivoluzione? Facciamo il punto della situazione
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La tecnologia modulare sembra essere la nuova frontiera di sviluppo nel campo degli smartphone. Grandi aziende come Google, LG e ora Lenovo stanno investendo in modo massiccio su questo tipo di prodotti, capaci di estendere le loro funzionalità con l'aggiunta di accessori esterni di vario tipo. Oltre a questi colossi dell'elettronica esistono anche piccole realtà che cominciano a farsi strada in questo settore con interessanti prodotti, ci riferiamo al Fairphone e al Puzzlephone, due smartphone che consentono di sostituire lo schermo ed altre componenti hardware. Il primo è già da qualche mese sul mercato, mentre il secondo dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno. Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche tecniche di questi prodotti, partendo dai nuovi Moto Z.

Moto Z, smartphone espandibili grazie alle cover

Moto Z e Moto Z Force sono stati tra i maggiori protagonisti del Lenovo Tech World, un evento svoltosi qualche giorno fa a San Francisco che ha visto la presentazione dei nuovi smartphone top di gamma di Motorola. Scendendo nel dettaglio, il Moto Z utilizza un SoC Qualcomm Snapdragon 820 ed è affiancato da 4 GB di RAM e 32/64 GB di storage interno, espandibile tramite Micro SD. Inoltre troviamo un display da 5.5" AMOLED QHD, con una camera posteriore da 13 Megapixel e cam frontale da 5 MPX. Presente anche il lettore di impronte digitali, una batteria da 2600 mAh con sistema di carica rapida e USB Type C, da utilizzare anche per l'uscita delle cuffie. Questo cellulare si caratterizza per un elegante scocca in alluminio, disponibile con varie finiture e con uno spessore davvero ridotto, di solo 5.2 mm. Passando al Moto Z Force, questo adotta la stessa piattaforma hardware del fratello minore, ma con una fotocamera principale da 21 Megapixel ed una batteria da 3.500 mAh, con lo spessore che aumenta a 6.9 mm.
La vera novità di questi smartphone sono però le Moto Mods, cover che possono essere agganciate magneticamente alla parte posteriore dei terminali sfruttando i 16 pin presenti sulla backcover. Al momento Motorola ha sviluppato una serie di accessori che consentono di aggiungere, ad esempio, un proiettore capace di generare un'immagine da 70 pollici e dotato di base regolabile. Sarà disponibile, inoltre, uno speaker prodotto da JBL e due batterie aggiuntive da 2200 mAh. Infine la cover posteriore potrà essere personalizzata tramite le Style Shell, semplici coperture estetiche che consentiranno di arricchire questi smartphone con finiture realizzate in legno, pelle o tessuti.
Per quanto riguarda i prezzi, la JBL SoundBoost Speaker avrà, secondo le ultime indiscrezioni trapelate in rete, un costo di 80 dollari, il proiettore addirittura di 299 dollari e la Power Pack di 100 dollari per la versione con ricarica induttiva, 90 dollari quella senza. Ricordiamo anche che prossimamente verranno lanciati altri accessori, come una cover fotografica realizzata in collaborazione con Hasselblad che andrà a sostituire la fotocamera dello smartphone e molto probabilmente arriverà anche OneComputer. Si tratta di un modulo con batteria integrata da inserire in una dock esterna con porte USB e HDMI; piattaforma che permetterà di collegare i Moto Z a mouse, tastiera e monitor trasformandoli in un PC desktop, attivando Android in una versione ottimizzata per grandi schermi con il supporto al multi-windows.
Grazie al Moto Mods Developer Program qualsiasi azienda potrà produrre nuovi accessori. Ricordiamo che nel nostro paese arriverà solo il Moto Z standard, con il lancio previsto per settembre, a partire dagli Stati Uniti.

LG G5, lo smartphone con moduli integrati alla base della scocca

Presentato a febbraio al Mobile World Congress di Barcellona, il G5 è ormai ben conosciuto dagli appassionati di tecnologia. Si tratta di uno smartphone caratterizzato da un corpo in metallo con un SoC Qualcomm Snapdragon 820 affiancato da 4 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, espandibile tramite MicroSD e dotato di un display da 5.3 pollici Quad HD IPS (2560 x 1440). Questo cellulare si contraddistingue per la doppia camera posteriore, una standard da 16 MPX ed una con ottica grandangolare da 8 MP.
Grazie al suo design modulare è possibile rimuovere la base del telefono e la batteria da 2800 mAh e connettere allo smartphone moduli capaci di estendere le funzionalità del prodotto. Al momento LG ha presentato solo due accessori, il CAM Plus (offerto in omaggio ai primi acquirenti) che aggiunge una batteria da 1200 mAh e diversi comandi fisici che consentono un miglior controllo della fotocamera, con una pratica rotellina per la regolazione dello zoom. Per gli amanti della musica è, invece, disponibile il modulo Hi-Fi Plus with B&O Play, realizzato in collaborazione con Bang & Olufsen. Un accessorio da ben 150 euro che grazie al DAC ESS Sabre interno consente una riproduzione sonora di alta qualità con audio a 32 bit ed in alta definizione fino a 384 KHz. Ricordiamo che anche LG sta sviluppando un Developer program che consentirà ad altre aziende di realizzare moduli per questo smartphone, aumentando così il numero degli stessi sul mercato.

Project Ara, il primo smartphone modulare, arriverà solo il prossimo anno

Il cellulare di Google , che ha lanciato l'architettura modulare nel campo degli smartphone, continua a farsi attendere. All'ultima edizione del Google I/O tenutasi qualche settimana fa è stato presentato l'ennesimo prototipo; si tratta di una versione "2.0" decisamente diversa e meno modulare delle precedenti, con un'architettura più classica e molto meno flessibile. La struttura principale, denominata "Ara frame", va a soppiantare il vecchio endoscheletro della precedente generazione su cui erano agganciati tutti i moduli. Questa nuova architettura è ora molto simile ad un classico smartphone ed integra al suo interno tutte le componenti di un tradizionale cellulare come il display, il SoC, la batteria e la sezione telefonica. All'utente rimane solo la possibilità di estendere le funzionalità di questo smartphone sfruttando i sei slot presenti sul retro che consentiranno di aggiungere schermi secondari, un glucosimetro, una fotocamera, più speaker, sensori di vario tipo ed altro ancora.
La tecnologia alla base di ARA sarà, inoltre, integrata in una nuova piattaforma che potrà essere utilizzata in altri device con un diverso form factor, ipotizzammo ad esempio nei tablet. Al momento non sono note le caratteristiche tecniche del terminale, sarà quindi necessario attendere l'arrivo della versione per gli sviluppatori prevista per questo autunno, con il prodotto finale dotato di un design più curato e sottile che dovrebbe debuttare il prossimo anno.

Fairphone 2, lo smartphone etico per gli appassionati del fai da te

Il progetto del Fairphone nasce nel marzo 2011 con l'obiettivo principale di sviluppare uno smartphone che non usasse materiali come oro, stagno, tantalio e tungsteno provenienti da zone di guerra e non prodotto dallo sfruttamento dei lavoratori. Dopo il discreto successo del primo modello, da qualche mese è disponibile sul mercato una nuova versione, stavolta con architettura modulare. Gli ingegneri di Fairphone hanno realizzato uno smartphone progettato per durare nel tempo, con componenti facilmente sostituibili senza l'assistenza di un supporto tecnico esterno. Le parti interne possono essere rimosse in pochi semplici passaggi (in alcuni casi rimuovendo qualche vite), consentendo di sostituire il display (prezzo 85 euro), la fotocamera posteriore (34 euro), lo speaker ed altro ancora. I vari moduli potranno essere rimpiazzati non solo in caso di guasto ma anche per aggiungere nuove funzionalità, in futuro sarà possibile ad esempio utilizzare una camera ad infrarossi al posto della fotocamera posteriore. Il resto dell'hardware è inserito in una "Core unit" contente il SoC, la memoria, la Micro SD, le SIM e il modem. In particolare troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 801, affiancato da 2 GB di RAM e 32 GB di memoria integrata. Inoltre viene impiegato un display LCD da 5 pollici Full HD ed una camera posteriore da 8 MP, anteriore da 2 MP, con una batteria da 2420 mAh. Il Fairphone è disponibile sul sito ufficiale dell'azienda ad un prezzo di 525 euro.

Puzzlephone, lo smartphone Made in Europe veramente modulare

L'ultimo cellulare della nostra rassegna è il Puzzlephone, progettato, prodotto e assemblato in Europa; si tratta di una piattaforma aperta realizzata da soli tre moduli denominati Brain, Spine ed Heart.
Il primo è l'elemento centrale dell'intero sistema ed è posizionato nella parte alta del dispositivo; al suo interno integra tutte le componenti hardware più importanti, in particolare il SoC, la RAM , la memoria interna e la fotocamera. La seconda componente "Spine" si può considerare come la struttura principale del Puzzlephone ed ospita il display da 5" Full HD ed è in grado di accogliere gli altri due moduli. Infine abbiamo "Heart", costituito in gran parte dalla batteria. Al suo interno può anche essere inserito hardware aggiuntivo, ad esempio sensori di vario tipo, pulsanti fisici e di emergenza, display secondari e altro ancora. Il Puzzlephone dovrebbe essere consegnato ai finanziatori della campagna su Indiegogo alla fine di novembre e al momento non sono state divulgate le specifiche tecniche complete. Questo smartphone dovrebbe, comunque, avere una camera posteriore da 12 megapixel, una anteriore da 5, una batteria da 2.800 mAh, un non ben specificato SoC con 8 core affiancato da 3 GB di Ram e storage espandibile via Micro SD fino a 64 GB. Il prezzo sul mercato del Puzzlephone potrebbe aggirarsi intorno ai 660 dollari.

Smartphone modulari Dopo il debutto del Fairphone 2, del G5 di LG e con la presentazione dei Moto Z, il settore degli smartphone modulari diventa sempre più interessante. Tra qualche mese avremo la possibilità di acquistare altre piattaforme con caratteristiche decisamente diverse; prodotti semplicemente espandibili come il Project Ara o soluzioni ben più elaborate e veramente modulari come il Puzzlephone. Non ci resta, quindi, che attendere l’arrivo sul mercato dei vari prodotti già annunciati sperando che in futuro vengano sviluppati moduli veramente utili, interessanti e non troppo costosi.