Speciale Star Wars: come funziona il droide BB-8?

Erano in molti a credere che il droide BB-8 fosse il frutto di un ottimo lavoro degli esperti di CGI, ma il robot del nuovo film di Star Wars, diretto da J.J. Abrams, è reale e funziona perfettamente.

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L'attesa per il nuovo film di Star Wars, firmato da J.J. Abrams, è alle stelle. Nonostante manchino ancora diversi mesi all'uscita nelle sale italiane, prevista per il 16 dicembre 2015, l'hype non smette di crescere. Del resto, quando si parla dell'universo creato da George Lucas, si parla anche di una fanbase sterminata, che copre praticamente tutto il mondo, con appassionati di ogni età. Ad alimentare l'attesa per il film sono anche i numerosi eventi organizzati per celebrare l'arrivo del nuovo capitolo, come lo "Star Wars Celebration", tenutosi ad Anaheim, in California, in aprile. Uno dei momenti più particolari di tutta la manifestazione ha visto protagonista i robot presenti nel film, tra cui l'immancabile R2-D2, affiancato per l'occasione da un nuovo compagno, BB-8, che ha stupito tutti i presenti in sala e coloro che osservavano l'evento in streaming. Lo stupore è d'obbligo, visto che i movimenti fluidi del nuovo arrivato hanno fatto pensare all'utilizzo della CGI in un primo momento, ovviamente solo per coloro che lo guardavano muoversi su uno schermo, distante anche migliaia di chilometri. Chi ha visto lo spettacolo con i propri occhi però ha confermato la reale presenza di BB-8 sul palco, ponendo l'accento sull'ottimo lavoro svolto da Neil Scanlan, uomo scelto per supervisionare la realizzazione dei droni e delle creature di "Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della forza". Il progetto però non è stato interamente sviluppato per il film, visto che la tecnologia alla base del suo assemblaggio è disponibile da diversi anni, grazie a Sphero, un piccolo gadget per smartphone poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità.

Sphero

Prima di parlare della realizzazione di BB-8, meglio dare uno sguardo a Sphero, una pallina che nasconde tecnologie decisamente avanzate per essere un semplice gioco. Grazie al particolare motore interno, essa è in grado di spostarsi a 7 Km/h, ricevendo i comandi dallo smartphone, attraverso l'app dedicata. All'occorrenza, Sphero si trasforma esso stesso in un controller, grazie ai numerosi sensori racchiusi al suo interno, che possono interagire con app sviluppate espressamente per sfruttarli. Il dispositivo integra dei LED che permettono di cambiargli colore e sfrutta la connessione Bluetooth per connettersi al telefono, con un raggio di circa 30 metri. Si può utilizzare praticamente ovunque, grazie anche alle cover di protezione, ed è impermeabile. La ricarica avviene senza l'utilizzo di fili, un punto a favore, visto che in questo modo non ci sono pertugi in cui possono infilarsi acqua o polvere. Sphero non é solo un giocattolo, ma anche un divertente mezzo di apprendimento, visto che è completamente programmabile e studiato per essere utilizzato nelle scuole. Vista la semplicità e il prezzo contenuto di questo prodotto (99$), non stupisce che le tecnologie che lo caratterizzano siano state utilizzate per l'assemblaggio del robot BB-8, che ha richiesto però un lavoro molto più complesso per essere realizzato.

Il video

Ora che abbiamo visto il progenitore di BB-8, è arrivato il momento di fare le presentazioni ufficiali, attraverso il video che lo ha fatto diventare famoso in tutto il mondo.
L'effetto è spiazzante, non tanto per il movimento rotatorio della sfera base, quanto per i movimenti del capo, davvero fluidi e reattivi, che hanno tratto in inganno molte persone, che credevano si trattasse di un robot realizzato in computer grafica. I presenti sul palco, tra cui J.J. Abrams e la produttrice Kathleen Kennedy, hanno subito precisato che non si trattava di un effetto in CGI, ma di un vero robot. L'utilizzo di un effetto speciale più "tradizionale" del resto porta vantaggi effettivi durante le riprese, con gli attori che non devono immaginarsi di trovarsi di fronte a BB-8, ma possono vederlo e interagire con lui, rendendo più reale la recitazione.

Come Funziona

Le componenti presenti all'interno di BB-8 riprendono molte delle tecnologie sviluppate per Sphero. Detto in parole povere, i motori elettrici all'interno del robot non fanno altro che far girare la corazza sferica esterna intorno a se stessa. Una parte molto più complessa è invece la testa, che ha tratto in inganno molti, facendo credere di trovarsi di fronte ad un effetto in computer grafica. In verità, siamo semplicemente al cospetto di un perfetto connubio tra sensori e parte software, che fanno letteralmente "correre" il capo di BB-8 sulla sfera sottostante, bilanciando il tutto attraverso diversi componenti, dagli accelerometri ai giroscopi, passando per i magnetometri. La tecnologia utilizzata per la sua realizzazione rimane poco chiara, ma si può ipotizzare che la testa sia ancorata alla base grazie a dei magneti, che la aiutano a rimanere in posizione. La cosa bella è che in rete sono già disponibili dei tutorial per costruire la propria versione del droide BB-8. Il più completo è sicuramente quello realizzato da James Burton (disponibile a questo indirizzo), che su You Tube si è prodigato per spiegare passo passo la realizzazione del robot, davvero un gran lavoro. Prima di correre dal ferramenta, o da un rigattiere sul pianeta Tatooin, sappiate che il lavoro svolto richiede competenze non da poco in diversi settori, dalla robotica alla programmazione.
Ad ogni modo, un plauso va fatto ai progettisti, che sono riusciti a stupire gli spettatori non solo attraverso la computer grafica, comunque necessaria in alcune scene in cui BB-8 è protagonista, ma anche attraverso un robot che ha tenuto in scacco il mondo, indeciso se credere o meno che il progresso tecnologico possa già oggi rendere reale l'universo immaginario di Star Wars.