Steam Deck, i suoi difetti e perché resta ugualmente un grande miracolo

Nella recensione di Steam Deck vi abbiamo parlato anche dei suoi difetti: ecco, invece, per quale motivo li riteniamo accettabili.

Steam Deck, i suoi difetti e perché resta ugualmente un grande miracolo
Articolo a cura di

Dopo un'attesa lunga quasi un anno dall'apertura dei preorder, siamo riusciti finalmente a raccontarvi la nostra esperienza con l'hardware da gaming più chiacchierato del 2022 nella recensione di Steam Deck.
Le ragioni per cui questa console portatile è riuscita a far tanto rumore sono parecchie e sicuramente motivate, ma è un prodotto davvero esente da difetti? Ecco, quindi, quali sono gli aspetti su cui Valve dovrà sicuramente lavorare in una seconda iterazione ma anche il motivo per cui, al netto di tutto, Steam Deck rimane un prodotto eccezionale.

Peso e dimensioni

Steam Deck non è certamente un peso piuma. Si tratta di una console larga quasi 30 centimetri (più del lato lungo di un foglio A4) e pesante quasi 700 grammi.
Insieme alla sua bag, che consente di conservare anche il caricabatterie nella concavità esterna, occupa circa mezzo zaino, con uno spessore notevole e che impedirebbe di sfruttare in larghezza lo stesso per mettere libri o altro.

Da maneggiare è relativamente comoda per via della sua ergonomia e della collocazione dei comandi, ma i dorsali aggiuntivi, soprattutto quelli da premere con i mignoli, sono molto difficili da controllare se si è già impegnati a gestire il peso della macchina.
Proprio la sua ergonomia e i promontori palmari posti ai fianchi della console portano lo spessore a quasi 5 cm, decretandone gran parte dell'ingombro. Tuttavia, non esistono molte maniere per veicolare questo genere di problematiche, sia per tali ragioni che per via della potenza di Steam Deck, non paragonabile a quella di prodotti più compatti come Nintendo Switch.
Si sarebbe potuto agire, ma a che prezzo? Dotando la console di stick analogici più piccoli, di una peggiore ergonomia e di motori per la vibrazione più compatti. Insomma, un passo indietro non indifferente.

Si sarebbe potuta ottimizzare anche la dimensione dello schermo, puntando a un pannello più grande con bordi più piccoli oppure a un form factor ridotto che abbracciasse in maniera più intima lo stesso.
Nel primo caso si sarebbe creato uno squilibrio sostanziale sul rapporto tra diagonale e risoluzione, già pesantemente contenuta per garantire prestazioni decenti sul catalogo Steam.

Nel secondo, invece, si sarebbe dovuto puntare su un sistema di dissipazione - ci arriveremo - meno efficiente o su un'APU meno performante, limitando la compatibilità con i titoli più pesanti già all'uscita.
Insomma, peso e dimensioni giocano un campionato a parte, camminando su un sottile equilibrio che difficilmente si sarebbe potuto ottenere cambiando una o più variabili.

L'autonomia

Altra spada di Damocle è sicuramente la batteria. In questo campo i numeri parlano da soli ed effettivamente anche nella nostra recensione abbiamo spiegato quanto sia facile scendere al di sotto delle due ore dichiarate da Valve se si utilizzano giochi molto impegnativi.

Tuttavia, una volta presa dimestichezza col mezzo e raggiunto un determinato grado di confidenza con le impostazioni di sistema, è possibile trovare la propria quadra, ammesso che l'autonomia sia tra le vostre priorità.
Come abbiamo avuto modo di sperimentare, non è poi così difficile riuscire a sfondare le due ore giocando con i giusti parametri, dal limite della frequenza di aggiornamento alle impostazioni grafiche di gioco, passando per l'attivazione di FidelityFX Super Resolution, che permette di abbassare la percentuale di utilizzo dell'hardware impattando in maniera relativa sulla qualità dell'immagine vista la già limitata risoluzione dello schermo.

Steam Deck è alla sua prima generazione e già così è in grado di dare grandi soddisfazioni. Nonostante sia un prodotto fatto e finito, comunque, rimane particolarmente consigliato per utenti consapevoli e in grado di giostrare tra i parametri per riuscire a trarne il meglio per le proprie esigenze.

Questo, però, non significa che sia pensata solo per un target limitato e la lista d'attesa non fa altro che evidenziare questo punto. La sua interfaccia, infatti, riesce a comunicare quasi sempre tutto ciò che serve sapere per ottimizzare la propria esperienza per superare tranquillamente i limiti proposti dalle impostazioni di default di sistema e dei singoli giochi.

Il Calore

Del possibile surriscaldamento di Steam Deck in estate ne ha parlato persino la stessa Valve. No, la console non si rompe con il calore estivo e no, non è troppo fragile per com'è stata progettata.

L'ondata di calore che ha caratterizzato questa prima fase dell'estate 2022 è stata a dir poco estrema e siamo sicuri che, come noi, anche molti lettori avranno diverse storie da raccontarci sui propri smartphone roventi in spiaggia anche solo dopo aver scattato un paio di foto.
La verità è che i dispositivi elettronici pensati per il mercato consumer, nessuno escluso, hanno un range operativo specifico oltre il quale potrebbero non garantire un perfetto funzionamento.
Ciò detto, abbiamo avuto modo di giocare con Steam Deck anche per diverse ore, sotto carica e con una temperatura ambiente piuttosto elevata. Non abbiamo riscontrato throttling o altre problematiche relative alla temperatura.
Certamente, sarebbe opportuno evitare di utilizzarla sotto il sole nelle ore di punta, ma gli estremi non vanno mai d'accordo con la tecnologia, soprattutto se non stiamo parlando di dispositivi rugged o dotati di specifiche certificazioni.

Ancora Calore... e rumore!

Le temperature, o meglio la loro gestione, sono tra gli aspetti più divisivi dell'esperienza con Steam Deck. La ventola va molto spesso al massimo e il calore generato dalla console è importante, con il rischio di generare discomfort durante l'utilizzo.

Purtroppo, tenere a bada un dispositivo che permette di giocare a titoli AAA renderizzati in locale tra le proprie mani non è un'impresa semplice. Nonostante ciò, soprattutto dopo i primi aggiornamenti che hanno migliorato anche la curva delle velocità della ventola, la situazione è migliorata in maniera sostanziale, permettendo alla macchina di garantire temperature operative accettabili e sufficienti per non andare incontro a strozzature prestazionali.
L'altra faccia della medaglia riguarda il rumore generato dalla ventola, naturalmente. Partiamo dal presupposto che dovendo generare un flusso d'aria all'interno di un sistema dimensionalmente molto limitato, parte del rumore è generata proprio dall'aria e non dalla ventola.

La ventola, dal canto suo, non può essere definita certamente silenziosa. Infatti, a pieno regime risulta discretamente rumorosa, ma mai a livelli paragonabili a quelli di un portatile da gaming anche di ultima generazione.
Molto spesso, nel corso delle nostre prove, ci siamo dovuti scontrare con prodotti che generavano una mole di rumore tale da non riuscire ad ascoltare l'audio di gioco neanche ad alto volume. Con Steam Deck, complice la furba collocazione frontale dei suoi piccoli speaker, questo problema viene ampiamente mitigato.

Per prima cosa, il volume è alto più a livello percettivo che non assoluto. La vicinanza alla fonte del suono è causa stessa del problema, ragion per cui passiamo al secondo punto, ovvero che basta puntare il volume al 40-50% della sua potenza per superarlo senza troppi problemi.
Questo aspetto, poi, siamo consapevoli del fatto che riguardi solo una frazione dei giocatori, più o meno incalliti, che frequentano queste pagine: tantissimi, infatti, utilizzano headset o auricolari anche nelle sessioni di gioco e la presenza del bluetooth oltre al jack audio da 3,5 mm estende ancor di più il raggio d'azione della console, potendola associare anche a sistemi true wireless di qualunque tipo.

Questione di contesto

Chiunque abbia assistito alla presentazione di Steam Deck nel 2021 avrà pensato per prima cosa:

• Quanto è grande?
• Quanto scalda?
• Quanto dura?
• Quanto costa?


All'ultima domanda hanno dato risposta immediata Gabe Newell e soci, con un prezzo di partenza di 419 euro per la versione da 64 GB per una console che, appena approdata sul mercato, vanta una libreria di oltre 50.000 titoli disponibili, con la possibilità di essere già in possesso dei propri giochi preferiti, dagli homebrew agli indie, dritti fino agli AAA dell'attuale generazione.
In questo senso, rappresenta una rivoluzione già per definizione, molto più di soluzioni meno famose, più costose e con Windows 11 a bordo, OS che garantisce un raggio d'azione superiore ma non il grado di ottimizzazione raggiunto da Valve con il suo gioiellino, come dimostrano del resto le ottime prestazioni di God of War su Steam Deck.

Alle altre domande, se ci pensiamo bene, avremmo saputo rispondere tutti già nel 2021, dato che non stiamo parlando di emulazione, cloud gaming o retrogaming. Steam Deck ci mette in mano i titoli più recenti, indipendentemente dai requisiti, a partire da meno di 450 euro e da qualunque posto desideriamo giocarci.
Magari non sarà la versione perfetta ma è la prima e in quanto tale a suo modo rivoluzionaria.

Del resto, neanche il primo iPhone aveva il 3G.