Steve jobs: nell'anniversario della scomparsa, un tributo in 5 immagini

Nel giorno del quinto anniversario dalla morte di Steve Jobs, ricordiamolo attraverso alcune immagini evocative.

Steve jobs: nell'anniversario della scomparsa, un tributo in 5 immagini
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Steve Jobs è stato uno dei personaggi più controversi della storia della tecnologia. Amato e odiato, per alcuni un genio per altri un despota, l'ex CEO di Apple ha cavalcato gli ultimi decenni di storia tecnologica, probabilmente quelli più importanti, perché sono riusciti sdoganare l'informatica portandola al grande pubblico, cambiando così per sempre il mondo. In tutto questo tempo, Jobs è riuscito in un'impresa che in pochi hanno compiuto nel campo tecnologico. Non stiamo parlando del successo, non stiamo parlando degli obbiettivi raggiunti da Apple sotto il suo comando. Altri manager sono riusciti a portare avanti il proprio business in modo eccellente, ma in pochi sono diventati delle vere e proprie icone. Steve Jobs è riuscito in questa impresa, e forse il merito va proprio al suo carattere indecifrabile, che presta la sua immagine alle interpretazioni più diverse. Ecco perché, nel quinto anniversario della sua morte, abbiamo deciso di ricordarlo con cinque immagini che lo ritraggono in momenti differenti, mostrando diversi spaccati della sua personalità.

Gli inizi

Steve Jobs e Steve Wozniak al lavoro su Apple I, in un'immagine molto rappresentativa della prima era di Apple. In questo scatto di Joe Melena possiamo scorgere i diversi caratteri dei due personaggi, che sono riusciti a cambiare per sempre la storia del computer. L'introverso Wozniak con gli occhi puntati sulla scheda di un Apple I e il carismatico Jobs con lo sguardo fisso in camera. Il rapporto tra i due è sempre stato controverso e fatto anche di contrasti, ma quello che non è mai mancato è la profonda amicizia che li legava. Il mix tra i due caratteri si è rivelato vincente per Apple, che è riuscita con Apple I ma soprattutto con il suo successore ad affermarsi nel mondo tecnologico.

Non solo lavoro

È uno Steve Jobs sorridente quello ritratto in questo scatto. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il Macintosh appoggiato sulle sue gambe è un progetto su cui puntò molto e che riuscì a portare a termine, nonostante le difficoltà di sviluppo. L'immagine non è particolarmente evocativa di un momento, ma mostra invece un Jobs più tranquillo e rilassato, come non sempre si è visto negli scatti più famosi, che spesso lo ritraggono pensieroso ed evocativo. Un modo semplice per mostrare uno Steve Jobs al di fuori dell'ambiente lavorativo, nonostante il Mac in bella vista.

I ruggenti anni ottanta

I tempi dell'Apple I e del "The Byte Shop", il primo negozio in cui è stato venduto il capostipite dei prodotti Apple, sono solo un lontano ricordo. Da giovane promessa Jobs si è trasformato in un imprenditore a tutto tondo, come testimoniato anche da questa immagine del 1984. Il fondatore di Apple si è fatto ritrarre in una stanza piena di Macintosh 128K, quasi a sottolineare il successo ottenuto in pochi anni.

Basti pensare che il primo lotto di Apple I è stato realizzato a mano e prodotto in circa 200 unità, per comprendere il livello raggiunto da Apple in soli 8 anni dalla sua nascita. Solo un anno dopo Jobs fu costretto ad abbandonare l'azienda da lui fondata, per poi farvi ritorno, aprendo un ciclo di successi clamoroso, nel 1997.

Il rapporto con Bill Gates

Come riassumere la storia della tecnologia degli anni 80/90 in una sola immagine. Steve Jobs e Bill Gates hanno saputo cavalcare come pochi l'onda del progresso tecnologico. Apple e Microsoft sono nemiche in affari, ma anche accomunate da un rispetto raramente dimostrato in modo palese, seppur sempre presente. Indimenticabile l'intervento di Bill Gates al MacWorld del 1997, quando Jobs annunciò una collaborazione con il colosso di Redmond, che investì 150 milioni di dollari in azioni Apple, indispensabili alla casa della mela per risalire la china dopo anni molto negativi. Il rapporto tra i due non è mai stato idilliaco, anche se col tempo le cose sono migliorate.
"Ci sono stati periodi nei quali siamo stati alleati, io e Jobs, abbiamo lavorato assieme - ho scritto io una parte del software dell'Apple II. Certo, a volte sapeva essere davvero duro con le persone che aveva accanto, a volte poteva essere davvero incoraggiante. Ma riusciva a dare il meglio a tutti quelli che aveva intorno...Ci riavvicinammo negli ultimi anni, gli dissi sinceramente che invidiavo il suo straordinario talento. Da giovane Steve era molto concentrato sul lavoro; negli anni della malattia si era molto addolcito: con lui potevo parlare, finalmente, delle nostre vite, dei nostri bambini".
Un rapporto anche in questo caso complicato quindi, ma che è riuscito a resistere al trascorrere del tempo, nonostante le evidenti differenze tra i due.

Il suo prodotto più geniale

Quando Apple lanciò iPhone 3G furono in molti a non capire la portata dell'evento. Il dispositivo mostrato da Jobs nello storico keynote del giugno 2008 non venne compreso subito: interessante notare come già allora il prezzo dello smartphone venne definito eccessivo da buona parte dell'utenza. Oggi, a relativamente pochi anni di distanza, possiamo affermare che l'intuizione di Apple e di Steve Jobs è stata semplicemente geniale, ponendo le basi per la diffusione degli smartphone in tutto il mondo. Forse, è proprio questo il più grande lascito del fondatore di Apple, un mondo in cui gli smartphone sono sempre più intrecciati all'interno del tessuto sociale. Grazie ad iPhone, Jobs non è riuscito solo a creare uno dei più grandi successi commerciali della storia, ma è riuscito ad entrarci dalla porta principale, cambiando per sempre il mondo.