Dal T-Rex di PS1 a Unreal Engine 5: un viaggio tra le tech demo più belle

Ripercorriamo la storia dei motori di gioco riscoprendo alcune tra le tech demo più significative e rappresentative dell'industria videoludica.

Articolo a cura di

Con gli ultimi fotogrammi della tech demo di Unity, abbiamo scoperto come il nuovo motore del team potrà essere sfruttato in questa nuova generazione. Anche Unreal Engine 5, ormai rilasciato ufficialmente, ha mostrato i muscoli in più di un'occasione ma sono decenni che lo strumento preferito dagli sviluppatori per darci un assaggio delle potenzialità dei loro motori sono le tech demo. Riscopriamo insieme alcune delle più significative nella storia dei videogiochi.

Da una PS1 a dieci Xbox

Era il 1994 e qualcuno decise di ficcare il naso nel pluriennale dualismo tra SEGA e Nintendo. Sony voleva riscrivere le regole del gioco e ci riuscì, attraverso una console incredibile, la prima PlayStation, simbolo di una rivoluzione portata avanti con i CD-ROM e i 32-bit. Per mostrarne il potenziale, Sony scelse il re dei predatori, il Tyrannosaurus Rex. Dapprima c'era la testa, controllata da un operatore. Solo in un secondo momento, poi, una versione integrale venne distribuita nel primo, storico disco demo.

Alcuni dei contributi più preziosi nella storia delle tech demo, però, arrivano direttamente da Epic Games con le innumerevoli versioni del suo leggendario motore di gioco. Una delle più significative è sicuramente quella di Unreal Engine 3, Samaritan, che lasciò a bocca aperta il pubblico della GDC del 2011. Questo motore mostrò al pubblico la sua forza in un universo fantascientifico dotato di tutto il carico tecnologico a sua disposizione con una tech demo che, per gli addetti ai lavori, aveva bisogno di 2,5 teraflop per la sua esecuzione, pari alla potenza di ben dieci Xbox 360.

Con KARA, l'anno successivo, Quantic Dream mostrò al mondo quale sarebbe stato il destino della software house dopo il successo di Heavy Rain. Con questa tech demo, riprodotta in tempo reale su PlayStation 3, il team gettò le basi per un'opera che conosciamo molto bene per la sua grafica di prim'ordine e i suoi intricati meccanismi di narrazione, Detroit: Become Human, uscito solo sei anni dopo rispetto a quella ormai storica GDC del 2012.

Quantic Dream - "KARA"

Square Enix - "Agni's Philosophy"

Anche Square Enix merita un posto speciale in questa collezione. Per il suo Luminous Engine, usato poi per Final Fantasy XV, l'azienda si è sbizzarrita con diverse prove tecniche. La prima, mostrata all'E3 del 2012, è Agni's Philosophy, un brillante esercizio che si pensa possa essere alla base di Forspoken, in arrivo nei prossimi mesi. Un lavoro mastodontico, quantificato da poco meno di 2GB di texture per ogni scena e centinaia di migliaia di poligoni per ogni personaggio presente a schermo, il tutto perfettamente animato da una scheda video NVIDIA GeForce GTX 680.

Tra IA e Ray Tracing

In attesa di scoprire le meraviglie degli strumenti di nuova generazione, negli ultimi anni è stata sempre Epic Games a folgorare il pubblico con Lumen in the land of Nanite, la tech demo per PlayStation 5 di Unreal Engine 5, in cui furono mostrate le delizie di Lumen, il sistema proprietario per la gestione dell'impianto di illuminazione, e Nanite, che abbiamo potuto vedere all'opera su Matrix Awakens, con la sua capacità di gestire milioni di poligoni in tempo reale e al contempo garantire un livello di dettaglio finora solo immaginabile.

Ultima, ma certo non per importanza, la demo spaccamascella di Unity, chiamata Enemies, che raccoglie l'eredità di The Heretic del 2019 e la arricchisce di nuovi dettagli. Nella nuova demo abbiamo avuto modo di apprezzare le nuove frontiere del realismo rese possibili grazie a una perfetta fusione tra la nuova pipeline di rendering ad alta risoluzione e la tecnologia SSGI per l'illuminazione globale, con il contributo cruciale di altre tecnologie che già abbiamo imparato a conoscere e apprezzare, come il Ray Tracing e il DLSS di NVIDIA.

Ampio spazio anche per il rendering ad alta risoluzione dei capelli grazie al sistema Unity Hair e alle caustiche per gli occhi, con risorse in arrivo per gli sviluppatori già nei prossimi mesi.
Il nostro breve viaggio, per il momento, si ferma qui, ma al di là di queste prove pratiche, ricordiamo anche l'inestimabile contributo di NVIDIA con i suoi strumenti per sviluppatori, di cui abbiamo avuto modo di parlare anche nel nostro recente speciale su NVIDIA Omniverse e l'IA del futuro.