Telegram e criptovalute: un connubio che potrebbe diventare molto presto realtà

Telegram sembra proprio decisa a entrare a gamba tesa nel mondo delle criptovalute: vediamo assieme in che modo

Telegram e criptovalute: un connubio che potrebbe diventare molto presto realtà
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Il mondo delle criptovalute sta facendo gola praticamente a qualunque gigante del web, con Telegram che non poteva esimersi dall'entrarci. Stando alle ultime indiscrezioni, sembra che il tutto possa vedere la luce prima di quanto si possa pensare e gli indizi sembrano portare al lancio di una propria ICO per la Telegram Open Network (TON) già quest'anno. Con miliardi di euro raccolti grazie a questa particolare forma di crowdfounding nel 2017, sembra infatti che tutti coloro che abbiano un'idea stiano "saltando sul carro" e, visto che la monetizzazione delle piattaforme di social messaging è sempre stata una sfida, non sorprende che queste app stiano considerando di ottenere fondi tramite questi nuovi metodi.

Che cos'è una ICO?

Per i meno avvezzi al mondo delle crypto, una ICO (Initial Coin Offering) non è altro che una forma di crowdfounding tramite l'acquisto di appositi token. Secondo le indiscrezioni, questi ultimi vengono qui chiamati Gram e saranno la vera e propria criptovaluta di Telegram. Cosa cambia da KickStarter? Sostanzialmente nulla, se non che il pagamento viene effettuato tramite criptovalute. Va detto, però, che le ICO sono ancora scarsamente regolamentate dalla legge. In soldoni, un pagamento fatto tramite criptovaluta anziché tramite denaro potrebbe paradossalmente non fornire alcuna garanzia di ricevere in cambio alcun tipo di rimborso, servizio o prodotto. Non crediamo sia assolutamente questo il caso, vista l'affidabilità dell'azienda coinvolta, ma bisogna sempre stare molto attenti quando si finanziano progetti di questo tipo.

Telegram Open Network

Il video che potete vedere qui sopra, trapelato qualche settimana fa, cita la rapida crescita di Telegram, con 180 milioni di utenti attivi, 500.000 nuove iscrizioni giornaliere e 70 miliardi di messaggi al giorno, definendo il nuovo progetto addirittura come una "rivoluzione della Blockchain". Le ambizioni sono molto coraggiose: la capacità di gestire milioni di transazioni al secondo, prevenzione della congestione, transazioni off-chain istantanee e un possibile bacino di miliardi di utenti.
Sebbene non ci siano dettagli ufficiali da parte di Telegram per quanto riguarda questo sistema denominato Telegram Open Network (TON), una fonte definita come molto vicina all'azienda si è messa nelle ultime ore in contatto con i colleghi di Cryptovest facendo trapelare diverse informazioni, inclusi dettagli sul valore iniziale dei token. Si tratterebbe di una rete pensata per consentire anche ai cittadini oppressi da regimi autoritari di far circolare denaro senza incorrere in problemi di sorta. D'altronde, il 40% del traffico internet iraniano passa proprio per la popolare app di messaggistica istantanea.

Tra le varie informazioni, è trapelata anche una roadmap, che riporta come una fase di test della rete TON, una distribuzione stabile e il lancio di un portafoglio Telegram siano previsti per il 2018, mentre i servizi aggiuntivi verranno introdotti nel 2019. La fonte ha anche rivelato i piani per l'ICO in questione, che dovrebbe essere lanciata intorno al prossimo marzo, con il token proprietario denominato "Gram" in vendita a circa 1,20 dollari. È previsto anche un periodo di rilascio graduale per i token, con le indiscrezioni che suggeriscono che il tutto avverrà su base trimestrale a partire dal 2019. Il sistema dovrebbe reggersi su un DNS decentralizzato, con tanto di VPN. Inoltre, la piattaforma TON e la criptovaluta Gram dovrebbero essere integrate nativamente anche in altre app di messaggistica istantanea, fornendo a WhatsApp & Co. un ulteriore metodo per guadagnare. Le indiscrezioni parlano anche di una possibile partnership con Coinbase, che potrebbe garantire un enorme bacino d'utenza al progetto già dai primi vagiti. Manca solo l'ufficialità da parte di Telegram, ma tutto sembra andare in un'unica direzione e l'ICO in questione potrebbe essere tra le più importanti, se non la più importante, del 2018. Staremo a vedere.