The Grand Tour è tornato su Amazon Video, ed è in piena forma

Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May sono tornati, e sono in ottima forma. Pronti a vedere il futuro dell'automotive?

The Grand Tour è tornato su Amazon Video, ed è in piena forma
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Chiavi nel cruscotto, motore su di giri e, poi, a tutta birra. È tornato The Grand Tour con una nuova scoppiettante stagione in esclusiva per Amazon Prime. The Grand Tour, poco da fare, è semplicemente il programma dedicato ai motori più atteso dagli appassionati, se non altro da quando alla BBC ebbero la brillante idea di silurare da Top Gear il sicuramente burbero e rude, ma altrettanto sicuramente amato, giornalista Jeremy Clarkson. Così dall'anno scorso la nuova casa degli amanti delle auto più aggressive è diventata il servizio on-deman Amazon Video, complice il fatto che anche gli altri due storici conduttori di Top Gear, Richard Hammond e James May, non ci hanno pensato due volte a seguire Clarkson in questa nuova folle avventura. Squadra che vince non si cambia, no?

Tra passato e futuro

L'episodio si apre con il botto. Non facciamo, infatti, tempo ad abituarci al nuovo studio, dopo una gag su quale sia la casa dei tre conduttori del programma più vicina (ovviamente quella di Jeremy Clarkson), che ci viene mostrato una gustosa preview delle prossime 11 puntate. Il messaggio è chiaro e forte: tra mete esotiche, deserti, distese innevate, veicoli corazzati, cingolati, anfibi, supercar da urlo e davvero molto, molto, altro a quattro (o più) ruote, questa nuova stagione di The Grand Tour ci farà divertire da pazzi, pochi dubbi. E già la prima grande sfida scelta per questa puntata d'esordio è tutto un programma: è meglio il passato, il presente o il futuro? Si parla di macchine, chiaro, e, nella fattispecie di veicoli a benzina, ibridi ed elettrici.
Si sa, il mercato automotive sta correndo a velocità sparata, complice la spinta tecnologica prorompente e la sana volontà di darci finalmente un taglio con emissioni e gas tossici. Quale modo migliore per celebrare questo traguardo se non con una sana sfida tra tre vere e proprie ere delle quattro ruote?
Ecco che le protagoniste di questa puntata sono, quindi, il passato, ossia una Lamborghini Aventador S, auto capace di "trasformare la benzina in rumore" ovviamente guidata dal "giurassico" Jeremy Clarkson, una Honda NSX ibrida, il presente, dietro il cui volante troviamo James May, mentre a Richard Hammond tocca il delicatissimo compito di portare la bandiera del futuro, guidando un auto a dir poco particolare: una Rimac Concept 1, supercar dotata di 4 "enormi motori completamente elettrici". A fare da cornice a questo agone tra passato, presente e futuro delle supercar, troviamo Lucerna e le suggestive Alpi svizzere che la custodiscono.

La sfida parte con una bella prova di muscoli, grazie ai boati ruggenti della Aventador e della Honda NSX e al potentissimo... beh, nulla assoluto, della silenziosa supercar elettrica guidata da Hammond. Purtroppo il divertimento finisce presto, perché i tre decidono di accostare prima della meta. Tempo per due chiacchiere sulle bellezze in prova. È in questa fase che impariamo a conoscere meglio le supercar in gioco. Sulla Aventador S c'è poco da dire, a dare potenza troviamo un bestione a benzina vecchio stile: un V12 Multi Point Injection che garantisce 740CV e una cilindrata da 6498 cm3. La faccenda si fa più interessante con la Honda NSX, una supercar ibrida che arriva a 573 CV, con cambio robotizzato a doppia frizione a 9 rapporti e accelerazione da 0-100 in 3 secondi. Ovviamente la vera star è la Rimac Concept 1, supercar completamente elettrica made in Croazia. Vi lasciamo alla puntata per scoprirla e amarla. Finite le ciance ecco che le supercar tornano dove devono stare: in strada a dare il meglio di loro. Ma ancora per poco, perché è il momento di scoprire dove dormiranno i tre nel corso di questa puntata.

Hammond ha avuto la bella idea idea di scegliere come hotel un lussuoso centro di "depurazione". Niente alcol, molta verdura e quel brontolone di Clarkson ovviamente non può fare a meno di lamentarsi della scelta infelice. "Chi mangia verdure e non beve alcolici ha un nome. Donna". Ah-ah-ah, molto divertente. Ora tutti a correre? No, si torna nello studio perché c'è il "viale della chiacchierataEcco che si torna finalmente in strada, ma c'è un primo ostacolo: una galleria chiusa, tocca ripiegare su una strada adiacente sterrata e nelle prossimità di un burrone. La strada dissestata porta il povero Clarkson a far grattare con forza la propria Lamborghini Aventador S sull'asfalto. Davvero un peccato. E quando i tre raggiungono Lucerna le cose non cambiano affatto. Purtroppo le incantevoli (e strettissime) strade della città elvetica non sono adatte ad ospitare macchinoni del genere, e la Lamborghini Aventador è costretta a fare dietrofront. Un altro duro colpo per il passato dell'automotive.

The Grand Tour ne approfitta per farci conoscere cosa di bello ha da offrire Lucerna, tra un museo dell'automobile completamente automatizzato e (poco) altro ancora. La cultura non fa per Jeremy Clarkson che, tanto per cambiare, brontola ancora. Finalmente abbiamo un assaggio delle capacità delle tre vetture, è il turno della gara di accelerazione. Semplicemente una vera e propria sorpresa, svelare qualcosa di più sarebbe un peccato mortale. Le macchine fanno il loro lavoro, ruggiscono con ferocia, si danno filo da torcere a vicenda ma, al termine della sfida, è chiarissimo quale sia l'unica vera regina della gara. Manca solo l'ultima sfida. Niente gara in circuito, in Svizzera sono illegali. Tocca ripiegare sulla cronoscalata. Vi sembra una cosa noiosa? Macché, è un vero tripudio di velocità adrenalinica. A momenti uno dei tre ci lascia le penne, ed è davvero una fortuna che a smorzare la tensione ci siano i trucchetti sporchi di quel fetente di Jeremy Clarkson. Che dire, se fin qua non lo avete ancora afferrato, The Grand Tour è tornato, è in piena forma e noi non vediamo l'ora che esca la prossima puntata.