Tre mesi con Samsung Galaxy Z Fold 3: i pieghevoli sono davvero maturi?

Abbiamo usato il Samsung Galaxy Z Fold 3 per più di tre mesi, scoprendo un dispositivo più solido rispetto al passato e dalla doppia anima.

Tre mesi con Samsung Galaxy Z Fold 3: i pieghevoli sono davvero maturi?
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Samsung Galaxy Z Fold 3 ci ha colpiti fin dalla sua presentazione. Il concept del prodotto lo conoscevamo già, di fatto è lo stesso dei precedenti modelli, tutti pensati come punto d'incontro tra smartphone e tablet. Z Fold 3 in realtà non è assoggettabile a nessuna delle due categorie, è un dispositivo con una sua anima e uno scopo ben preciso, ovvero offrire il massimo in termini di portabilità e produttività, grazie a tonnellate di funzioni e caratteristiche tecniche pensate per questo preciso scopo.

Una volta entrati nel mondo Fold è difficile uscirne, anche al netto dei limiti, che sono diventati sempre meno nel corso del tempo e che soprattutto con questo modello sono davvero pochi. Nonostante un prezzo che per forza di cose lo rende poco attraente per il grande pubblico, oggi possiamo affermare che Samsung Galaxy Z Fold 3 è un prodotto nettamente più maturo rispetto ai suoi predecessori, soprattutto dopo averlo usato per oltre tre mesi.

Uno schermo più resistente

Tutte le indicazioni sulle caratteristiche tecniche sono disponibili nella recensione del Samsung Galaxy Z Fold 3. In questo articolo parleremo invece della nostra esperienza d'uso prolungata con il prodotto, che purtroppo non comprenderà considerazioni sul pennino.

Questo accessorio rende il Fold 3 un vero e proprio coltellino svizzero per la produttività ma purtroppo lo abbiamo provato solo durante la presentazione dello scorso agosto. Un vero peccato, perchè si tratta di una delle novità più importanti arrivate quest'anno, una novità che però si porta ancora dietro un limite, ovvero l'assenza di uno spazio in cui riporre la penna. Esiste una cover dedicata con un apposito alloggiamento, ma ha il difetto di rendere troppo massiccio il dispositivo. Anche se per molti potrà sembrare un azzardo, visto anche il costo del prodotto, la nostra prova è stata svolta tutta senza cover, l'unica protezione applicata al Fold 3 è una pellicola trasparente sullo schermo esterno. In questo lungo periodo il telefono non è mai caduto, non abbiamo quindi svolto dei drop test involontari, ma siamo rimasti molto colpiti dalla resistenza e dalla solidità mostrata, sia all'esterno che all'interno del device.

Possiamo dirlo con cognizione di causa, visto che abbiamo utilizzato il Samsung Galaxy Z Fold 2 per un periodo simile, ma con risultati molto diversi, soprattutto per quanto riguarda lo schermo interno da 7.6 pollici.

Questo componente è ricoperto da diversi strati di polimeri, sopra al quale è installata una pellicola protettiva, che ricordiamo non va assolutamente tolta o cambiata con metodi fai da te. Durante la presentazione Samsung aveva affermato che in questo modello è stata utilizzata una pellicola con una resistenza superiore dell'80% rispetto al passato e non possiamo che confermarlo.
Dopo diversi mesi di utilizzo del Fold Z 2 avevamo notato la comparsa di micro graffi e di una leggera opacizzazione della pellicola, con lo Z Fold 3 il materiale è pari al nuovo. Si tratta di un passo in avanti enorme, che unito alla certificazione IPX8 contro i liquidi lo rende un prodotto decisamente più durevole nel tempo e utilizzabile in quasi tutti i contesti. Dove non lo porteremo? In spiaggia ovviamente, perchè la sabbia aumenta esponenzialmente il rischio di graffiare il display interno. Un piccolo limite che però non riguarda la stragrande maggioranza dei contesti di utilizzo.

Troppo grande? Ci si abitua in fretta

Una delle critiche più comuni fatte alla gamma Fold riguarda le sue dimensioni, nello specifico lo spessore. Purtroppo la tecnologia non permette oggi di ridurlo in modo significativo, le componenti interne occupano spazio e non ci sono batterie che permettano di condensare la capacità necessaria ad alimentare il telefono in un'area più ridotta. Samsung ha cercato di limitare il problema utilizzando due batterie, piazzate nelle due metà che vanno a comporre la scocca.

Il risultato è uno smartphone molto sottile se utilizzato aperto ma più spesso del normale una volta richiuso. Il luogo ideale in cui riporlo è nella tasca interna di una giacca più che nei jeans, ma dobbiamo ammettere che in queste settimane di utilizzo ci siamo abituati più che bene alle sue dimensioni, anche perché non sono fini a loro stesse ma necessarie per rendere lo Z Fold 3 quello che è, ovvero un ibrido tra smartphone e tablet. I vantaggi nel poter avere sempre con sé uno schermo da 7.6 pollici superano di gran lunga lo svantaggio dato dallo spessore, che dopo un po' di tempo diventa totalmente marginale.

Viva il multitasking

Samsung ha lavorato molto per rendere la sua One UI più flessibile e adatta a gestire i due schermi del Galaxy Z Fold 3, uno esterno da 6.2 pollici e uno interno da 7.6 pollici, entrambi con un refresh rate da 120 Hz. Non abbiamo cambiato idea sullo schermo esterno, che rimane più comodo rispetto al precedente modello ma resta un pannello di servizio.

Chi acquisterà uno Z Fold 3 lo utilizzerà comunque spesso, per chiamate, brevi messaggi o per trovare informazioni sul web rapidamente l'abbiamo sempre preferito allo schermo interno. Allo stesso tempo proprio lo schermo interno permette di espandere le potenzialità del Fold, grazie all'ampia diagonale è possibile sfruttare al meglio il multitasking pensato da Samsung.

Si possono affiancare due applicazioni oppure utilizzare le finestre flottanti, anche più di due, oppure ancora alcune app sono ottimizzate per utilizzare in modo distinto le due metà del pannello, ad esempio piazzando la tastiera in basso e il testo digitato in alto.

Nel nostro caso è stata particolarmente utile la divisione in due dello schermo, che abbiamo sfruttato per condurre una live con aperti Twitch da una parte e un documento di testo dall'altra. Questo è ovviamente un caso particolare, ma i campi di utilizzo di questa funzione sono innumerevoli, pensiamo ad esempio a un browser web aperto insieme a un documento, o a un sistema di messaggistica affiancato a un client mail.
Insomma, se cercate un prodotto grande come un telefono ma con uno schermo e potenzialità nel multitasking da tablet, allora il Fold Z 3 diventa una della soluzioni più efficaci sul mercato.

Fotocamere semplici sulla carta, ottime nella pratica

La fotografia su smartphone basa molta della sua efficacia sul software più che sull'hardware. Sia chiaro, un buon obiettivo e delle buone lenti fanno la differenza, ma anche i processi di gestione delle immagini una volta scattate hanno ormai un peso considerevole nella resa complessiva. Samsung Galaxy Fold Z 3 è dotato di un triplice sensore da 12 Megapixel.

Quello principale è davvero ottimo per scattare in ogni condizione di luce, sia di giorno che di notte, e soprattutto è rapidissimo nella messa a fuoco e nello scatto. Il risultato, nel punta è scatta, è sempre eccellente, è difficile sbagliare a immortalare un'immagine, il merito va anche al processore d'immagine dello Snapdragon 888, che tira fuori il meglio da queste fotocamere. Ovviamente non si raggiunge la flessibilità vista su S21 Ultra, ma la qualità delle foto è adatta anche ai palati più fini. Buoni risultati si ottengono anche con la grandangolare e con lo zoom, anche se nella maggior parte dei casi è la cam principale ad essere utilizzata. Discorso a parte merita la fotocamera interna, piazzata sotto al display.

L'aspetto positivo è che il "trucco" utilizzato da Samsung per nasconderla è sorprendentemente efficace, dopo poche settimane non la si nota più e permette una visione più pulita dei contenuti quando si utilizza lo schermo interno. Quello negativo è che la resa durante l'uso non è all'altezza del resto del telefono, consigliamo fortemente di utilizzare la cam del display esterno per le videochiamate e per i selfie, di qualità nettamente superiore.

Samsung Galaxy Z Fold 3 Dopo tutti questi mesi di utilizzo non possiamo che essere molto soddisfatti dal Galaxy Z Fold 3 di Samsung. Uno dei limiti più evidenti della versione precedente, ovvero l'usura della pellicola sul display interno, è stato fortemente limitato. Il nostro sample di prova non mostra alcun segno derivante dall'utilizzo, un traguardo importante e tutt'altro che scontato. Anche lo spessore, che sul subito sembrava evidente durante l'uso, soprattutto con lo smartphone nella tasca dei jeans, passa in secondo piano se si considerano i pregi che una soluzione di questo tipo porta con sé. Avere uno smartphone e un tablet in un unico prodotto è di una comodità disarmante, soprattutto in ambito lavorativo, dove lo Z Fold 3 mostra tutto il suo potenziale. Peccato che non abbiamo potuto provare il pennino, ma resta il fatto che questa linea di prodotti ha raggiunto una maturità inaspettata nel suo breve ciclo vitale, e non potrà che migliorare ancora nei prossimi anni. A questo punto speriamo di vedere prezzi ancora più bassi per la nuova variante del prossimo anno, che possano permettere a più persone di poter considerare un Fold come prossimo smartphone.