Vinili e Musicassette: il ritorno del vintage

Vinili prima e musicassette poi. Aumenta sempre più la popolarità di supporti che credevamo ormai datati. È la rivincita del vintage?

Vinili e Musicassette: il ritorno del vintage
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Nelle ultime settimane abbiamo più volte parlato del ritorno del vinile, un formato che credevamo ormai superato visti i progressi tecnologici che hanno portato prima alla nascita delle musicassette, quindi dei CD e degli MP3, poi negli anni più recenti dello streaming, cambiando profondamente il mercato. È cambiato, come ha affermato di recente il famoso dj David Guetta, non solo il modo attraverso cui si accede agli album, che ormai tra YouTube, Apple Music e Spotify sono onnipresenti nella quotidianità, ma anche il modo di ascoltarli, in senso letterale. Guetta, infatti, ha posto una questione estremamente interessante e che sicuramente sarà oggetto di riflessione da parte dell'industria musicale: al giorno d'oggi, avendo a disposizione a 9,99 Euro al mese cataloghi con milioni di canzoni, si è completamente perso il gusto di ascoltare un album per intero. Gli utenti, attraverso le playlist preconfezionate e le altre funzioni incluse nelle varie applicazioni, non ascoltano più gli album dall'inizio alla fine, preferendo le canzoni singole.
È una vera e propria rivoluzione, probabilmente la più importante del settore, che ha diviso anche gli artisti. È il caso di Taylor Swift, che si è rifiutata di pubblicare l'ultimo album sulle varie piattaforme, probabilmente anche per questioni legate ai diritti corrisposti dai vari editori, in generale comunque negli ultimi tempi c'è stata un'inversione di tendenza a livello strettamente commerciale. Perché se è vero che il modo preferito dagli utenti per ascoltare la musica resta il web, è anche vero che il boom di vinili e musicassette non può passare inosservato.

È boom. Di nuovo.

Un formato praticamente scomparso, sovrastato prima dalle musicassette, poi dai CD ed infine dal web, che i più piccoli nemmeno ricorderanno, nonostante fosse estremamente popolare fino agli anni '90. Negli ultimi tempi, però, le case discografiche e i distributori hanno registrato un vero e proprio effetto nostalgia, per ragioni varie. Verrebbe quasi da pensare che, con i mezzi a disposizione, l'acquisto di un vinile (con conseguente acquisto del giradischi) sia praticamente superfluo, ma non la pensano così gli utenti. Il vinile, infatti, non viene più visto come un modo per ascoltare un determinato album, ma come un vero e proprio oggetto da collezione, uno dei pochi rimasti per poter "toccare" la musica, che ormai gira sul cloud, sui computer e sui cellulari. Il vinile rappresenta l'unico modo per poter "vedere" il graffiato di Kurt Cobain durante l'Unplugged di New York, o i passi di Freddie Mercury e Michael Jackson. Il vinile è quanto di più profondo ci sia rimasto della musica vecchio stampo, e non è un caso che i più attratti siano proprio i giovanissimi.

Boom tra i giovanissimi

Una recente ricerca di mercato condotta da eBay, infatti, ha rivelato che la Generation Z e i Millennials sarebbero quelle che acquisterebbero più frequentemente i vinili. I motivi? I più giovani, nonostante siano cresciuti nell'epoca del digitale, preferiscono ancora acquistare e ascoltare musica da supporti fisici. La fascia d'età particolarmente attratta dal vinile sarebbe quella che va tra i 18 ed i 24 anni. La maggior parte degli intervistati ha affermato che, nonostante il digitale sia più comodo, non dà quella sensazione di possesso di un determinato CD. Un giovane su quattro ha anche rivelato di aver acquistato nell'ultimo anno un vinile, con una media di uno al mese. L'83% degli intervistati in questa fascia d'età ha affermato di aver acquistato un disco su un supporto fisico nell'ultimo anno, contro il 76% delle altre fasce d'età.

Le musicassette pronte a tornare?

Negli ultimi tempi è stato registrato anche il ritorno delle mitiche musicassette. Un rapporto pubblicato dalla National Audio Company ha preannunciato quello che potrebbe diventare un nuovo fenomeno mondiale, simile al risveglio dei vinili, che erano stati addirittura ritirati dal mercato per poi tornare popolari. Ad oggi il ritorno delle musicassette è ancora nella sua fase iniziale, ma secondo Steve Stepp della National Audio Company ci sarebbero tutti i segnali per un futuro boom delle vendite, confermato anche dal fatto che sempre più artisti e case discografiche (ad esempio Sony) stiano ricominciando la produzione delle vecchie musicassette che, permetteteci un pò di nostalgia, chi vi scrive ha iniziato a conoscere con il Black Album dei Metallica.

"La musica sta vivendo una seconda giovinezza?" È questa la domanda che si fanno molti. La risposta non ve la sappiamo ovviamente dare, dal momento che si tratta di un tema talmente complesso che non può certo essere esaurito in poche righe. La cosa certa è che al giorno d'oggi il vinile non viene più visto come qualche anno fa, e come erano appunto visti i CD musicali, ovvero uno strumento attraverso cui poter ascoltare l'album del proprio artista preferito, ma ha assunto una fisionomia ben diversa ed è a tutti gli effetti non solo un oggetto d'arredamento insieme ai giradischi (che sono trendy e danno quel tocco di classe a un determinato ambiente) ma anche un oggetto da collezione, al pari delle action figures o delle figurine.