Dopo avervi portati alla scoperta della gamma Xiaomi 12, proseguiamo il nostro viaggio tra le peculiarità che hanno determinato l'ascesa del brand. Da quella giornata passata a Milano nel 2018 per assistere all'approdo di Xiaomi in Italia ne è infatti passata di acqua sotto i ponti e al giorno d'oggi sono in ben pochi a mettere in discussione la rilevanza che l'azienda ha assunto nel campo dei dispositivi mobili. La società si è indubbiamente fatta conoscere per i suoi prezzi aggressivi e per i dispositivi mobili low cost, ma non si può negare il fatto che il passare del tempo abbia portato a una Xiaomi sempre più attenta anche alla fascia alta.
Il 2022 ha segnato la svolta della ricarica rapida, quella "realmente rapida" che un po' tutti sognavamo qualche anno fa. Oggi affronteremo questa tecnologia e, soprattutto, come ci siamo arrivati.
I 120W di Xiaomi 12 Pro
Sapete bene quanto ci teniamo alla completezza d'informazione su queste pagine, quindi partiamo subito "dando a Cesare quel che è di Cesare". La ricarica HyperCharge a 120W vista quest'anno con Xiaomi 12 Pro non è propriamente una novità per gli appassionati del mondo Android, in quanto vi abbiamo già raccontato su queste pagine della bontà di una ricarica rapida di questo tipo nel 2021 nella recensione di Black Shark 4. In quel contesto, però, si faceva riferimento a uno smartphone da gaming e soprattutto, nonostante lo smartphone supportasse i 120W, il caricabatterie presente nella confezione europea era da 67W. Questo senza contare che si fa sempre riferimento a un brand in qualche modo legato a Xiaomi, quindi il primato non cambia di una virgola.
In un periodo in cui alcuni produttori hanno scelto di rimuovere i caricabatterie dalle confezioni di vendita, Xiaomi ha deciso di muoversi in una direzione totalmente opposta, abbracciando una tecnologia effettivamente in grado di migliorare l'esperienza d'uso nel quotidiano senza particolari "escamotage": come potrete approfondire nella nostra recensione di Xiaomi 12 Pro, infatti, direttamente all'interno della scatola in cui arriva lo smartphone c'è l'imponente caricabatterie da 120W.
Insomma, non sarà necessario acquistare alcun accessorio a parte per poterne usufruire sin da subito per beneficiare di una ricarica via cavo in un massimo di 24 minuti (che diventano 18 minuti in modalità Boost). Tra l'altro, il più recente flagship di Xiaomi integra anche il supporto alla ricarica wireless a 50W, quindi anche senza cavi arrivare al 100% richiede circa 42 minuti. Se poi si vuole sfruttare parte della capienza della batteria da 4.600 mAh di Xiaomi 12 Pro per alimentare un altro dispositivo, c'è anche la possibilità di sfruttare la ricarica inversa a 10W.
Insomma, siamo arrivati a un traguardo importante, in cui bastano anche solamente pochi minuti di ricarica per poter utilizzare tranquillamente lo smartphone per ore. Questo, tra l'altro, sta portando a un contesto inedito, in cui l'autonomia inizia a contare fino a un certo punto, dato che poi la ricarica è talmente rapida da non incidere sulla giornata.
Tra coloro che stanno abbracciando questa rivoluzione, Xiaomi è sicuramente in prima linea, dato che altri brand avevano già promesso anni fa di arrivare a questi risultati, rimanendo poi "impantanati" per un bel po' di tempo. Il colosso asiatico, invece, è già sul mercato e la sensazione è quella che sarà proprio Xiaomi a trainare la rivoluzione della ricarica, in quanto tutto fa pensare che a breve i 120W potrebbero raggiungere anche dispositivi dal costo più contenuto rispetto al 12 Pro.
L'evoluzione nel tempo e la necessità di preservare la batteria
Nel corso della storia degli smartphone abbiamo vissuto già diverse battaglie tra i produttori, una sorta di corsa alle nuove tecnologie con successivo sbandieramento dei dati a livello marketing. Per quanto, da appassionati, sia sempre intrigante osservare sfide di questo genere, in determinati contesti abbiamo assistito a delle vere e proprie esagerazioni.
Ad esempio, rimanendo in tema di velocità di ricarica, passare dal 0 al 100% in pochi minuti serve a ben poco se poi si va a degradare la batteria dopo un numero limitato di ricariche oppure se si incrementano troppo le temperature. Va per forza di cose trovato il giusto compromesso tra utilità della ricarica rapida e longevità, considerato anche il fatto che una buona fetta di pubblico mantiene lo smartphone anche per diversi anni, soprattutto dopo aver speso cifre importanti.
Qui Xiaomi ha adottato un approccio smart su più fronti, puntando innanzitutto a estendere la durata della batteria, nonché a garantire una ricarica sicura, sfruttando la tecnologia AdaptiveCharge, che durante la notte acquisisce informazioni sulle ricariche quotidiane e adatta i cicli nel modo meno impattante possibile a seconda delle abitudini dell'utente. Lo smartphone, per esempio, potrebbe caricarsi fino all'80% mentre state dormendo, completando poi la ricarica poco prima del risveglio.
Può sembrare un aspetto di poco conto, ma questa attenzione alla vita della batteria non viene riposta esattamente da tutti i brand. Tra l'altro, Xiaomi 12 Pro include ben 42 funzioni di sicurezza e il sistema di ricarica è stato testato nei minimi dettagli a 25 gradi centigradi negli Xiaomi Internal Labs, arrivando alla conclusione che la batteria è in grado di mantenere l'80% della capacità dopo 800 cicli di ricarica. Inoltre, non manca la certificazione TÜV Rheinland relativa alla sicurezza. Insomma, il brand tiene molto a questo campo e specifica persino a quale temperatura sono stati condotti i test, portando a galla aspetti che invece altre aziende spesso purtroppo tralasciano.
Le altre proposte della gamma Xiaomi 12
La punta di diamante della serie Xiaomi 12 è il modello Pro, ma sarebbe sbagliato sottovalutare i sistemi di ricarica sfruttati di Xiaomi 12 e Xiaomi 12X. Nel caso del modello standard, la ricarica arriva a 67W ed è possibile raggiungere il 100% in circa 39 minuti. Non si scende a compromessi in termini di ricarica wireless, dato che c'è il supporto alla ricarica a 50W, così come non manca la ricarica inversa a 10W, proprio come sul modello Pro.
Qualcuno potrebbe pensare che il dispositivo meno costoso, lo Xiaomi 12X, sia l'agnello sacrificale della gamma. In realtà non è così, dato che, nonostante si inizi ad andare verso il basso in termini di costo, la ricarica via cavo rimane sempre a 67W. Come potrete leggere nella nostra recensione di Xiaomi 12X, il caricabatterie è immancabilmente presente nella confezione di vendita. D'altronde, la dichiarazione di intenti del 2020, in cui Xiaomi prese in giro Apple per il caricabatterie, riecheggia ancora nella mente degli appassionati.
Xiaomi 12: come si è evoluta la ricarica rapida?
La gamma Xiaomi 12 ha portato con sé, nel modello Pro, una ricarica rapida a 120W: ecco di cosa si tratta e, soprattutto, come ci siamo arrivati.
Dopo avervi portati alla scoperta della gamma Xiaomi 12, proseguiamo il nostro viaggio tra le peculiarità che hanno determinato l'ascesa del brand. Da quella giornata passata a Milano nel 2018 per assistere all'approdo di Xiaomi in Italia ne è infatti passata di acqua sotto i ponti e al giorno d'oggi sono in ben pochi a mettere in discussione la rilevanza che l'azienda ha assunto nel campo dei dispositivi mobili. La società si è indubbiamente fatta conoscere per i suoi prezzi aggressivi e per i dispositivi mobili low cost, ma non si può negare il fatto che il passare del tempo abbia portato a una Xiaomi sempre più attenta anche alla fascia alta.
Il 2022 ha segnato la svolta della ricarica rapida, quella "realmente rapida" che un po' tutti sognavamo qualche anno fa. Oggi affronteremo questa tecnologia e, soprattutto, come ci siamo arrivati.
I 120W di Xiaomi 12 Pro
Sapete bene quanto ci teniamo alla completezza d'informazione su queste pagine, quindi partiamo subito "dando a Cesare quel che è di Cesare". La ricarica HyperCharge a 120W vista quest'anno con Xiaomi 12 Pro non è propriamente una novità per gli appassionati del mondo Android, in quanto vi abbiamo già raccontato su queste pagine della bontà di una ricarica rapida di questo tipo nel 2021 nella recensione di Black Shark 4. In quel contesto, però, si faceva riferimento a uno smartphone da gaming e soprattutto, nonostante lo smartphone supportasse i 120W, il caricabatterie presente nella confezione europea era da 67W. Questo senza contare che si fa sempre riferimento a un brand in qualche modo legato a Xiaomi, quindi il primato non cambia di una virgola.
In un periodo in cui alcuni produttori hanno scelto di rimuovere i caricabatterie dalle confezioni di vendita, Xiaomi ha deciso di muoversi in una direzione totalmente opposta, abbracciando una tecnologia effettivamente in grado di migliorare l'esperienza d'uso nel quotidiano senza particolari "escamotage": come potrete approfondire nella nostra recensione di Xiaomi 12 Pro, infatti, direttamente all'interno della scatola in cui arriva lo smartphone c'è l'imponente caricabatterie da 120W.
Insomma, non sarà necessario acquistare alcun accessorio a parte per poterne usufruire sin da subito per beneficiare di una ricarica via cavo in un massimo di 24 minuti (che diventano 18 minuti in modalità Boost). Tra l'altro, il più recente flagship di Xiaomi integra anche il supporto alla ricarica wireless a 50W, quindi anche senza cavi arrivare al 100% richiede circa 42 minuti. Se poi si vuole sfruttare parte della capienza della batteria da 4.600 mAh di Xiaomi 12 Pro per alimentare un altro dispositivo, c'è anche la possibilità di sfruttare la ricarica inversa a 10W.
Insomma, siamo arrivati a un traguardo importante, in cui bastano anche solamente pochi minuti di ricarica per poter utilizzare tranquillamente lo smartphone per ore. Questo, tra l'altro, sta portando a un contesto inedito, in cui l'autonomia inizia a contare fino a un certo punto, dato che poi la ricarica è talmente rapida da non incidere sulla giornata.
Tra coloro che stanno abbracciando questa rivoluzione, Xiaomi è sicuramente in prima linea, dato che altri brand avevano già promesso anni fa di arrivare a questi risultati, rimanendo poi "impantanati" per un bel po' di tempo. Il colosso asiatico, invece, è già sul mercato e la sensazione è quella che sarà proprio Xiaomi a trainare la rivoluzione della ricarica, in quanto tutto fa pensare che a breve i 120W potrebbero raggiungere anche dispositivi dal costo più contenuto rispetto al 12 Pro.
L'evoluzione nel tempo e la necessità di preservare la batteria
Nel corso della storia degli smartphone abbiamo vissuto già diverse battaglie tra i produttori, una sorta di corsa alle nuove tecnologie con successivo sbandieramento dei dati a livello marketing. Per quanto, da appassionati, sia sempre intrigante osservare sfide di questo genere, in determinati contesti abbiamo assistito a delle vere e proprie esagerazioni.
Ad esempio, rimanendo in tema di velocità di ricarica, passare dal 0 al 100% in pochi minuti serve a ben poco se poi si va a degradare la batteria dopo un numero limitato di ricariche oppure se si incrementano troppo le temperature. Va per forza di cose trovato il giusto compromesso tra utilità della ricarica rapida e longevità, considerato anche il fatto che una buona fetta di pubblico mantiene lo smartphone anche per diversi anni, soprattutto dopo aver speso cifre importanti.
Qui Xiaomi ha adottato un approccio smart su più fronti, puntando innanzitutto a estendere la durata della batteria, nonché a garantire una ricarica sicura, sfruttando la tecnologia AdaptiveCharge, che durante la notte acquisisce informazioni sulle ricariche quotidiane e adatta i cicli nel modo meno impattante possibile a seconda delle abitudini dell'utente.
Lo smartphone, per esempio, potrebbe caricarsi fino all'80% mentre state dormendo, completando poi la ricarica poco prima del risveglio.
Può sembrare un aspetto di poco conto, ma questa attenzione alla vita della batteria non viene riposta esattamente da tutti i brand. Tra l'altro, Xiaomi 12 Pro include ben 42 funzioni di sicurezza e il sistema di ricarica è stato testato nei minimi dettagli a 25 gradi centigradi negli Xiaomi Internal Labs, arrivando alla conclusione che la batteria è in grado di mantenere l'80% della capacità dopo 800 cicli di ricarica. Inoltre, non manca la certificazione TÜV Rheinland relativa alla sicurezza. Insomma, il brand tiene molto a questo campo e specifica persino a quale temperatura sono stati condotti i test, portando a galla aspetti che invece altre aziende spesso purtroppo tralasciano.
Le altre proposte della gamma Xiaomi 12
La punta di diamante della serie Xiaomi 12 è il modello Pro, ma sarebbe sbagliato sottovalutare i sistemi di ricarica sfruttati di Xiaomi 12 e Xiaomi 12X. Nel caso del modello standard, la ricarica arriva a 67W ed è possibile raggiungere il 100% in circa 39 minuti. Non si scende a compromessi in termini di ricarica wireless, dato che c'è il supporto alla ricarica a 50W, così come non manca la ricarica inversa a 10W, proprio come sul modello Pro.
Qualcuno potrebbe pensare che il dispositivo meno costoso, lo Xiaomi 12X, sia l'agnello sacrificale della gamma. In realtà non è così, dato che, nonostante si inizi ad andare verso il basso in termini di costo, la ricarica via cavo rimane sempre a 67W. Come potrete leggere nella nostra recensione di Xiaomi 12X, il caricabatterie è immancabilmente presente nella confezione di vendita. D'altronde, la dichiarazione di intenti del 2020, in cui Xiaomi prese in giro Apple per il caricabatterie, riecheggia ancora nella mente degli appassionati.
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