Xiaomi 13 Pro: tutti i segreti della fotocamera Leica

Xiaomi 13 Pro rappresenta la sintesi perfetta della collaborazione tra Leica e Xiaomi. Scopriamo insieme tutti i segreti della fotocamera targata Leica.

Xiaomi 13 Pro: tutti i segreti della fotocamera Leica
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Il 23 maggio del 2022 Xiaomi ha ufficialmente annunciato la partnership strategica con Leica, azienda che ha contribuito a plasmare il concetto di fotografia e a innovare il settore dall'inizio del secolo scorso ad oggi. Con questa mossa il colosso di Pechino ha mostrato l'intenzione di dare il via ad "una nuova era della fotografia mobile", intraprendendo un percorso di crescita che, partendo dal lancio della serie 12S, ha portato alla nascita di Xiaomi 13 e Xiaomi 13 Pro.
Con questi ultimi dispositivi il produttore cinese tenta l'assalto alla fascia alta del mercato, andando a rivaleggiare direttamente con rivali del calibro di Apple e Samsung.

Dopo aver analizzato nel dettaglio Xiaomi 13 Pro nella nostra recensione, possiamo ora approfondire il comparto fotografico dell'ultimo gioiellino di Xiaomi, passando al vaglio tutte le novità portate in dote dalla collaborazione con Leica.

Leica e la storia della fotografia

Prima di passare ai dettagli tecnici è bene ripercorrere brevemente la storia di Leica al fine di sottolineare non solo l'importanza strategica e tecnologica della partnership ma anche la potenza comunicativa che accompagna questa iniziativa.
Il nome Leica deriva dall'abbreviazione di Leitz Camera, l'originale azienda tedesca fondata da Ernst Leitz I nel 1869 con sede nella città tedesca di Wetzlar.

Dalla seconda metà del XIX secolo la società si è impegnata nello sviluppo del settore ottico e di precisione, producendo inizialmente i primi microscopi per poi allargare la propria gamma di prodotti con binocoli, episcopi ed epidiascopi.
Nel 1911, grazie agli studi dell'ingegnere Oskar Barnack, trasferitosi dalla concorrente Zeiss, Leica cambiò il corso della storia con la prima fotocamera a pellicola 24X36 e con l'introduzione del celebre "formato Leica". Su queste basi nel 1914 nacque il prototipo UR, la prima fotocamera 35 mm con otturatore sul piano focale e un peso totale di 350 grammi: questo modello diventò il capostipite di tutte le macchine targate Leica e la sua architettura è ancora oggi alla base di tutte le fotocamere da 35 mm.
Dopo la presentazione della Leica A e Leica C, quest'ultima con obbiettivo intercambiabile, l'azienda si trovò a fronteggiare la Seconda Guerra Mondiale, diventando fornitore ufficiale delle forze armate tedesche: proprio in questo triste periodo la qualità dei prodotti Leica fu oggetto di copia da parte di tutti i grandi nomi presenti sul mercato, dai giapponesi di Canon agli americani di Kardon, passando per FED e Zorki dell'Unione Sovietica.

Nel dopoguerra Leica si rinnova e introduce nuovi storici modelli con la serie M, fino ad arrivare al lancio della SLR: Leicaflex nel 1964, seguita dalla prima elettronica R3 nel 1976. Nell'ultima parte del secolo scorso l'azienda ha continuato ad innovare il settore dedicandosi alla fotografia digitale, sviluppando ottiche e collaborando con produttori come Fujifilm e Panasonic, fino allo storico accordo del 2016 con Huwei che ha contribuito a consolidare il concetto di "cameraphone".

La nuova partnership con Xiaomi è solo l'ultimo capitolo di questo racconto e le due aziende sono intenzionate a scrivere nuove pagine di storia, proprio a partire dagli obiettivi professionali equipaggiati sulla serie Xiaomi 13.

Fotografia professionale al servizio dello smartphone

Xiaomi 13 Pro è un dispositivo dotato di tutti crismi di un top di gamma: SoC, memorie, display, audio, connettività, tutto è brillantemente sostenuto dal meglio della componentistica disponibile sul mercato.
Ciò che però contraddistingue l'ammiraglia del colosso cinese dalla concorrenza è proprio la collaborazione con Leica, che ha dato vita ad un comparto fotografico esclusivo e dedicato. È bene specificare che l'apporto dell'azienda tedesca non si è fermato alla creazione di qualche semplice preset o di modalità specifiche: Leica e Xiaomi hanno lavorato spalla a spalla nello sviluppo e nell'ingegnerizzazione di tutto il blocco camera, trasferendo tutta l'esperienza dell'azienda tedesca all'interno delle tre fotocamere.

La fotocamera principale poggia le sue fondamenta sull'enorme sensore Sony IMX989 da un 1'' con 50 MP, lunghezza focale equivalente a 23 mm, apertura f/1.9 e stabilizzatore HyperOIS.
L'ottica sviluppata da Leica può contare su un obiettivo a 8 elementi con rivestimento a inchiostro sui bordi della lente che riduce il riflesso sulla luce, mentre il copolimero di olefina ciclica si occupa della riduzione della frangia violetta. Il rivestimento antiriflesso e i filtri IR contribuiscono infine all'assorbimento della luce infrarossa.

Le immagini immortalate dalla camera principale restituiscono una qualità sorprendente in qualsiasi condizione di luce, mantenendo colori naturali e contrasti bilanciati per scatti che non risultano mai eccessivamente artefatti o elaborati.
Va da sé che le dimensioni del sensore permettono di catturare una quantità incredibile di luce, fattore che fa la differenza nelle foto notture: in questo frangente Xiaomi 13 Pro da il meglio di se riuscendo a immagazzinare tutte le informazioni necessarie, mantenendo equilibrata l'esposizione anche delle fonti luminose dirette. Lo stabilizzatore fa magie anche negli scatti più movimentati, mentre lo zoom ottico 2x consente istantanee più nitide anche sulla distanza. Molto bene anche lo zoom digitale, che almeno fino a 10x consente di ottenere immagini pulite e senza troppo rumore.

Ancora più riuscita, a nostro parere, è la seconda ottica: la fotocamera con teleobiettivo flottante da 75 mm prende ispirazione dalla celebre Leica Noctilux-M 75 f/1.25 ASPH, macchina iconica per gli amanti del ritratto fotografico. Il sensore Samsung (S5K)JN1 da 50 MP è accompagnato da una lunghezza focale equivalente a 75 mm con intervallo focale di 10 cm, apertura focale f/2.0 e stabilizzazione ottica OIS. In questo caso la tecnologia di Leica ha portato alla creazione di un teleobiettivo che, prendendo come modello l'obiettivo professionale DSLR, si sviluppa su due unità e si sposta internamente all'indietro per ottenere gli stessi effetti di un vero e proprio macro.

Questa ottica è in grado di immortalare ritratti davvero spettacolari e sulla cortissima distanza riesce a catturare una quantità di dettagli che, a memoria, non abbiamo mai riscontrato prima.
Nelle giuste mani il livello qualitativo espresso dal teleobiettivo di Xiaomi 13 Pro si avvicina a quello di reflex ben più corpose e ingombranti. Grazie alla tecnologia Focal Shift e al supporto di Xiaomi Imaging Engine, il riconoscimento dei volti e il tracciamento oculare sono ancora più precisi e non si fermano agli esseri umani: cani e gatti possono essere tracciati senza problemi e persino gli oggetti più piccoli vengono rilevati.
Infine, la fotocamera ultra-grandangolare con FOV di 115°, ancora una volta forte del sensore Samsung (S5K)JN1 da 50 MP, lunghezza focale equivalente a 14 mm, apertura f/2.2, messa a fuoco automatica e macro da 5 cm.

Forse la meno stupefacente, dato il livello delle altre due, ma comunque in grado di svolgere il proprio dovere senza mancanze di sorta.

Non solo hardware

Il lavoro di Leica e Xiaomi non si limita al comparto tecnico ma porta i suoi frutti anche lato software. I due colossi hanno infatti lavorato alacremente sugli algoritmi di imaging, creando un database di colori basato su apprendimento automatico popolato da milioni di foto, con tanto di supporto alla gamma P3. Di qui i due profili Leica Autentico, classico e naturale, e Leica Vibrante, più vivido ma senza sbilanciamenti, entrambi adatti ad ogni condizione di luce e capaci di restituire quel tocco in più anche agli utenti meno esperti.

Vero e proprio must è invece il sistema Master-Lens che mette in campo quattro preset professionali per i ritratti: il bianco e nero in 35 mm, il bokeh a spirale in 50 mm, il 75 mm indicato per tutte le situazioni e infine il 90 mm con messa a fuoco estremamente morbida.

Leica Autentico

Leica Vibrante

Con le giuste condizioni di luce questi profili offrono primi piani spettacolari senza troppi sforzi, con risultati a tratti sbalorditivi.
Come anticipato nella recensione però, la vera "chicca" di Xiaomi 13 Pro è la possibilità di effettuare fotografie RAW DNG con profilo Adobe 10-bit. Gli utenti più esperti possono quindi cimentarsi nell'elaborazione avanzata dei propri scatti con il pieno supporto di software come Adobe Photoshop e Lightroom.
La post-produzione professionale diventa una possibilità concreta anche sugli scatti immortalati dallo smartphone, a patto di possedere le giuste skill.
Non mancano infine tutte le modalità a cui Xiaomi ci ha abituati ormai da anni, arricchite dai profili portati in dote da Leica: modalità notturna, documenti, panorama, Super-Moon e tanto altro, per un comparto fotografico che ha mantenuto le alte aspettative che prometteva in fase di lancio.