YouTube Kids: come funziona la TV per bambini secondo Google

YouTube Kids è un canale tematico studiato per figli e genitori, un luogo sicuro e privo di pericoli pensato per i bambini.

YouTube Kids: come funziona la TV per bambini secondo Google
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Avvicinare i più piccoli alla tecnologia è diventato un obiettivo sempre più importante per le maggiori società tecnologiche mondiali. I bambini sono gli utenti del futuro e calamitarne le attenzioni oggi è fondamentale per costruire il pubblico di domani. Non sorprende quindi che da tempo esista una versione per pargoli di YouTube, un contenitore video pensato in tutto e per tutto per i bimbi, dalla grafica ai contenuti. Arrivato da poco in Italia, Kids si propone come un servizio piuttosto particolare, una sorta di canale tematico moderno che, per le sue peculiarità, piacerà parecchio anche ai genitori. Un nuova TV per bambini si è davvero affacciata sul mercato?

Di cosa si tratta

Uno YouTube a misura di bambino, studiato solo per i più piccoli e per fornire ai genitori un portale sicuro con cui controllare i propri figli. Questo l'obiettivo che si è prefissata Google nel lanciare la sua nuova piattaforma. Si tratta, in sostanza, di un servizio parallelo ma del tutto indipendente da quello originale; la versione Kids di YouTube è da tempo presente in altri Paesi ed è ora sbarcata in Italia con tutti i suoi colori sgargianti e i suoi cartoni animati. Pensata per i bambini dai 3 ai 10 anni, è controllata da un team appositamente studiato di persone che ne gestisce i video, ne controlla i contenuti e ne regola ogni più piccolo aspetto. Un prodotto per target di età molto diverse e per questo totalmente personalizzabile: si passa dai cartoni, alcuni dei quali piuttosto conosciuti, fino a dei veri e propri documentari divulgativi a tema tecnico, scientifico ed educativo. Il supporto a tutti i dispositivi - e a Chromecast - rende YouTube Kids un vero e proprio canale tematico per bambini, un'app che negli obiettivi dovrebbe andare a sostituire i canali televisivi tradizionali con la flessibilità che solo i servizi in streaming possono regalare.

Controllo totale

I più piccoli potranno muoversi all'interno dell'app con una totale ma solo apparente libertà. Grazie ad una sezione dedicata, infatti, i genitori avranno possibilità di gestire ogni aspetto del prodotto, filtrando ai propri figli solo quello che vogliono. Tramite un PIN i genitori potranno accedere alle impostazioni a loro dedicate, decidendo, ad esempio, di disattivare le funzioni di ricerca, di selezionare solo determinate liste di visione e, soprattutto, impostando un timer personalizzato che disattiva l'applicazione dopo un determinato periodo di tempo, di default 30 minuti e fino a un massimo di 60. All'interno dell'app possono essere creati diversi profili, divisi per l'età dei propri pargoli e che potranno essere controllati in maniera indipendente l'uno dall'altro.
Saranno i genitori a decidere in che modo gestire l'applicazione, decidendo se lasciare ai figli la possibilità di esplorare in pieno l'app, viaggiando tra un flusso di contenuti diversi e con possibilità di ricercarli liberamente, oppure chiudendo ogni possibilità di movimento libero e limitando l'utilizzo a delle liste precedentemente prestabilite.

Dati e pubblicità

La garanzia principale è che i dati degli utenti non verranno raccolti, rendendo ogni profilo sostanzialmente anonimo. Sarà però presente una funzione che consiglierà cosa vedere a seconda dell'età di chi utilizza Kids e di ciò che si è guardato in precedenza. Come un qualsiasi canale tv per bambini, inoltre, non manca la pubblicità, fondamentale per sostenere il progetto nella sua interezza e, giusto sottolinearlo, obbligatoria da vedere come in un qualsiasi canale televisivo che si rispetti. Le pubblicità hanno un timer prefissato, ogni 15 minuti, non sono interattive o cliccabili in alcun modo e evitano cibi o bevande. L'ambiente è insomma chiuso e sicuro, non dando ai bambini la possibilità di accedere al web o di acquistare qualcosa, ma li obbliga comunque a guardare gli spot. Una via di mezzo che rende Kids un ibrido tra lo YouTube "normale" e un canale televisivo tematico. Un ambiente sicuro e protetto ma comunque incline alle leggi di un mercato che, volente o nolente, coinvolge anche i bambini.

Contenuti

Il catalogo è pensato appositamente per il mercato italiano con contenuti originali del nostro Paese e nella nostra lingua, per maschi e femmine. Si passa dallo Zecchino D'Oro alle filastrocche sonore, per arrivare al Pulcino Pio, alle Winx e ai Lego Ninjago, vere e più conosciute punte di diamante dell'offerta. Sono presenti anche programmi dedicati alla natura, alla musica e all'intrattenimento, con i contenuti di NatGeo TV in primo piano. Interessante anche la possibilità di avere video interattivi a 360 gradi e dedicati alla scienza e all'astronomia. Guardando il tutto ad un livello più profondo è palese che l'offerta contenutistica, almeno per ora, sia piuttosto scarna e blanda, parecchio inferiore a quella delle TV tradizionali o ai cataloghi per i più piccoli di Sky o di Netflix.
Se l'involucro è perfetto e ben funzionante a mancare è il cuore, che scarseggia di vere hit. Quello su cui però Google sembra voler puntare non è tanto la serie TV o il cartone in esclusiva, ma un servizio che regali contenuti quanto più possibile originali, diversi da quelli che si vedono nei tradizionali canali tv e appositamente studiati per una piattaforma che deve fare il possibile per distanziarsi dalla concorrenza e per valorizzare le sue peculiarità.

Intrattenimento e controllo

La nuova app pare in tutto e per tutto perfetta per i tempi che stiamo vivendo, un punto d'incontro tra ciò che è YouTube e un canale tematico più tradizionale dedicato ai bambini. Il servizio si presenta come un buon punto d'incontro tra le esigenze per i più piccoli e quelle dei genitori, sempre più smaniosi nel dare ai loro figli qualcosa di valido, che li avvicini al mondo dello streaming, ma anche controllabile in ogni sua funzione, in un modo che la TV vista nel più classico dei modi non può garantire.
In questo il servizio risulta molto più chiuso, e quindi molto più sicuro del normale YouTube, con un algoritmo che seleziona i nuovi contenuti e che evita quelli non adatti, creando un ecosistema recintato che permette ai bambini di divertirsi senza uscire dai confini che Google a monte e i genitori nella personalizzazione delle opzioni, scelgono per loro. Intrattenimento e controllo totale, due funzioni fondamentali e indispensabili per i servizi pensati per i più piccoli, seppur nei limiti di quello che un'app su un tablet o uno smartphone possono garantire.

Un canale "moderno"

Quel che colpisce è l'illusione di libertà che YouTube Kids da ai più piccoli. Una libertà in realtà in tutto e per tutto controllata dai genitori, che decidono da remoto cosa fare e in che modo i loro figli dovranno utilizzare il prodotto, decidendone limiti e peculiarità senza utilizzarla direttamente. Il rapporto bambino/app è solo apparentemente diretto e anche quando scatta il timer e Kids si spegne per uso eccessivo lo fa in automatico, per decisione indiretta dei genitori, ma senza che questi si impegnino in prima persona.
YouTube Kids ha tutta l'aria di essere un ambiente quanto mai protetto e puro, ma comunque piegato a certe logiche pubblicitarie che, anche in rete, non risparmiano niente a nessuno, piccoli o grandi che siano. Sotto quest'ottica, comunque, il servizio di Google non ha nulla di diverso da un qualsiasi canale tematico televisivo, da sempre infarcito di pubblicità e inserimenti commerciali. Kids adatta questi concetti alle app e allo streaming e per ora, al di là delle ottime opzioni per i genitori, non si distanzia per nulla da ciò che c'è in giro. Vedremo se l'esperimento riscuoterà successo e se in futuro ci sarà spazio per contenuti originali e veramente studiati per lo streaming e il web, capaci di distaccarsi dal classico cartone animato che da sempre la fa da padrone in televisione. Con una maggiore spinta sull'originalità anche la pubblicità potrebbe così diventare un problema minore.

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