"FaceApp è sviluppata dai russi", senatori negli USA chiedono un'indagine dell'FBI

'FaceApp è sviluppata dai russi', senatori negli USA chiedono un'indagine dell'FBI
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La questione privacy di FaceApp continua ad essere sotto i riflettori. Negli Stati Uniti, alcuni senatori hanno chiesto all'FBI e la FTC di condurre un'indagine di sicurezza nazionale sull'applicazione del momento.

Il capo del comitato nazionale dei democratici, Bob Lord, parlando con la CNN ha affermato che "l'applicazione che consente agli utenti di trasformarsi in vecchi non è priva di rischi, in quanto sviluppata dai russi".

Dello stesso avviso anche il senatore Schumer, che in una lettera sottolinea che "sarebbe profondamente preoccupante se le informazioni sensibili dei cittadini statunitensi fossero fornite ad una potenza straniera ostile attivamente impegnata in una cyber-war contro gli Stati Uniti".

Da parte degli sviluppatori però sono arrivati post distensivi a riguardo. Yaroslav Goncharov, nel 2017 parlando con The Verge aveva precisato che FaceApp carica sui propri server solo le immagini specifiche che vengono modificate e non l'intera libreria presente sullo smartphone, come ipotizzato da alcuni sviluppatori.

In risposta alle recenti preoccupazioni sulla privacy, FaceApp ha affermato che "non vendiamo o condividiamo i dati degli utenti con terze parti" e che "anche se il team principale di ricerca e sviluppo si trova in Russia, le informazioni non vengono trasferite li". L'elaborazione delle fotografie infatti avverrebbe sui server AWS e Google Cloud. In molti però hanno sottolineato che la politica sulla privacy dell'app non sarebbe conforme al GDPR e non esiste un modo semplice per chiedere l'eliminazione dei dati.

Nonostante le perplessità di molti, sul web continua a spopolare la #FaceAppChallenge.