Nel 1986 persone e animali furono trovati morti intorno a un lago: ecco perché

Nel 1986 persone e animali furono trovati morti intorno a un lago: ecco perché
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Il 22 agosto 1986, sul lago Nyos nel Camerun nordoccidentale, 1.746 persone e oltre 3.500 capi di bestiame furono trovati morti. La sera prima, secondo quanto riportano le testimonianze, le persone del luogo udirono uno strano brontolio provenire dalla zona, ma si accorsero dell'accaduto solamente il giorno seguente.

Il fatto scioccò gli abitanti dei villaggi vicini e, inoltre, molti persero i loro cari durante questo misterioso incidente. Non era chiaro a nessuno cosa fosse successo, e le persone attribuivano il fattaccio ad attacchi chimici e a spiegazioni molto più superstiziose. I sopravvissuti dell'evento, descrissero l'accaduto come "una nuvola di gas che usciva dal lago a una velocità sorprendente".

Gli scienziati, dunque, visto l'accaduto decisero di andare personalmente al lago per vedere di persona cosa fosse successo: lo specchio d'acqua si trasformò da blu a rosso, mentre coloro che erano sopravvissuti soffrivano di vomito, diarrea e allucinazioni, tutti chiari sintomi di avvelenamento da anidride carbonica (CO2).

Cosa successe in realtà? Nel lago Nyos si formò un cratere vulcanico. Per decenni, infatti, si era verificato un accumulo di CO2 nel sedimento. Non sappiamo la causa scatenante dell'evento, ma quando esplose, circa 1,2 chilometri cubi di anidride carbonica vennero rilasciati in circa 20 secondi, asfissiando chiunque si trovasse sul suo cammino.

Non si tratta di un caso isolato, poiché un fenomeno del genere è stato accertato anche nel lago Kivu, tra la Repubblica Democratica del Congo e Ruanda.