Sono quasi 200 le persone che in Arizona sono state "crioconservate"

Sono quasi 200 le persone che in Arizona sono state 'crioconservate'
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In America potete trovare davvero di tutto all'interno dei centri commerciali. In Arizona, infatti, un centro commerciali ospita l'Alcor Life Extension Foundation, organizzazione senza scopo di lucro che "criopreserva" i corpi delle persone a bassissime temperature (di norma a −196 °C) in attesa di essere scongelate e riportate in vita.

Attualmente, nessun essere umano è mai stato svegliato dopo essere stato conservato a queste temperature. La tecnologia per riportare in vita queste persone non esiste ancora e oltretutto non sembra essere all'orizzonte. In quanto tali, molti scienziati hanno etichettato questo metodo come semplice "pseudoscienza".

Secondo Alcor, che in passato si è trovato nel mirino mediatico di molte critiche, la sola possibilità della tecnologia è sufficiente per garantire i loro servizi. "Nessuna organizzazione crionica è attualmente in grado di rianimare un paziente crioconservato, ma noi di Alcor siamo fiduciosi che sia possibile. Ci si aspetta che la nanotecnologia e altre future tecnologie mediche abbiano capacità molto ampie" si legge nel sito web dell'organizzazione.

Nel sito web è inoltre possibile trovare un elenco delle 181 persone che hanno scelto di farsi congelare, provenienti da Australia, Canada, Francia, Portogallo, Spagna, Regno Unito, Israele, Giappone, Cina e Thailandia. Il corpo più antico crioconservato da Alcor appartiene al dottor James Hiram Bedford, ex professore di psicologia dell'Università della California che morì di cancro al rene nel 1967.

Il costo per "congelarsi" è di 200.000 dollari per tutto il corpo, mentre alla "modica" cifra di 80.000 dollari viene congelato solo il cervello.