Nel 2017 Google voleva pagare gli youtuber in base alla loro popolarità

Nel 2017 Google voleva pagare gli youtuber in base alla loro popolarità
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Emerge una clamorosa indiscrezione su YouTube. Secondo quanto riferito da Bloomberg, nel 2017 Google ha considerato l'idea di pagare gli youtuber in base al coinvolgimento ed interazioni degli utenti, piuttosto che in base al numero di pubblicità mostrate.

Il progetto sarebbe stato etichettato internamente "Project Bean" o "Boil The Ocean", e prevedeva un compenso per gli youtuber in base alle visualizzazioni dei video, il tempo trascorso sul canale, ma anche i like e le interazioni. Lo scopo di questo progetto era avvantaggiare i creatori di contenuti con un vasto pubblico ed argomenti provocatori, e come riportato da CNBC, avrebbe reso Alex Jones, uno dei complottisti più popolari del web, tra i più ricchi. L'idea però a quanto pare è stata bocciata dagli inserzionisti.

Il management di YouTube stava lavorando al progetto due anni fa, ma secondo molti l'elezione di Donald Trump avrebbe bloccato il tutto, alla luce delle numerose preoccupazioni da parte dei dipendenti, che avevano avanzato perplessità sui filmati che contenevano fake news.

Un portavoce di Google, interpellato da Bloomberg, non ha diffuso alcun comunicato a riguardo, ed ha sottolineato che "i contenuti estremi non sono ben accetti sulla piattaforma".

Una cattiva notizia per Alex Jones, che di recente è stato bannato da YouTube.