2100 anni fa questa scorta da 651 monete romane venne nascosta in Turchia
INFORMAZIONI SCHEDA
Da poco le autorità turche hanno annunciato il ritrovamento di 651 monete romane d'argento, nascoste dentro una caraffa trovata alla riva di un ruscello. E' probabile che vennero coniate 2100 anni fa e, nonostante l'evidente età avanzata, risultano in eccellenti condizioni - tantoché è possibile, in alcune, riconoscere i volti e le scritte.
Il sito in cui è stato scoperto questo ennesimo ricco tesoro è Ezani, un'antica città greca situata nell'odierna provincia di Kütahya (Turchia).
In epoca romana, invece, faceva parte della provincia denominata Frigia Pacaziana ed era un importantissimo centro politico ed economico sia all'interno dei suoi stessi confini sia in tutta l'Asia Minore. In seguito al Concilio di Nicea (325 d.C.), il primo incontro ecumenico legittimato nella storia del cristianesimo antico, la sua importanza divenne anche religiosa. Proprio ad Ezani, infatti, si formò una tra le prime sedi vescovili in tutta l'Anatolia.
Le monete trovate si distinguono in due macro-categorie: 439 sono denarii, cioè le monete in argento ufficiali che circolavano per tutto l'Impero; 212, invece, sono cistofori, delle monete (sempre in argento) che vennero emesse per la prima volta intorno al 200 a.C. a Pergamo, una città dell'Anatolia ellenistico-romana.
Per quanto riguarda la maggior parte dei denarii presenti nella scorta segreta, è probabile che siano stati coniati nell'Italia meridionale tra il 75 a.C. e il 4 a.C. Questo si può evincere, banalmente, dalle figure rappresentate su uno dei lati. Vi si possono riconoscere: Cesare, Bruto, Marco Antonio ed Ottaviano "Augusto".
Tuttavia, non si trovano solo i grandi personaggi della storia romana. L'archeologa Elif Özer, della Pamukkale University (Turchia), ha illustrato altre scene particolari che si pongono tra tradizione greca e romana. Per esempio, si può riconoscere Enea, l'eroe troiano (figlio di Afrodite ed Anchise), nonché predecessore dei due fondatori di Roma, Romolo e Remo.
In una moneta porta sulle sue spalle il padre, Anchise; mentre in un'altra viene illustrata la scena tipica dell'Eneide virgiliana, dove l'eroe porta fuori la sua famiglia dalla città di Troia in fiamme.
Questi denarii e cistofori verranno uniti in un'unica collezione e, quando le ricerche archeologiche ad Ezani si saranno concluse, tutto quello trovato fino a questo momento verrà spedito ed esibito nel Museo delle Civiltà dell'Anatolia ad Ankara.
FONTE: Livescience
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