Dopo 28.000 anni dalla morte, le cellule di un mammut hanno mostrato segni di "vita"

Dopo 28.000 anni dalla morte, le cellule di un mammut hanno mostrato segni di 'vita'
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Estratto dal permafrost siberiano 8 anni fa, un mammut lanoso straordinariamente ben conservato - risalente a 28.000 anni fa e chiamata "Yuka" - è stato analizzato dai ricercatori, nel tentativo di scoprire quanto siano ancora vitali i suoi materiali biologici. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

Le cellule del mammut di 28.000 anni hanno mostrato "segni di attività biologica" dopo essere state infuse negli ovociti di topo, cellule che si trovano nelle ovaie e sono in grado di formare una cellula uovo dopo la divisione genetica. "Ciò suggerisce che, nonostante gli anni trascorsi, l'attività cellulare possa ancora verificarsi e parti di essa possono essere ricreate", afferma l'autore dello studio Kei Miyamoto del Dipartimento di ingegneria genetica dell'Università Kindai.

Come hanno fatto i ricercatori a stabilire se il DNA del mammut potesse ancora funzionare? Prima di tutto gli esperti hanno iniziato prelevando campioni di midollo osseo e tessuto muscolare dalla gamba dell'animale. I campioni sono stati poi analizzati per cercare la presenza di strutture simili a nuclei integri. Una volta che queste cellule sono state combinate con gli ovociti di topo, sono state aggiunte proteine, rivelando che alcune delle cellule di mammut erano perfettamente in grado di ricostruirsi.

Cinque delle cellule hanno anche mostrato risultati inaspettati e molto promettenti, ovvero segni di attività che di solito si verificano solo immediatamente prima della divisione cellulare (in calce alla notizia, oltre alla foto di Yuka, potrete osservare un time lapse delle cellule biologiche in funzione). C'è ancora moltissimo lavoro da fare, poiché la piena attivazione dei nuclei per la scissione non è stata confermata, secondo quanto riferito dall'autore dello studio.

Yuka apparteneva a una popolazione che riuscì a vivere nell'isola di Wrangel nell'Oceano Artico fino a 4.000 anni fa. Miyamoto ammette che siamo ancora lontani "dal ricreare un mammut", ma molti ricercatori che stanno cercando di utilizzare l'editing genetico per farlo sono fiduciosi che quel risultato sia dietro l'angolo.

Roma non fu mica costruita in un giorno.

Dopo 28.000 anni dalla morte, le cellule di un mammut hanno mostrato segni di 'vita'