A 400 km da sopra la Terra, astronauti guidano con successo un rover sul pianeta

A 400 km da sopra la Terra, astronauti guidano con successo un rover sul pianeta
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Luca Parmitano è riuscito a condurre con successo un rover attraverso un percorso ad ostacoli per raccogliere, infine, un campione di roccia. Cosa c'è di speciale? Il tutto è avvenuto da remoto, a circa 400 chilometri nell'orbita terrestre bassa e all'interno della Stazione Spaziale Internazionale.

Come ben sappiamo, i rover sono la tecnologia chiave per l'esplorazione di pianeti, lune e persino asteroidi. Questi veicoli spaziali presentano una grande varietà di strumenti che vengono utilizzati per studiare la superficie dei corpi celesti, e sono tutti dotati di sistemi di alimentazione e comunicazione che consentono agli umani di gestirli dalla Terra. Tuttavia, l'invio di comandi a un rover e il controllo manuale delle sue operazioni in tempo reale sono due cose diverse.

"Stiamo sviluppando sistemi per gli astronauti per lavorare a stretto contatto con i robot, per ottenere molto di più di quello che potrebbero fare da soli. Un rover su Marte avrebbe impiegato settimane per fare lo stesso lavoro svolto da Luca in mezz'ora", afferma il project manager dell'ESA Kjetil Wormnes.

Per aiutare il controllo, l'operatore umano è in grado di percepire i movimenti avvertiti dal rover, chiamato Analog-1. Questo esperimento è stato condotto in vista dell'imminente esplorazione della Luna, simulando l'eventuale controllo futuro dei rover all'interno del Gateway lunare e da altri avamposti spaziali.

Ulteriori test sono previsti per il prossimo futuro.