5 cose che potreste non sapere sulla vita di Giovanna d'Arco

5 cose che potreste non sapere sulla vita di Giovanna d'Arco
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Giovanna d'Arco (1412-1431) è una delle eroine più famose della storia medievale europea. Celebrata come guida spirituale delle truppe francesi durante la Guerra dei Cento anni, la narrativa sulla "pulzella d'Orléans" tende a nascondere dei dettagli che la resero più umana di quello che oggi ci si aspetta.

  • Giovanna non era nata in un villaggio chiamato "Arc" (Arco)

Contrariamente da quello che ci si potrebbe aspettare dal suo cognome, Giovanna nacque in un piccolo paesino francese chiamato "Domrémy".

Dopo esser stata catturata dagli inglesi, nel 1430, la giovane affermò di non conoscere il suo vero cognome. Poco tempo dopo, cambiò la sua versione: suo padre si chiamava Jacques d'Arc e sua madre Isabelle Romée. Il problema era che nel suo villaggio si era soliti dare ai bambini il cognome della madre, non del padre. Poiché "Romée" era solo una parola usata nelle zone rurali della Francia per indicare tutti i fedeli che erano riusciti a compiere un pellegrinaggio a Roma, la storia attribuì a Giovanna il cognome del padre.

  • Recenti studi ipotizzano che Giovanna soffrisse di epilessia e/o schizofrenia.

Secondo le fonti, Giovanna all'età di 12/13 anni cominciò a "sentire delle voci" e ad avere delle visioni. Secondo la giovane quelli erano tutti segnali mandati da Dio in persona, il cui obiettivo era guidarla ad una vita pia in una Francia governata da Carlo VII, il legittimo sovrano francese. Per fare questo era necessario che Giovanna guidasse i cattolicissimi francesi contro le truppe inglesi che avevano invaso la nazione.

Neurologi e psichiatri hanno ipotizzato che la ragazza soffrisse di schizofrenia, una malattia che spesso viene accompagnata da allucinazioni, emicranie, etc... Altri, invece, sostengono che il suo cervello fosse stato danneggiato dalla tubercolosi bovina, un particolare tipo di malattia che poteva, al tempo, causare anche demenza.

  • Giovanna d'Arco non combatté mai sul campo

Essendo una donna, era molto raro che i suoi fedeli la facessero avvicinare in quei luoghi predestinati, secondo la tradizione, agli uomini. Sul campo era semplicemente un simbolo per incoraggiare le truppe. Questo fatto non nega, però, la sua volontà di trovare soluzioni diplomatiche per concludere il conflitto.

  • L'eroina di Francia aveva un carattere molto instabile

Tra le sue stesse truppe, Giovanna d'Arco era conosciuta per il suo comportamento violento nei confronti sia di uomini sia di donne. Molti suoi soldati venivano sgridati dalla ragazza per i loro "comportamenti non consoni ad un buon cristiano".

Lo stesso trattamento, spesso, era destinato anche alle prostitute che accompagnavano le truppe durante le campagne. Se erano fortune, venivano solo allontanate; allora venivano più volte picchiate.

  • Tecnicamente non venne condannata a morte per stregoneria

Quando il processo inglese iniziò, pendevano sulla testa di Giovanna ben 70 capi d'accusa. Solo nel 1431 questo numero si abbassò a 12 e tutti si focalizzarono sulla sua credenza nel sentire voci da Dio e il suo vestirsi continuamente da uomo.

Il tribunale le propose l'ergastolo a vita se avesse confessato i suoi "peccati". La donna firmò un documento dove accettava le condizioni (alcuni pensano fosse analfabeta e che, quindi, non sapesse realmente quale fosse la sua condanna) e la situazione sembrò concludersi per il meglio.

Tuttavia, diversi giorni dopo la ragazza, probabilmente minacciata di stupro e violenze dalle guardie della prigione, decise di rivestirsi da uomo andando contro il volere del tribunale. Affermando di continuare a sentire delle voci, i vescovi incaricati del suo caso decisero di condannarla al rogo con l'accusa di eresia.

Se siete curiosi di conoscere come questa figura poliedrica sia stata rivalutata dal cinema, vi consiglio di guardare il film "Giovanna d'Arco sul rogo".