Dopo 500 anni un problema irrisolto di Leonardo da Vinci ha una risposta

Dopo 500 anni un problema irrisolto di Leonardo da Vinci ha una risposta
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Avete mai visto delle bollicine all'interno di un liquido? E vi siete mai chiesti perché alcune viaggino a zig zag? Quelle piccole salgono subito in superfice, mentre quelle più grandi no. Questa domanda venne posta 500 anni fa anche da Leonardo da Vinci - affetto forse da ADHD - e soltanto recentemente ha ricevuto (finalmente!) una risposta.

Sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, il professor Miguel Herrada dell'Università di Siviglia e il professor Jens Eggers dell'Università di Bristol hanno trovato una risposta a questo enigma, con la speranza che possa portare a nuovi progressi nella comprensione delle interfacce liquido/gas.

"La bolla si deforma in risposta alle forze esercitate dal fluido e, a sua volta, la forma della bolla cambia il carattere del flusso", scrive il duo. Curiosamente, il movimento di una bolla non era mai stato descritto dalle leggi matematiche... e non fatichiamo a capirlo, poiché il processo che modella queste forze è davvero complicato e pienissimo di variabili.

Si può riassumere tutto in questi concetti: quando le bolle superano un raggio critico di 0,926 millimetri diventano più instabili. In questo caso la loro curvatura si modifica, influenzando la velocità del moto di risalita e provocando un’oscillazione nella loro direzione, quindi l'acqua si muove più velocemente su di essa.

Proprio per questo motivo, quindi, le bolle più grandi sembrano andare a zig-zag, mentre le più piccole salgono direttamente in superficie. Non possiamo dirlo a Leonardo, ma ai suoi 14 parenti attualmente in vita sì!