Il 536 dopo Cristo è conosciuto come l'anno peggiore in cui vivere: ecco cosa successe

Il 536 dopo Cristo è conosciuto come l'anno peggiore in cui vivere: ecco cosa successe
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Crisi climatica. Pandemia. Possibili guerre mondiali. Se pensate di star vivendo i peggiori anni possibili siamo pronti per darvi una buona notizia: gli storici hanno individuato il periodo peggiore della storia in cui vivere e, fortunatamente, non è il 2022. Dobbiamo tornare indietro di qualche millennio, esattamente nel 536 dopo Cristo.

Vi abbiamo già parlato del periodo peggiore delle storia umana, ma non vi avevamo raccontato di tutto quello che si verificò. Tutto ebbe inizio con un'eruzione vulcanica, o addirittura più di una, da qualche parte nell'emisfero settentrionale. Dopo l'evento, una nube di cenere coprì il Sole e la Terra venne oscurata.

In Cina si verificarono nevicate estive, mentre in Europa le temperature scesero di 2,5 ℃. Così come potrete immaginare, i raccolti iniziarono ad appassire, la gente iniziò a morire di fame e scoppiarono numerose guerre. Questo, tuttavia, è solo l'inizio. Nel 541 arrivò la peste in Egitto e uccise circa un terzo della popolazione dell'impero bizantino; in Perù una grave siccità afflisse la popolazione della cultura Moche e le temperature restarono basse per circa un secolo.

Quello del 536 dopo Cristo è un evento che ha affascinato moltissimi storici e studiosi di tutto il mondo. Non sappiamo quali vulcani scoppiarono (alcuni sostengono sia stato il Krakatoa), ma molti hanno cercato di spiegare le conseguenze dell'evento. Secondo David Keys, archeologo e scrittore, il cambiamento del clima fece emergere la peste di Giustiniano, migrare le tribù mongole verso l'Occidente, permise l'ascesa dell'Islam, l'espansione delle tribù turche e la caduta di Teotihuacán.