A Terni i test sulla zanzara OGM anti-malaria voluta da Bill Gates

A Terni i test sulla zanzara OGM anti-malaria voluta da Bill Gates
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Sono partiti a Terni i primi testi delle zanzare OGM contro la malaria, un prodotto del progetto Target Malaria promosso dalla Fondazione Bill&Melinda Gates. Così, se l'esperimento avrà successo, si decima la popolazione delle zanzare sconfiggendo la malaria una volta per tutte.

Andrea Crisanti, docente di Parassitologia molecolare all'Imperial College londinese ha spiegato all'ANSA che c'è grande attesa per il progetto, il team si sente investito di un fortissimo senso di responsabilità. Il motivo per cui sono stati scelti i laboratori ad alta sicurezza di Terni è per la loro dotazione tecnologica all'avanguardia, in grado di ricreare alla perfezione il clima tropicale dei Paesi dove è diffuso il problema. Temperatura costantemente tra i 18 e 35 gradi, umidità compresa tra il 60% e l'80% e illuminazione artificiale per dodici ore al giorno.

Ma non solo, Terni è stato scelto anche per la sofisticata sicurezza garantita: tre i livelli di sicurezza a garanzia che le zanzare geneticamente modificate non escano dall'ambiente controllato, con il rischio che si crei un disastro. Il fabbisogno delle zanzare è garantito da sacche di sangue bovino custodite in involucri che ricreano la pelle dell'animale.

Cosa si vuole verificare: che le zanzare così modificate possano venire sterminate con un effetto chiamato a catena genetica, o gene drive. L'obiettivo è arrivare ad un ridimensionamento costante della popolazione di zanzare, e quindi il suo azzeramento in massimo dieci generazioni.

Nel frattempo si studia il ruolo delle zanzare all'interno dell'ecosistema africano, e della catena alimentare degli altri animali. Una domanda fondamentale, dalla cui risposta dipende l'implementazione di qualsiasi piano di sterminio, è se l'assenza dell'insetto possa compromettere direttamente o indirettamente anche l'esistenza di altri animali. Sempre il Professore Crisanti ha detto all'ANSA che gli scienziati sono sicuri che non ci sia il rischio di un disastro ecologico.