Addio a Paul Otellini, l'ex CEO di Intel morto a 66 anni

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Paul Otellini, che è stato amministratore delegato di Intel dal 2005 fino a metà 2013, è morto lunedì scorso nel sonno. L’annuncio è stato dato dalla sua ex società, per cui è stato dipendente per oltre 40 anni.

Otellini è stato il quinto CEO di Intel, prima dell’attuale amministratore delegato Brian Krzanich, ed è etichettato da tutti come una delle persone più influenti e significative per il processo di crescita del gigante americano, che l’ha guidato a diventare un leader nel segmento di mercato dei server.

Nato a San Francisco, è stato il primo CEO di Intel a non essere laureato in ingegneria. “Intel ha generato più entrate durante il suo mandato di otto anni di quanto non abbia fatto nel corso dei precedenti 45 anni” si legge nel comunicato stampa di commiato.

Durante il suo mandato, i ricavi di Intel hanno toccato quota 53 miliardi di Dollari alla fine del 2011, dai precedenti 34 miliardi di Dollari registrati prima della sua nomina. Fondamentale è stato anche l’accordo con Apple, che è passata ai processori Intel per i Mac nel 2005, quando Otellini raggiunse Steve Jobs sul palco della WWDC per darne l’annuncio.

Come rivelato da molti, l’unico fallimento di Otellini è stato il non aver puntato sul comparto degli smartphone. Ad oggi, infatti, nè gli iPhone, tanto meno nessuno smartphone Android include processori Intel.

A parte ciò, però, il contributo che ha dato ad Intel resterà per sempre nella storia della società.