Adesso sappiamo quando una civiltà Maya crollò... grazie ad antiche feci umane

Adesso sappiamo quando una civiltà Maya crollò... grazie ad antiche feci umane
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In uno studio pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews, gli scienziati hanno scoperto, grazie a delle feci umane, come le dimensioni di questa comunità Maya centroamericana variasse in modo significativo in risposta ai cambiamenti climatici.

In particolare, gli esperti hanno identificato quattro distinti periodi in cui le dimensioni della popolazione sono cambiate come reazione a periodi particolarmente secchi o particolarmente umidi. Inoltre, grazie sempre alle feci umane, è stato scoperto che la città di Itzan, che ai giorni nostri sarebbe in Guatemala, era abitata circa 650 anni prima di quanto precedentemente suggerito dalle prove archeologiche.

Lo studio in questione utilizza un metodo di analisi relativamente nuovo basato sugli stanoli fecali, delle semplici molecole organiche che si trovano nelle feci umane (e degli animali) che vengono conservate negli strati di sedimenti sotto laghi e fiumi, a volte per migliaia di anni. Le concentrazioni di queste molecole nel tempo, segnate dagli strati di sedimenti, possono fornire ai ricercatori indizi sul cambiamento della popolazione di un determinato luogo.

Lo spostamento della popolazione è avvenuto, in particolare, tra il 1350-950 a.C, 400-210 a.C, 90-280 d.C e 730-900 d.C. Ci sono dei periodi in cui la quantità di persone presenti nella città di Itzan non corrispondono al volume di stanoli fecali recuperati. I ricercatori pensano che ciò sia dovuto al fatto che la cacca umana sia stata utilizzata da questa comunità Maya come fertilizzante per le colture.

Sicuramente un metodo davvero interessante, che potrebbe essere utilizzato in futuro anche per altri sopralluoghi. A proposito: cosa contenevano questi antichi vasetti Maya? Mentre è stato svelato il mistero di una fossa comune contenente almeno 20 scheletri.