Adobe presenta VoCo, il Photoshop per la voce

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Adobe ha presentato una nuova applicazione, battezzata VoCo, che è stata universalmente etichettata come il Photoshop per la voce. Al momento si tratta di un progetto, ma il software fondamentalmente è un sintetizzatore vocale che leggerà con la voce degli utenti le parole inserite nell’apposito campo.

Inutile dire che la presentazione ha registrato riscontri molto contrastanti: se molti lo hanno accolto favorevolmente, altri hanno subito sollevato perplessità a livello di sicurezza, mentre un altro fronte è convinto del fatto che VoCo potrebbe compromettere ulteriormente la fiducia delle persone nel giornalismo. La società statunitense, però, ha già avvertito tutti che sta prendendo in considerazione delle misure necessarie per evitare questi rischi.
In occasione di una dimostrazione tenuta giovedì scorso a San Diego, Adobe ha preso la registrazione digitale di un uomo che diceva “ho baciato i miei cani e mia moglie” e l’ha modificata in “ho baciato Jordan tre volte”. La modifica, a livello puramente vocale (la voce è sembrata essere praticamente identica, nonostante le parole diverse), ha richiesto pochi secondi ed è stata accolta tra gli applausi dei presenti.
Abbiamo già rivoluzionato il fotoritocco. Ora tocca all’audio” ha affermato Zeyu Jin di Adobe, il quale ha affermato che VoCo potrà gestire anche discorsi di venti minuti.
La BBC ha sollevato il problema etico, affermando che in questo modo avvocati, giornalisti ed altri professionisti che utilizzano i media digitali come prova, potrebbero trovarsi di fronte ad una problematica importante, e lo stesso vale anche per le banche ed altre aziende che hanno iniziato ad utilizzare i controlli vocali per l’identità.
Adobe, nel sottolineare che il rilascio non è imminente, ha parlato di “watermark per il rilevamento”.