Farfalle "crudeli"? Questi esemplari maschi divorano vive le "nuove generazioni"

Farfalle 'crudeli'? Questi esemplari maschi divorano vive le 'nuove generazioni'
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Il bruco rappresenta lo stadio larvale delle specie di lepidotteri. In questa fase si nutrono principalmente di foglie e come meccanismo di difesa possono secernere sostanze rivoltanti o tossiche, che tengono lontani i predatori. Questa strategia è adottata dalla sottofamiglia Danainae, i cui adulti sono stati sorpresi a “divorare vivi” i bruchi.

Un team di ricerca, guidato da Yi-Kai Tea, dottorando presso l'Università di Sydney, e Jonathan Soong Wei, naturalista di Singapore, entrambi autori dello studio, hanno osservato i maschi di questa sottofamiglia di farfalle nella riserva naturale di Tangkoko Batuangus, in Indonesia, ferire e succhiare le interiora trasudate da ferite inferte ai bruchi (uno stadio che, in alcune specie, secerne un veleno capace di aiutarci contro le malattie).

I ricercatori hanno effettuato una serie di rilevamenti che hanno confessato non solo l’ampia estensione del comportamento, ma anche la difficoltà di scoraggiare gli adulti da questa attitudine, spesso esplicata anche in gruppo. Infatti, gli esemplari erano così assorti nel prosciugare i bruchi che nemmeno l’intromissione degli osservatori poteva distoglierle. Per descrivere questo macabro comportamento, gli scienziati hanno introdotto un nuovo termine, la "cleptofarmacofagia", ovvero la nutrizione attraverso sostanze chimiche “rubate”.

Ma, come affermato dai ricercatori, il fenomeno può essere descritto mediante altri due termini, "cairofarmacofagia", attitudine a nutrirsi di sostanze dai bruchi vivi, oppure "necrofarmacofagia", quando la nutrizione avviene da bruchi deceduti.

Una delle spiegazioni per questo fenomeno potrebbe essere l’accumulo di sostanze “protettive”, ingerite dai bruchi durante il consumo delle piante di asclepiade, il loro principale nutrimento. In queste piante sono presenti alcaloidi, utilizzati dai bruchi per difendersi dai predatori e dagli adulti per produrre feromoni per attirare e corteggiare le femmine. Normalmente gli adulti si posano sulle piante e graffiano le foglie per attingere al succo ma, quando i bruchi si nutrono di queste piante, le sostanze chimiche attirano gli adulti che si nutrono dei succhi della pianta. Il comportamento atipico riscontrato è, invece, associabile alla maggiore quantità di sostanze presenti nei bruchi, in una sorta di contenuta micro-magnificazione biologica a scopo nutritivo.

Un’altra ipotesi avanzata sarebbe quella che le farfalle adulte, già note per graffiare le foglie ed attingere al succo, avrebbero cominciato a nutrirsi dei bruchi in modo casuale, graffiandoli involontariamente e, attirati dall’odore delle sostanze, avrebbero cominciato a succhiarne i succhi costituiti da alcaloidi concentrati.

I ricercatori affermano che saranno necessari ulteriori studi per meglio approfondire questo macabro comportamento di nutrizione a discapito degli stadi “giovanili” di questa sottofamiglia, identificando i composti specifici che attirano le farfalle verso i bruchi, per comprendere se il fenomeno è riscontrabile anche in altri ambienti.

E sapevate che uno dei suoni più rari della Terra è prodotto dalle ali di milioni di farfalle?

Di seguito vi proponiamo una serie di immagini del feroce comportamento delle farfalle adulte, ad opera del gruppo di ricerca.

Farfalle 'crudeli'? Questi esemplari maschi divorano vive le 'nuove generazioni'