AGCOM, multa a Tim, Vodafone e Wind 3: Stop alle modifiche unilaterali dei contratti

AGCOM, multa a Tim, Vodafone e Wind 3: Stop alle modifiche unilaterali dei contratti
di

Storica sentenza dell’AGCOM, che con la delibera di oggi potrebbe aver messo fine alla tanto odiata pratica delle rimodulazioni telefoniche. Secondo l’autorità, infatti, gli operatori non hanno la libera facoltà di effettuare le modifiche, motivo per cui ha sanzionato per 2 milioni di euro Tim, Wind, Vodafone e Tre.

L’AGCOM ha vietato le modifiche del costo delle offerte ricaricabili per introdurre servizi aggiuntivi. Nello specifico, il Garante si è soffermato sull’opzione che scatta quando si esaurisce il credito e consente di continuare ad usare la promozione attiva per 48 ore. Una spiacevole novità che da qualche mese ha fatto capolino nei listini delle principali compagnie telefoniche, e che viene percepita dagli utenti come una vera e propria tassa aggiuntiva che si aggiunge al costo mensile.

Nelle tre delibere però l’AGCOM discute solo dell’opzione in se, ma del fatto che gli operatori l’abbiano inserita forzatamente nei contratti, senza chiedere espresso consenso agli utenti.

L’Authority ha stabilito che le variazioni possono essere introdotte solo per i servizi già attivi, il che rappresenta una novità di rilievo per il mercato della telefonia mobile: gli operatori infatti non potranno rivoluzionare le offerte già sottoscritte dagli utenti.

"Come verificato dall'Autorità nel corso di un'approfondita istruttoria avviata lo scorso mese di luglio gli operatori non si sono limitati, infatti, a modificare le originarie condizioni del contratto prepagato sottoscritto, ma vi hanno inserito un quid novi che, in quanto tale, doveva essere accettato dagli utenti. La condotta menzionata è risultata inoltre in contrasto con quanto previsto dalla delibera n. 326/10/Cons, che obbliga gli operatori a far cessare immediatamente la connessione dati nel caso in cui il credito disponibile sia completamente esaurito e a riattivarla soltanto dopo aver ricevuto un'espressa manifestazione di volontà da parte dei clienti" si legge nella delibera, in cui l'AGCOM ha anche contestato a TIM, Wind 3 e Vodafone la violazione degli obblighi in materia di trasparenza per le informative inviate agli utenti in fase di comunicazione delle variazioni delle condizioni economiche.