Aggiornamento: il gasdotto russo sta perdendo del metano nel Mar Baltico

Aggiornamento: il gasdotto russo sta perdendo del metano nel Mar Baltico
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I sismologi hanno notato un’insolita attività nel Mar Baltico, manifestatasi a seguito della segnalazione di una grande perdita nel gasdotto di Nord Stream, il quale permette al gas naturale di passare dalla Russia all’Europa. Che questi due eventi siano collegati?

Come potete ben immaginare, a causa del conflitto Russo-Ucraino, tale notizia è stata fortemente politicizzata in differenti modi, ciò che però rimane costante è la preoccupazione degli ambientalisti. Il gasdotto citato poc’anzi è, a sua volta composto da altre due condutture (Nord Stream 1 e Nord Stream 2), ha subito ben tre perdite, secondo l’autorità energetica danese. Anche l’amministrazione marittima svedese sta prendendo provvedimenti, indicando alle navi di passaggio di rimanere a 9 km dai siti indicati.

Lunedì, un sismografo di Bornholm, ha rilevato forti terremoti quando si è registrato un calo di pressione degli oleodotti, ma al momento non si può dire con certezza che questo fenomeno sia originato dal flusso di gas in uscita.

Ancor meno sicura è l’identità della causa responsabile di queste perdite. Molte testate hanno avanzato una ricostruzione molto particolare, basata su un possibile sabotaggio dalla Russia, vista l’unicità dell’evento. D’altro canto, secondo l’agenzia di stampa statale russa TASS, il paese ricco di gas è seriamente preoccupato. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la pressione nel gasdotto è diminuita in modo significativo e ha accusato, a sua volta, la controparte mondiale di aver manomesso le tubature.

I gasdotti del Nord Stream perdono gas naturale, che è costituito principalmente da metano, un potente gas serra che è 25 volte più potente dell'anidride carbonica nell'intrappolare il calore nell'atmosfera, contribuendo ad ulteriori cambiamenti climatici.

Anche l’ecosistema del Mar Baltico risentirà di queste perdite: la maggior parte del gas naturale si dissolverà nel mare, causando un intossicamento dello stesso. Inutile dirvi che a subirne le conseguenze sono i pesci, i crostacei e altre forme di vita marina.

In caso di perdita nel condotto Nord Stream, il gas risalirebbe direttamente in superficie, quindi gli effetti probabilmente rimarranno locali. Lì, però, gli animali rischiano di morire per soffocamento, soprattutto quelli che non possono mettersi in salvo rapidamente”, ha affermato in una nota Nadja Ziebarth, esperta di protezione marina di Friends of the Earth Germany (BUND).

Il metano puro nell'acqua di mare non è tossico, ma la composizione del gas naturale varia a seconda del deposito. Poiché non è chiaro quale miscela venga trasportata esattamente nel Nord Stream, altri gas potrebbero causare danni sconosciuti all'ecosistema marino a livello locale".

[Credito immagine: Forsvaret]