Alta velocità: il Ministero blocca i test per i treni a 350 chilometri orari

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Mentre dall'altra parte del mondo Elon Musk sta lavorando su sistemi di trasporto in grado di collegare città in pochi minuti grazie a nuove tecnologie, in Italia il sogno di collegare Roma e Milano in due ore e quaranta minuti grazie a treni in grado di viaggiare a 350 chilometri orari finisce definitivamente nel cassetto.

La notizia è stata data dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, insieme all'ANSF (Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria), hanno deciso di archiviare definitivamente i test che avrebbero dovuto aprire le porte ai nuovi treni Frecciarossa ed Italo.

L'annuncio è stato dato attraverso due circolari diffuse dal MIT ed ANSF, i quali hanno chiarito che i test a 350 all'ora, a cui si sarebbero dovuta aggiungere una tolleranza del 10 per cento per verificare la tenuta delle infrastrutture, non si terranno.

In termini pratici, per i cittadini vuol dire che il limite di 300 chilometri orari di oggi sarà il massimo possibile sulla rete, almeno per il futuro prossimo. Il treno superveloce ETR 1000, che era in grado di passare da 300 a 350 chilometri orari, permettendo di recuperare dagli otto ai dieci minuti sulla tratta Roma - Milano, sarà praticamente inutile dato che non potrà superare i 300 chilometri orari.

Le motivazioni di questo blocco sarebbero da ricercare in aspetti tecnici. Secondo quanto appreso da Repubblica, infatti, per il MIT sarebbe risultato essere "troppo faticoso e oneroso mettere sui binari dei test notturni che costano energie e denaro per ridurre di 10 minuti il tempo utile per andare da Roma a Milano e magari abbassare il viaggio a 2 ore e 40". A ciò si aggiunge anche l'intera infrastruttura, che è molto congestionata in alcune ore e vede transitare sui binari un treno veloce ad una media di quindici minuti.

A ciò si aggiunge anche il fatto che la ghiaia inserita tra i binari per rendere elastici gli spostamenti dovuti al passaggio dei treni, avrebbe mostrato che i sassolini venivano risucchiati verso il fondo danneggiando le carrozze in maniera importante.

Inoltre, un aumento della velocità di cinquanta chilometri orari avrebbe accorciato i viaggi di solo dieci minuti, aumentando i rischi.