Amazon fa pace con il Fisco Italiano: pagherà 100 milioni di Euro

di

Amazon, dopo Apple e Google, è l'ennesimo gigante della Silicon Valley che ha deciso di fare pace con il Fisco Italiano, che incasserà dalla compagnia di Jeff Bezos un assegno da 100 milioni di Euro per risolvere la disputa con l'Erario italiano avente ad oggetto il periodo 2011-2015.

L'indiscrezione era già trapelata nella giornata di ieri su alcuni quotidiani nazionali, che avevano bollato come "prossima" la firma dei contratti tra la compagnia di Seattle, rappresentata dai tributaristi Guglielmo Maisto e Marco Cerrato, ed i rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate, Angela Calcò ed Aldo Polito.

L'indagine era stata avviata dal Nucleo di Polizia Tributario della Guardia di Finanza di Milano, i quali avevano contestato alla società americana di aver "generato sotto forma di costi per servizi, alla sede centrale di Lussemburgo, dei redditi su cui non avrebbe poi pagato le tasse tra il 2011 ed il 2015". La scelta di Lussemburgo non era stata definita casuale, dal momento che si tratta di una nazione in cui la tassazione per le imprese è diversa rispetto a quella delle altre nazioni.

Proprio Reuters, inoltre, qualche istante fa ha battuto la notizia secondo cui Lussemburgo avrebbe presentato ricorso alla sentenza dell'Unione Europea che ha stabilito il recupero di circa 250 milioni di Euro di tasse arretrate da Amazon. I rappresentanti del Governo, infatti, si sarebbero detti non d'accordo con la decisione delle autorità di regolamentazione che hanno accusato il Granducato di aver dato benefici fiscali ad Amazon, permettendo all'azienda di risparmiare il pagamento di alcune imposte imposte su tre quarti dei suoi ricavi.

Il Ministero delle Finanze di Lussemburgo, in un comunicato diffuso ha affermato quanto segue: "Lussemburgo ritiene che la Commissione non ha dimostrato l'esistenza di un vantaggio selettivo. Inoltre, non condividiamo l'analisi della Commissione in materia".

Amazon, a Lussemburgo dà lavoro a 1.500 dipendenti, un numero che lo rende uno dei più grandi datori di lavoro del paese.

La notizia del giorno però è quella che ha ad oggetto l'Italia: l'Agenzia delle Entrate riceverà dal rivenditore online un assegno da 100 milioni di Euro, una cifra leggermente inferiore rispetto ai 130 milioni di Euro contestati per l'omessa dichiarazione dei redditi.