Amazon, uomo arrestato per aver tentato di far esplodere un data center AWS

Amazon, uomo arrestato per aver tentato di far esplodere un data center AWS
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Abbiamo già avuto modo di sperimentare l'importanza cruciale dei data center di Amazon, perciò non stupisce che siano sotto i riflettori come potenziali bersagli di attacchi terroristici.

La storia di oggi racconta di Seth Aaron Pendley, un ventottenne texano accusato di aver pianificato di far esplodere un data center di Amazon Web Services situato in Virginia.

L'uomo avrebbe confessato le sue intenzioni a un agente dell'FBI sotto copertura. Nei piani dell'uomo, l'idea era quella di "uccidere" Internet e le principali istituzioni federali che prendono parte in quella che ha definito l'oligarchia degli Stati Uniti.

Per il Dipartimento di Giustizia si tratta di terrorismo interno, termine con il quale vengono definiti gli estremisti autoctoni.

Fra le altre ammissioni di colpa, Pendley ha confessato di aver preso parte anche ai terribili eventi di Capitol Hill del 6 gennaio, costati la vita a cinque persone tra manifestanti e Forze dell'Ordine.

L'uomo adesso rischia una pena fino a 20 anni, qualora venissero confermati i capi d'imputazione.

Questi fatti di cronaca avvengono proprio mentre il gigante dell'e-commerce è impegnato nella risoluzione delle grane interne con i suoi dipendenti e nelle indagini sui curiosi tweet che hanno sollevato non poche polemiche con alcuni senatori democratici come Bernie Sanders e il Rappresentante Mark Pocan, immediatamente seguite dalle scuse ufficiali della stessa azienda.