Amazon: venditori costretti ad utilizzare il sistema di riconoscimento facciale?

Amazon: venditori costretti ad utilizzare il sistema di riconoscimento facciale?
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Amazon già da qualche mese sta affrontando non poche proteste per il controverso sistema di riconoscimento facciale Rekognition, ma a quanto pare la società di Jeff Bezos non sembra essere intenzionata a fare alcun passo indietro.

Secondo quanto raccolto da BuzzFeed News, un venditore vietnamita sarebbe stato spinto da Amazon a concedere l'accesso alla sua webcam ed a fornire una clip della sua faccia per il riconoscimento facciale. L'aspetto ancora più preoccupante è dato dal fatto che l'individuo ha affermato di non essere in grado di disabilitare il prompt dopo aver portato a termine il compito chiesto dal rivenditore.

In uno screenshot ottenuto dal giornale, il venditore ha affermato di essere stato stato invitato dalla società ad abilitare l'accesso alla webcam in modo da permettergli di "registrare un video di cinque secondi del viso". Nella mail, Amazon sottolinea che le informazioni sono crittografate, ma nel report si legge che "si è rifiutata di spiegare il motivo per cui ha iniziato ad effettuare tali richieste e la data d'inizio. Amazon non ha nemmeno specificato se sta conducendo una prova in determinate regioni e nel caso in quali. Il colosso di Seattle non avrebbe nemmeno affermato come vengono elaborati i dati dal sistema di riconoscimento facciale Rekognition, e se un venditore in futuro potrà rimuovere i propri dati dai server di Amazon".

Interpellata sulla questione, Amazon ha affermato: "Sperimentiamo sempre nuovi modi per verificare le informazioni che i venditori ci forniscono proteggendo il nostro store da cattivi attori. Le informazioni di identificazione del venditore sono archiviate in modo sicuro e utilizzate solo per verificarne l’identità".