Ambienti sani ed igienizzati? Cosa nascondono le lampade UV germicide?

Ambienti sani ed igienizzati? Cosa nascondono le lampade UV germicide?
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Mantenere gli ambienti sani e puliti è fondamentale per garantire la nostra salute, soprattutto nei mesi più freddi quando virus e batteri "banchettano" con il nostro sistema immunitario. Le lampade germicide ultraviolette (o GUV) possono aiutare a disinfettare l'aria circolante, ma il loro utilizzo ha degli svantaggi.

Per questo motivo, in un nuovo lavoro pubblicato sulle pagine di Environmental Science & Technology Letters, i ricercatori dell'Università del Colorado hanno illustrato i loro studi approfonditi sulle reazioni avviate dalla luce disinfettante UVC, scoprendo che esiste un compromesso tra la rimozione dei virus e la loro produzione "collaterale" di pericolosi inquinanti atmosferici.

La disinfezione UVC, chiamata anche UV germicida e largamente impiegata come modo economico per inattivare rapidamente i patogeni presenti nell'aria degli interni, ha sempre utilizzato sistemi di lampade che brillano a 254 nm, una lunghezza d'onda dannosa per la pelle e gli occhi degli esseri umani.

Anche se recentemente è stato scoperto che, a parità di capacità germicida, la luce a 222 nm avrebbe una lunghezza d'onda più sicura per l'uomo, l'UVC può innescare molte altre reazioni "avverse" come, ad esempio, rompere le molecole nell'aria, formando forti ossidanti, come i radicali idrossilici e l'ozono.

Questi ossidanti possono poi convertire i composti organici volatili già presenti nell'aria (detti COV) in perossidi e composti carbonilici, che possono essere ulteriormente scomposti dalla luce UVC in radicali organici, che potrebbero inoltre generare ulteriori COV e particolato, alcuni dei quali con un impatto negativo sulla salute delle persone.

Per questo motivo, i ricercatori Zhe Peng, Shelly Miller e Jose Jimenez hanno voluto studiare, tramite simulazioni al computer, il possibile impatto che i due tipi di sistemi di purificazione dell'aria hanno sui tipici ambienti umani.

Sulla base dei loro risultati, ottenuti dai modelli generati in tre scenari diversi, il team raccomanda l'uso di sistemi GUV (lampade germicide ultraviolette) in ambienti ad alto rischio di trasmissione di agenti patogeni nell'aria, quelli cioè in cui il vantaggio della rimozione di questi microbi supera l'impatto degli inquinanti atmosferici aggiunti.

I ricercatori hanno comunque tenuto a sottolineare che i risultati di questo studio sono, purtroppo, limitati alle condizioni scelte per i modelli computerizzati, ma nuovi studi sono attualmente in programma per valutare anche la risposta di altri luoghi del mondo reale.

A proposito di lampade UV, conoscete la storia del dottor Kurt Huldschinsky e di come curò una determinata patologia proprio con i raggi ultravioletti?

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