AMD, la crisi dei chip non è finita: scorte delle CPU Threadripper ai minimi storici

AMD, la crisi dei chip non è finita: scorte delle CPU Threadripper ai minimi storici
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AMD ha presentato i nuovi processori Ryzen Threadripper PRO a inizio marzo, ma sembra che le vendite dei prodotti con CPU Threadripper stiano procedendo a rilento, soprattutto a causa di una pronunciata carenza dei più recenti processori AMD che sta rendendo impossibile lo sviluppo di workstation basate su di essi.

Al momento, i Ryzen Threadripper sono tra i migliori processori in commercio per workstation e HPC, tanto che alcuni clienti arrivano a pagare soluzioni che montano tali componenti fino a 50.000 Dollari. Tuttavia, sembra che AMD stia molto faticando a rimanere al passo con la domanda per i propri processori.

Ovviamente, le CPU Threadripper non sono destinate al mercato, ma sono vendute a dei produttori di workstation che le utilizzano per i propri PC, spesso destinati a professionisti e industrie. Stando a quanto riporta The Register, ben sei di questi produttori, negli Stati Uniti, stanno lamentando una grave carenza dei processori AMD, che ormai si protrae da diversi mesi.

Aziende come Puget Systems, Maingear e Velocity Micro hanno infatti spiegato che le scorte di CPU AMD Threadripper si stanno riducendo ormai dalla fine del 2021, e che non sembra esserci alcuna soluzione in vista per la crisi. Velocity Micro, per esempio, spiega di aver terminato il proprio stock di Ryzen Threadripper 3990X, al momento considerato una delle migliori CPU per workstation in commercio.

L'azienda conferma di avere ancora delle scorte di Ryzen Threadripper 3960X e 3970X, che però non riescono soddisfare le esigenze dei suoi clienti, mentre anche i Ryzen Threadripper Pro vengono snobbati dalla clientela, che li considera troppo costosi. AMD, comunque, già a fine 2021 aveva spiegato che le forniture delle sue CPU per workstation sarebbero state a rischio nei mesi successivi, mentre ad inizio 2022 aveva dichiarato che la situazione sarebbe stata persino più grave di quanto originariamente preventivato.

Ciò tuttavia significa che AMD potrebbe perdere quote di mercato in favore di Intel: Puget Systems, per esempio, ha spiegato di aver dovuto indirizzare alcuni clienti a soluzioni basate su CPU Intel Xeon, non potendo contare su approvvigionamenti di processori AMD.