AMD risponde alle accuse sui core dell'architettura Bulldozer

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Pochi giorni fa apprendemmo del problema che Advanced Micro Devices si è trovata a dover fronteggiare, scaturito da un'accusa mossa da una class action sulla serie di microprocessori con architettura Bulldozer. Secondo la suddetta critica, AMD avrebbe "sovrastimato" i core presenti nei chip col suddetto design, e adesso l'azienda ha risposto.

Basandoci su quanto detto dalla class action, AMD avrebbe pubblicizzato le CPU Bulldozer come dei chip aventi otto core, mentre invece essi ne avrebbe quattro indipendenti e ne combinerebbero altri due in un modulo discreto. Ogni modulo è però visto come due core separati da Windows. Ad ogni modo, ogni core condivide una singola unità FPU, insieme alle istruzioni e alle risorse da processare.
Tanto per fare un paragone, Intel invece tratta indipendentemente le FPUs, dotando quindi i propri processori di un design differente dai rivali.
Sempre secondo l'accusa, quindi, ogni core non è capace di lavorare indipendentemente - e questo porterebbe senza alcun dubbio a degradazioni sulle performance. E' qui che entra in gioco la pubblicità "scorretta" di AMD: non tutti sono in grado di comprendere ciò, e di conseguenza andrebbero a fidarsi di quello che l'azienda californiana dice.

La società di Sunnyvale si è però difesa e ha risposto in merito:
"Noi crediamo che la nostra campagna di marketing rilflette accuratamente quelle che sono le capacità dell'architettura Bulldozer la quale, quando implementata in un processore AMD FX ad 8 core, è in grado di eseguire 8 istruzioni contemporaneamente".

La società è quindi convinta di essere in buona fede. Vedremo come la vicenda andrà a concludersi.

AMD risponde alle accuse sui core dell'architettura Bulldozer