Anche Boeing è stata colpita da WannaCry. I software degli aerei in pericolo?

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Boeing, la popolare compagnia americana specializzata nella produzione di aerei, è stata colpita dal virus WannaCry, il ransomware che lo scorso mese di maggio aveva seminato il panico tra i computer di 150 paesi, compresi quelli governativi e di organizzazioni sanitarie. Il ransomware, ricordiamolo, tiene in ostaggio i file dei PC.

La notizia è stata data dall'ingegnere capo del dipartimento di produzione degli aerei commerciali, Mike VanderWel, il quale ha diffuso una nota a tutti i dipendenti, poi ripresa dal Seattle Times.

Il top manager, nella fattispecie, ha già provveduto a mobilitare tutti gli esperti in sicurezza aziendale della compagnia, invitandoli a collaborare per mitigare nel più breve tempo possibile il virus. Nella nota si legge che l'attacco sarebbe cominciato a North Charleston. "Ho sentito che i 777 potrebbero essere bloccati", si legge nella nota in cui il manager sostiene che i bracci robotici potrebbero essere bloccati, ma ha lasciato intendere che il virus potrebbe estendersi anche ad altri rami societari, come ad esempio quelli che si occupano di altre funzioni della produzione ed i test, oltre che i software stessi dei velivoli.

In una nota ufficiale, la compagnia ha voluto rassicurare tutti, sostenendo che "una serie di notizie su problemi provocati dal malware sono esagerati ed inaccurati". La portavoce Linda Mills sostiene che "il centro per le operazioni di cybersecurity ha rivelato una limitata intrusione del malware in un ristretto numero di sistemi. Sono stati applicati dei rimedi e questo non è un problema capace di danneggiare la produzione o le consegne".