Anche Google era interessata ad acquistare GitHub, ma non è riuscita a completare l'affare

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Un dirigente di Google, nel corso di un evento tenuto da Fortune, ha ammesso che avrebbe gradito un eventuale acquisto da parte della sua compagnia di GitHub. Diane Greene, a capo della divisione cloud del motore di ricerca, ha affermato che non le sarebbe dispiaciuta l'eventualità, ma ormai non è più possibile fare nulla.

Alcune voci emerse in precedenza hanno anche suggerito che Google già da tempo stava cercando di acquistare GitHub, come Microsoft, ma il fondatore della piattaforma, Chris Wanstrath ha scelto la società di Redmond a causa del rapporto con l'amministratore delegato Satya Nadella.

Non si tratta certo di una sorpresa il fatto che GitHub in passato sia diventato appetibile per molte grandi compagnie, in quanto si tratta della repository di coding più importante al mondo, utilizzata da molte delle aziende più importanti. Apple, Amazon, Facebook e Google ad esempio in passato hanno utilizzato GitHub, e non è detto che non lo facciano anche in futuro, nonostante l'acquisto da parte di Microsoft. Ad oggi sulla piattaforma sono presenti 85 milioni di repository, a cui contribuiscono 28 milioni di sviluppatori.

Sviluppatori che però non sembrano aver accolto favorevolmente l'operazione messa su da Microsoft, al punto che nelle ore successive all'ufficializzazione in molti non hanno esitato ad abbandonare il sito.

Anche Greene di Google ha fatto eco alle preoccupazioni, invitando Microsoft a tenere la piattaforma quanto più neutrale possibile, senza snaturarla.