Anche Microsoft deporrà a favore di Apple nella controversia contro l'FBI

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Come ormai noto, le varie aziende del settore tecnologico stanno facendo quadrato intorno ad Apple sulla questione avente ad oggetto l'iPhone 5c del killer di San Bernardino, e se Google, Facebook ed Amazon avevano già annunciato nelle scorse ore di voler sostenere la causa della Mela, oggi un altro marchio si aggiunge alla lista.

Si tratta di Microsoft, che attraverso il Chief Legal Officer, Brad Smith, ha annunciato che la sua azienda presenterà alla corte una deposizione volontaria per chiedere al Congresso di promulgare una nuova legge che regoli più chiaramente i problemi legati alla privacy dell'utente ed i poteri delle forze dell'ordine.
L'FBI si è appellata all'All Writs Act del 1789 per costringere Apple a sbloccare il cellulare, costruendo una backdoor per il suo sistema operativo, ma l'amministratore delegato della Mela, Tim Cook, ha già rivelato che la sua società è pronta a dare battaglia all'agenzia Federale appellandosi anche alla Corte Suprema, se necessario, in quanto questa decisione potrebbe creare un precedente “agghiacciante” e “pericoloso”, nonostante le smentite dell'FBI.