Andare in ibernazione ai tropici in inverno? Ecco l'unico primate che lo fa

Andare in ibernazione ai tropici in inverno? Ecco l'unico primate che lo fa
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E’ stato condotto un interessante studio sulle capacità di ibernazione di una particolare specie di primate che vive ai Tropici: il chirogaleo dalla coda grossa.

Il chirogaleo dalla coda grossa (Cheirogaleus medius) è un primate che ha una insolita, lunga vita (può, infatti, raggiungere i 29 anni di età) e che vive in Madagascar. A rendere famoso questo animaletto peloso, nel 2004, una ricerca in cui si descriveva come fosse l’unico fra i primati tropicali ad andare in ibernazione. L’ibernazione è una condizione in cui gli animali, durante i periodi invernali, riducono al minimo le loro funzioni vitali ed il metabolismo viene ridotto fino a raggiungere livelli estremamente bassi. Nonostante l’inverno del Madagascar non sia estremamente rigido (le temperature rimangono sempre medio-alte) questi animali decidono di superarlo comunque dormendo perché in quel periodo il cibo in natura è molto scarso e l’inverno porta con sé la siccità (con il pericolo di morire di sete).

Questo lemure, tuttavia, quando si trova in cattività non è mai andato in ibernazione, passando quindi l’inverno sveglio e attivo. Almeno fino ad ora. In una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports, alcuni scienziati del Duke Lemur Center sono riusciti a fare andare in letargo alcuni esemplari che vivevano in cattività. Per spingere gli animali ad andare in ibernazione gli esperti dello zoo hanno ricreato le cavità degli alberi dove, in natura, questi lemuri si rintanano per superare l’inverno. A questo punto, la temperatura della gabbia dove vivevano è stata portata da 25°C a 10-15°C, ovvero le temperature che si registrano in inverno in Madagascar. Anche l’illuminazione è stata, gradualmente, ridotta per simulare al meglio le condizioni di una giornata invernale. Dallo studio è emerso che 8 individui hanno passato il 70% dell’inverno in ibernazione nonostante la gabbia fosse rifornita di cibo.

Durante l’ibernazione queste creature avevano una temperatura corporea che oscillava seguendo la temperatura ambientale. Al termine dell’inverno i chirogaleo hanno perso circa 22-35% della loro massa corporea e la perdita maggiore è avvenuta sulla coda che è il luogo deputato allo stoccaggio dei grassi di riserva. Studiare come funziona l’ibernazione in questi animali potrebbe aprire la strada all’ibernazione umana che avrebbe innumerevoli utilizzi pratici sia durante la guarigione, magari da un grave trauma, sia per le future missioni spaziali.

Credit immagine: David Haring/Duke Lemur Center