Android, 14 app scaricate oltre 140 milioni di volte non proteggono i dati sensibili

Android, 14 app scaricate oltre 140 milioni di volte non proteggono i dati sensibili
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Dopo la scoperta del malware GriftHorse su oltre 200 app, un’ulteriore analisi di cybersicurezza condotta recentemente ha portato alla individuazione di 14 app Android a rischio, con oltre 140 milioni di installazioni collettive, che non proteggono i dati sensibili degli utenti.

Come spiegato dai ricercatori di CyberNews, non si tratta di malware d’alcun tipo ma di rischi di sicurezza importanti dovuti da errori nella configurazione di Firebase, piattaforma che offre funzionalità particolarmente utili come hosting, archiviazione in cloud e database aggiornati in tempo reale. Sin dal 2014, Firebase è una delle piattaforme scelte maggiormente dagli sviluppatori per memorizzare dati sensibili come credenziali (nomi utente e password), e-mail e altro ancora; tuttavia, gli esperti hanno notato che un’errata configurazione del servizio da parte dei developer ha permesso loro di accedere ai dati sensibili anche senza autenticazione.

Come spiegato da CyberNews, “gli sviluppatori di app mobili utilizzano i database in tempo reale Firebase per archiviare i record degli utenti, le informazioni finanziarie e altri tipi di dati sensibili. Sfortunatamente, i database in tempo reale sono spesso gestiti da sviluppatori senza formazione sulla sicurezza, il che li rende un facile bersaglio per gli attori malintenzionati”.

I ricercatori in tutto hanno analizzato circa 1.100 applicazioni tra le più popolari in 55 diverse categorie del Google Play Store negli Stati Uniti, scoprendone infine 14 a rischio: tra di esse figuravano, per esempio, Universal TV Remote Control (possibilmente l’app più popolare con la funzione di telecomando universale per i televisori) e Remote for Roku: Codematics, ma anche giochi come Hybrid Warrior: Dungeon of the Overlord.

Fortunatamente, gli sviluppatori di queste tre applicazioni e altre due non citate hanno risposto a CyberNews riconoscendo gli errori nella configurazione e infine risolvendoli tempestivamente; ora mancano ancora 9 app potenzialmente a rischio, per le quali CyberNews ha contattato direttamente Google per avvertire rapidamente gli sviluppatori interessati.

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