Android ed iOS condividono dati con Google ed Apple ogni 4 minuti, anche se non li usiamo

Android ed iOS condividono dati con Google ed Apple ogni 4 minuti, anche se non li usiamo
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Una ricerca condotta da Douglas Leith del Trinity College in Irlanda si è soffermata sulla raccolta dei dati da parte dei due principali sistemi operativi mobili, iOS ed Android. E' emerso che i due OS inviano i dati agli sviluppatori anche quando i dispositivi sono inattivi, mentre in termini di quantità Android è davanti alla controparte Apple.

La ricerca, riportata dai colleghi di Ars Technica, ha analizzato la quantità di dati trasmessi direttamente alle due aziende, tramite le app preinstallate e durante i periodi di inattività.

Google a quanto pare accoglie fino a 20 volte più dati dagli utenti Android rispetto a quelli raccolti da Apple con iOS, ma un altro punto interessante della ricerca è rappresentato dal fatto che i entrambi i sistemi operativi inviano dati alla società di Mountain View e di Cupertino anche quando un utente effettua operazioni semplici come l'inserimento di una scheda SIM o se sfoglia la schermata delle impostazioni del telefono.

In media, anche se inattivi, i dispositivi si connettono al server back-end in media ogni 4,5 minuti per l'invio di dati.

iOS raccoglie le informazioni da Siri, Safari, iCloud per inviarli ad Apple; Android invece riceve i dati da Chrome, YouTube, Google Docs, Safetyhub, Google Messenger, l'orologio e la ricerca anche se l'utente non è connesso ad un account Google.

In termini di peso, iOS invia circa 42Kb di dati ad Apple subito dopo l'invio del dispositivo, Android invece invia 1 megabyte di dati.

"Quando è inattivo, Android invia circa 1 MB di dati a Google ogni 12 ore, rispetto a iOS che invia ad Apple circa 52 KB nello stesso periodo. Solo negli Stati Uniti, Android raccoglie collettivamente circa 1,3 TB di dati ogni 12 ore. Nello stesso periodo, iOS raccoglie circa 5,8 GB" si legge nella ricerca.

Google, attraverso un portavoce, ha respinto la ricerca. In una dichiarazione si legge che è essenziale che i dispositivi iOS ed Android inviino e ricevano dati alle rispettive aziende, in quanto gli consentono di mantenere i software aggiornati ed a controllare che tutto funzioni come previsto. Vengono anche contestate le metodologie utilizzate per ottenere tali informazioni per misurare la quantità di dati raccolti da iOS, ed ha spiegato che è possibile disattivare la raccolta di tutti i dati di telemetria da parte di Android.

Apple, invece, ha fatto sapere che alla base del suo sistema operativo c'è la massima trasparenza e gli utenti hanno il controllo sulle informazioni raccolte. Anche il colosso di Cupertino ha rigettato il rapporto ed ha spiegato che tramite le impostazioni della privacy è possibile impedire ad Apple di tracciare la posizione degli utenti, i quali vengono sempre informati sui dati raccolti relativi alla posizione.

Per la ricerca, è stato utilizzato un Google Pixel 2 con Android 10 ed un iPhone 8 con iOS 13.6.1 jailbrekkato tramite Checm8. L'intero studio può essere letto attraverso questo indirizzo.