Questo è Andromeda OS, successore di Windows Phone mai uscito sul mercato

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Nel 2020 abbiamo assistito al lancio negli Stati Uniti dello smartphone dual screen Surface Duo, il quale allora non riscosse affatto successo. Fu un esperimento che mirava a competere con i foldable, optando per la soluzione doppio schermo, ma che teoricamente avrebbe dovuto portare al debutto del successore di Windows Phone.

Ebbene sì, la società di Redmond a quanto pare stava per tornare nei suoi passi e lanciare quello che doveva essere l’erede dell’audace Windows Phone che fece scuola, denominato Andromeda OS. A ottenere una sua versione pre-rilascio datato a metà 2018 per provarla su un Lumia 950 sono stati i colleghi di Windows Central, i quali hanno ripreso la loro avventura in un video dedicato.

In esso si vede chiaramente Andromeda OS all’opera: nonostante si tratti di un progetto cancellato ha comunque i connotati di un prodotto quasi finito, seppur imperfetto. Non mancano bug e dettagli mancanti nell’interfaccia utente, ma si possono comprendere a grandi linee le funzionalità e caratteristiche chiave.

In primis, Andromeda OS si presenta come un sistema operativo per smartphone a due schermi, esattamente come Surface Duo o altri pieghevoli ora disponibili sul mercato: diversi frame mostrano, infatti, che l’interfaccia dovrebbe dividersi a metà per mostrare da un lato una sorta di foglio bianco su cui disegnare o scrivere qualsiasi cosa, mentre dall’altro la classica schermata con design Metro alla Windows Phone.

Interessante notare, dunque, il menu Start e l’utilizzo di Cortana focalizzati su gesti piuttosto che sull’utilizzo con penna compatibile: una volta effettuato l’accesso alle Impostazioni si può tornare su Start con uno swipe da sinistra a destra, o al contrario per avviare Cortana. Con uno swipe verso il basso, invece, si accede alla classica sezione delle impostazioni rapide che anche gli utenti Android conoscono bene.

L’utilizzo del Lumia 950 per i test interni non mostra al meglio queste caratteristiche, bisogna ammetterlo; pertanto, nel video si noteranno i chiari problemi della build ottenuta da Windows Central. Resta però una prova estremamente interessante di un sistema operativo innovativo, progetto poi cancellato da Microsoft.

Gli occhi oramai sono tutti puntati su Windows 11, invece, che sembra prossimo a rivoluzionare il Task Manager.