Questo animale antico è forse l'unico mammifero ad avere il gomito bloccato a 100 gradi

Questo animale antico è forse l'unico mammifero ad avere il gomito bloccato a 100 gradi
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I Palorchestid fanno parte di una famiglia che ha abitato l’Australia durante il Pleistocene. Un nuovo studio mette in luce alcune strane caratteristiche morfologiche di questi antichi animali: tra i mammiferi sono infatti, forse, gli unici ad avere l’articolazione del gomito bloccata e fissa.

Se potessimo passeggiare per l’Australia del Pleistocene (stiamo parlando di un era geologica compresa tra i 2,5 milioni di anni fa e gli 11 mila anni fa) probabilmente potremmo incontrare questi stani animali chiamati Palorchestid. Nonostante la grande mole, per nostra fortuna, i Palorchestid erano erbivori, si nutrivano delle piante e delle foglie staccate dagli alberi.

I Palorchestid erano marsupiali e avevano un volto molto strano, con una bocca e un naso allungati e pendenti verso il basso.

Secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE uno scienziato con il suo team, appartenenti allaMonash Univesity, Australia, osservando i resti fossili di questo strano mammifero, ha ipotizzato, studiandone le dimensione degli arti, che doveva pesare ben un quintale.

Dagli studi è emerso che, con il tempo, questi animali sono diventati sempre più grandi e sempre più muscolosi, con la gran parte della muscolatura concentrata sugli arti.

Tuttavia, benché la stazza fosse veramente ragguardevole, sembra che la loro particolarità più strana, tanto da essere unico tra i mammiferi, probabilmente, fosse quella di avere l’articolazione del gomito bloccata.

Il gomito formava, con le braccia, un angolo di cento gradi e le braccia non si potevano estendere o flettere.

Presumibilmente questa conformazione ossea era ottimizzata per afferrare i rami e strapparne le foglie o il cibo di cui si nutriva questa creatura per poi portarselo alla bocca.

Le ossa fossili che sono state analizzate appartenevano a diversi esemplari vissuti nelle varie ere del Pleistocene e, sfortunatamente, gli scheletri non sono completi.

Mancano, infatti, le ossa del bacino e quelle delle spalle, ma si spera che altri “pezzi” ossei escano presto dal sottosuolo Australiano per completare lo scheletro dell’animale.